“O USCIAMO DALL'EUROPA O RESTIAMO RISPETTANDO LE REGOLE” - VITTORIO FELTRI: “TERTIUM NON DATUR. SIAMO VOLUTI ENTRARE IN EUROPA? ABBIAMO MALAUGURATAMENTE ACCETTATO DI CONDIVIDERE LA MONETA UNICA? NESSUNO CI HA OBBLIGATO A SOGGIACERE A SIMILI PORCATE, TUTTAVIA È UN FATTO CHE CI SIAMO LASCIATI ABBINDOLARE DAI BUROCRATI E ABBIAMO CEDUTO ALLE LORO LUSINGHE. A QUESTO PUNTO…”

-

Condividi questo articolo


Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

vittorio feltri vittorio feltri

I nostri governi sono perennemente in conflitto con l' Europa. Preparano le cosiddette manovre economiche e finanziarie, gran parte di esse a debito, cioè volte ad aumentare il già enorme passivo dello Stato, e si incavolano se la Commissione continentale le boccia. Il rito dei rimproveri Ue si ripete sistematicamente ogni anno, sempre la stessa solfa, le solite ramanzine contro i politici incapaci di tagliare e pronti a spendere soldi che sono costretti a farsi prestare.

 

spread spread

La Borsa traballa e lo spread (pochi sanno cosa sia e che effetto produca, ma pazienza) sale e allora i responsabili del potere si allarmano e begano tra loro. Trattasi di spettacolo stucchevole eppure inevitabile. I partiti della maggioranza si scannano, si accusano a vicenda di menare il can per l'aia, poi però non cambia un tubo. Il deficit seguita a impennarsi per un motivo semplice e drammatico: il Paese, tramite le tasse, incassa assai meno di quanto sperperi e non è in grado di sostenere gli oneri che comportano certi programmi velleitari.

 

spread btp bund spread btp bund

In questi giorni le liti più feroci tra alleati riguardano il cosiddetto condono. Dopo aver concordato un documento congiunto, i grillini hanno gridato allo scandalo affermando che il testo del medesimo sia stato manomesso non si sa da chi né perché. Cosicché i leghisti hanno risposto con durezza sostenendo che quelle del Movimento 5 stelle sono tutte panzane.

 

Al momento si ignora chi abbia torto e chi ragione. Resta il fatto poco rassicurante che tra le due fazioni vi sia un forte attrito che potrebbe sfociare in una rottura clamorosa e, di conseguenza, in una caduta dell' esecutivo che, comunque, le danneggerebbe entrambe. Cosa che quindi non accadrà, confermando che tra Salvini e Di Maio è stato ed è un matrimonio di interesse, di convenienza e non un rapporto di amorosi sensi.

 

SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO

Tireremo avanti con tale governo fino alle elezioni di maggio tra polemiche e manifestazioni di insofferenza. Niente di nuovo, siamo abituati alle scazzottate ministeriali.

Ma torniamo alle dispute con Bruxelles ormai indisponenti. Siamo voluti entrare in Europa? Abbiamo malauguratamente accettato di condividere la moneta unica?

 

di maio conte salvini tria di maio conte salvini tria

Nessuno ci ha obbligato a soggiacere a simili porcate, tuttavia è un fatto che ci siamo lasciati abbindolare dai burocrati e abbiamo ceduto alle loro lusinghe. A questo punto c' è poco da protestare. Se desideriamo rimanere membri della comunità dobbiamo rispettarne le regole, pur sbagliate che siano, oppure, con un atto di dignità più che di coraggio, molliamo gli ormeggi e ce ne andiamo via affrontando a viso aperto i rischi che l' addio implica. Tertium non datur. Vero è che si potrebbe tentare la correzione delle norme iugulatorie in vigore, però sappiamo che sarebbe uno sforzo inutile. Chi non osa, non si sposa. Anziché berciare al vento, Salvini e soci compiano dei passi per riconquistare la nostra sovranità.

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

FLASH! – CARLE', MA CHE STAI A DI’? - CORREVA L’ANNO 1959 QUANDO L’AVVOCATO AGNELLI SI SBATTEVA ANITONA EKBERG. IERI A “100 MINUTI” (LA7) CARLO DE BENEDETTI RACCONTA DI AVERLO INCROCIATO CON LA DIVA DE “LA DOLCE VITA” QUANDO ERA “UN RAGAZZINO” (“LUI MI HA DETTO: VAI A FARTI UNA SEGA”) – FATTI I CONTI DELLA SERVA, ESSENDO NATO NEL 1934, CDB AVEVA NON SOLO 25 ANNI MA NEL 1959 ERA GIA’ SPOSATO CON MITA CROSETTI (NEL 1961, NASCE IL PRIMO FIGLIO RODOLFO) – INSOMMA, L'ERA DELLA SEGA L'AVEVA GIA' SUPERATA DA UN PEZZO...

PRESTA, CHE “BRUCIO”! - L’INTERVISTA AL “GIORNALE” DAL TELE-AGENTE HA SCATENATO IL PANICO NEGLI UFFICI LEGALI RAI - SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO DELL’AGCOM, SE NON ARRIVA PRIMA LA PROCURA, POTREBBE FINIRE LA DETTAGLIATA RICOSTRUZIONE DELL’OSPITATA A SANREMO DI JOHN TRAVOLTA SQUADERNATA DA LUCIO PRESTA: “MI CHIESERO SE ERAVAMO INTERESSATI ALLA PRESENZA DELL'ARTISTA AD UNA CIFRA MOLTO BASSA PERCHÉ LO SPONSOR DELLE SCARPE ERA DISPOSTO A PAGARE LA DIFFERENZA DEL SUO CACHET” - AMADEUS AVREBBE CHIESTO E OTTENUTO 90 MILA EURO NON DOVUTI SUL FORMAT “ARENA SUZUKI”: SAREBBE UNA VIOLAZIONE DI UNA DELIBERA DELLA VIGILANZA - I DIRIGENTI MELONIANI GODONO PER IL CALCIONE AL “TRADITORE” AMADEUS E IL FUTURO (NERO) PER I TELE-AGENTI…

MELANIA, INSTA-CAFONAL!  - IL PROFILO INSTAGRAM DI MELANIA RIZZOLI CONTINUA AD ESSERE LA BUSSOLA (IMPAZZITA) DELLA MILANO DA RI-BERE - TRA I NAVIGLI E VIA MONTENAPOLEONE, TRA IL BARETTO E IL CAFFÈ CIPRIANI, A SUON DI PARTY-BOOKS, SERATE CHARITY E COMPLEANNI, MELANIA E' PEGGIO DELLA DIGOS, LI SCHEDA TUTTI: PAOLINO BERLUSCONI, MINIMO BOLDI, AL BANO CHE SI GOLA, CHIARA BONI, CANDIDA MORVILLO CHE APPARECCHIA IL LIBRO, GUIDO BERTOLASO, ATTILIO FONTANA, FRANCESCO SPECCHIA, PIERO MARANGHI E... - VIDEO

FLASH! - PUNTO DI SVOLTA IN MEDIO ORIENTE: NELLE PROSSIME ORE SARA' ANNUNCIATA LA TREGUA TRA GAZA E ISRAELE IN CAMBIO DEL RILASCIO DEI 35 OSTAGGI IN MANO AD HAMAS - 45 GIORNI PER NEGOZIARE UN ACCORDO DEFINITIVO - NETANYAHU, CHE VOLEVA INVADERE RAFAH, COSTRETTO A PIU' MITI CONSIGLI DALL'AZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA, GENERALE GANTZ ("GLI OSTAGGI SONO PIU' IMPORTANTI DI RAFAH") E DALL'ALTOLA' DI BIDEN A BIBI ("SE ISRAELE INVADE RAFAH GLI AIUTI MILITARI AMERICANI VENGONO RIMESSI IN DISCUSSIONE")....