LA LEGA SI PRENDE UNA SETTIMANA DI FERIE - I GIUDICI SEQUESTRANO 48 MILIONI AI LUMBARD? E SALVINI DA’ L’ORDINE AI PARLAMENTARI DI SCIOPERARE (TANTO, LUI E’ ELETTO A STRASBURGO) - FACCIA A FACCIA CON BOSSI: NON T’HO FATTO PARLARE A PONTIDA PER EVITARE I FISCHI. I SOLDI CONFISCATI SONO PER GLI IMPICCI PASSATI DEL SENATUR 

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Claudia Guasco per il Messaggero

salvini salvini

 

Dopo le promesse dal palco di Pontida, arriva la reazione della Lega. Che in risposta alla confisca di 48 milioni di euro decisa dai giudici liguri, effetto collaterale della condanna a due anni e mezzo di carcere per Umberto Bossi e a quattro anni e dieci mesi per il suo storico tesoriere Francesco Belsito riconosciuti colpevoli di una truffa da 56 milioni di euro ai danni dello Stato, sale sull'Aventino. O, detta più prosaicamente, sciopera.

 

Deputati e senatori del Carroccio non andranno a Montecitorio e a Palazzo Madama per una settimana, annuncia il segretario Matteo Salvini. «In un Parlamento che ritiene la Lega debba sparire, i nostri parlamentari questa settimana non parteciperanno ai lavori, ma visiteranno le zone terremotate». 

 

«SONO SOLO DONAZIONI»

salvini in canoa a milano marittima salvini in canoa a milano marittima

Ore cinque del pomeriggio, sede di via Bellerio. Il tribunale di Genova ha notificato ufficialmente «l'atto sovietico che ci porta via tutto, una lesione della democrazia», lo definisce Salvini. Il Carrocio riunisce il Consiglio federale. Il massiccio prelievo dalle casse del partito è una grossa grana per il leader padano, lanciato nella corsa alla presidenza del consiglio: niente soldi, niente campagna elettorale, pochi voti. La meta si allontana, Salvini corre ai ripari. Con due mosse: temporaneo ritiro dei suoi uomini dai lavori del governo e ricorso al Riesame, che sarà depositato questa mattina dai legali a Genova. 

 

SALVINI ALLA SPIAGGIA FASCISTA SALVINI ALLA SPIAGGIA FASCISTA

Nel frattempo i leghisti andranno nelle aree colpite dal terremoto «per parlare con la gente, con i sindaci, per dimostrare come politica sia lontana dalla vita reale: ci prepariamo alla battaglia contro lo ius soli, una follia». «L'Italia è il Pase che concede più cittadinanze agli stranieri», incalza, confermando la linea tracciata a Pontida di competition con destra e M5S. «Oggi a Roma c'è stato l'ennesimo stupro, la Lega ha soluzioni per queste emergenze però qualcuno ci vuole imbavagliare, contiamo di riprendere i lavori parlamentari quando giustizia sarà fatta».

 

Salvini lancia la sua sfida personale: «Non vedo l'ora di sfidare Renzi, Di Maio e il loro nulla». E a Silvio Berlusconi, alleato a giorni alterni, «dico che saranno i cittadini italiani a decidere chi sarà presidente del consiglio». 

 

salvini cornuto da isoardi il commento di bossi salvini cornuto da isoardi il commento di bossi

Al Consiglio federale ha partecipato anche Umberto Bossi, grande escluso dalla lista degli oratori di Pontida. Al vertice il Senatur non ha preso la parola. Salvini ha ripetuto: «Non ti ho fatto salire sul palco per tutelarti dopo la vicenda del sequestro», gli ha spiegato. Sull'ipotesi ventilata dal padre fondatore di lasciare il Carroccio afferma: «Certo che mi dispiace, però evidentemente qualche errore in passato è stato commesso».

 

E sul futuro del partito non c'è molta sintonia: «Bossi ha detto che racconto balle, che tradisco il Nord, che non capisco un accidente, che bisogna allearsi per sempre, per tutta la vita, con Berlusconi, che non devo occuparmi di quello che succede da Roma in giù, che l'Europa non si tocca. Ha una visione diversa della Lega che milioni di italiani stanno seguendo». 

 

salvini allontanato da Montecitorio salvini allontanato da Montecitorio

SCONTRO CON MARONI

Per Salvini, in ogni caso, l'affare Bossi non è più d'attualità. Quello che emerge è un nuovo fronte di scontro interno: il segretario ha espresso disappunto per l'assenza dalla riunione di ieri dell'altro ex segretario, Roberto Maroni, solidale con il Senatur rottamato. Il presidente della Regione, piccato, presenta la giustificazione: «Sono qui all'insediamento della Camera di commercio metropolitana, che senza di me non si poteva fare. E io faccio sempre prevalere il mio ruolo istituzionale». 

 

 

 

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