erdogan putin trump

LEVATE L’ANKARA – GLI STATI UNITI BLOCCANO LA CONSEGNA DEGLI AEREI F35 ALLA TURCHIA: È UNA RITORSIONE DOPO CHE ERDOGAN HA DECISO DI ACQUISTARE I SISTEMI DI DIFESA ANTI MISSILISTICI RUSSI S-400 – IL SULTANO, INGUAIATO DA ELEZIONI LOCALI E CRISI ECONOMICA, DICE CHE NON C’È NESSUN CONFLITTO DI INTERESSI, MA UN MEMBRO DELLA NATO CHE VERSA 2,5 MILIARDI AL ''NEMICO''…

1 – USA BLOCCANO CONSEGNA DI F35 A TURCHIA

trump erdogan

(ANSA) - Gli Usa hanno cessato la consegna degli aerei F35 in risposta alla decisione di Ankara di acquistare i sistemi di difesa anti missilistici russi S-400. Lo scrive l'Ap citando funzionari americani coperti dall'anonimato. Il primo passo è lo stop alla consegna dei manuali e di alcune componenti. La mossa arriva dopo che il ministero degli Esteri turco ha annunciato l'impegno all'acquisto del sistema antimissilistico di Mosca, che pone una minaccia agli F-35.

 

putin erdogan rouhani

2 – ERDOGAN ACQUISTA MISSILI DA MOSCA, GLI USA MINACCIANO SANZIONI

Roberto Bongiorni per www.ilsole24ore.com

 

Non è un momento facile per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nonostante abbia poteri molto più forti che in passato, in virtù dell’entrata in vigore (lo scorso giugno) di un sistema ispirato ad un presidenzialismo molto spinto, i problemi si accumulano gli uni agli altri.

F35 IN COREA

 

La svalutazione della lira ha ripreso la sua corsa. E i recenti tentativi della Banca per frenare la caduta non sembrano finora molto efficaci. La recessione rischia poi di trascinarsi ben al di là del primo trimestre del 2019, come avevano inizialmente confidato gli analisti, forse peccando di ottimismo. L'elettorato, alla prese con un'inflazione comunque sempre intorno al 20%, comincia a mostrare segni di insofferenza.

 

f 35

E le elezioni amministrative, che si tengono oggi in Turchia saranno un banco di prova importante, quasi un referendum sulla popolarità di Erdogan e del suo partito, l'Akp. Anche perché sono in gioco grandi città come Istanbul e Ankara. La questione siriana, poi, resta irrisolta. I tre milioni e mezzo di rifugiati siriani presenti in territorio turco sono ormai una zavorra insostenibile sui conti pubblici già provati dalla crisi. Un'altra campagna militare contro le milizie curdo-siriane (Ypg), come più volte annunciata dallo stesso presidente, assesterebbe un altro duro colpo alle finanze dello Stato.

 

PUTIN ERDOGAN

Ma anche in Medio Oriente può accadere che piova sul bagnato. E ad una situazione già fin troppo complessa da gestire se ne aggiunge un'altra forse ancor più spinosa; la questione dell'acquisto dei sistemi missilistici anti-aerei S 400 prodotti dalla Russia.

 

L'acquisto dei missili russi, un grattacapo per Erdogan

Nel corso del 2017, quando le relazioni tra Stati Uniti e Turchia erano già compromesse, era filtrata la notizia, poi confermata dallo stesso governo turco, di un accordo con il Cremlino per acquistare sofisticati batterie missilistiche s-400. Un pacchetto da 2,5 miliardi di dollari che includeva anche i sistemi radar, le rampe di lancio e il centro commando. La consegna era prevista per il mese di luglio del 2019.

 

putin erdogan

Sin dall'inizio c'era però un particolare. Che non era un dettaglio. La Turchia fa parte della Nato, all’interno della quale rappresenta il secondo esercito dopo quello americano. Comprare armi dal nemico numero uno della Nato è considerato agli occhi degli Stati Uniti un'azione inaccettabile. Tanto che la reazione fu immediata.

 

sistema anti missilistico russo s 400 10

Se la Turchia andrà avanti con questo accordo – avevano tuonato i vertici del Pentagono - rischierà l’espulsione dal programma Nato sui caccia F35. Il Governo di Erdogan avrebbe dovuti acquistare 100 F35 dagli Stati Uniti. Non solo. Washington non ha esitato a minacciare le sanzioni. Che scatterebbero come previsto da una normativa ad hoc, l' America's Adversaries Through Sanctions Act Caatsa, che in sostanza colpisce con sanzioni secondarie le transazioni con il settore della Difesa e l’intelligence russa.

 

sistema anti missilistico russo s 400 5

Gli Stati Uniti minacciano sanzioni

Ma le cose sono ancor più complesse di quel che già appaiono. Se dovessero scattare delle sanzioni contro la Turchia, gli Stati Uniti potrebbero anche sospendere Ankara dal programma Lockheed Martin F-35 Lightning II e impedire che continui a fabbricare i componenti di questo aereo militare. Ma al contempo Washington si troverebbe costretta a restituire un miliardo di dollari ad Ankara per il suo contributo nel programma di costruzione degli F 35. Senza contare che rimpiazzare le aziende specializzate turche, che forniscono circa 800 componenti del jet da combattimento F-35, con un altro fornitore, richiederebbe, secondo gli esperti, almeno due anni. In questo scenario a farne le spese sarebbero proprio tutti. Anche gli altri Paesi Nato che dovrebbero ricevere gli F35. Eppure il presidente turco, pur di preservare le strategiche (anche se non facili) relazioni con la Russia, è deciso ad andare avanti per la sua strada.

 

 

ERDOGAN TRUMP

Erdogan insiste che non vi è il minimo conflitto di interessi tra l’acquisto degli f35 e quello del sistema missilistico russo s-400-. Lo scorso gennaio il suo portavoce, Ibrahim Kalyn, lo ha ribadito a chiare lettere. «Non c'è la minima connessione tra l’acquisto del sistema missilistico russo S-400 e del sistema Patriot americano. Dal nostro punto di vista, questi argomenti non sono collegati tra loro. La nostra posizione rimane la stessa: faremo ciò che riteniamo necessario per assicurare la nostra sicurezza nazionale, acquisendo qualsiasi tecnologia che riterremo opportuna da qualsiasi Paese», ha detto Kalyn.

 

PUTIN ERDOGAN

Patriot a condizioni vantaggiose: la contro offerta (ignorata) degli Usa

Cosa c'entrano i Patriot? Il Dipartimento di stato aveva approvato un possibile accordo con la Turchia per la vendita dei sistemi missilistici Patriot per 3,5 miliardi di dollari. Da parte sua il governo di Ankara aveva richiesto l'acquisto di quattro set di 20 lanciatori e 80 missili intercettori. Durante le negoziazioni la delegazione americana incaricata, che ha visitato Ankara, aveva aggiunto 4 stazioni radar AN / MPQ-65, 10 dispositivi di antenne, 20 lanciatori M903, apparecchiature di prova altre attrezzature. Nulla da fare. Erdogan non vuole rimangiarsi la parola con i russi.

f35 e f16

 

Anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che l'eventuale acquisto dei sistemi di difesa missilistica americani da parte della Turchia non annullerebbe l'accordo con la Russia per la vendita degli S-400.  Intanto, dal 2017, anno in cui è stato annunciato l'accordo, sono trascorsi quasi due anni. Ma le posizioni, tutte intransigenti, sono rimaste le stesse. E le scadenze si avvicinano. In questa partita, ancora tutta da giocare, sta accadendo qualcosa di significativo. Erdogan, il nuovo sultano, si sta sempre più avvicinando a Est.

f35 volo rovesciatof 35sistema anti missilistico russo s 400 4F35sistema anti missilistico russo s 400 2F35F35cabina di un f 35f 35 in volof 35 soldisistema anti missilistico russo s 400 8sistema anti missilistico russo s 400 9sistema anti missilistico russo s 400 3sistema anti missilistico russo s 400 6sistema anti missilistico russo s 400 1sistema anti missilistico russo s 400 7f35 atterraggio verticale

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?