antonella viola

LI HA FATTI VIOLA! - L'IMMUNOLOGA ANTONELLA VIOLA RIMETTE A POSTO CACCIARI E AGAMBEN DOPO LE SPARATE CONTRO IL GREEN PASS: "DOPO 128 MILA MORTI SERVE A TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA E A RESTITUIRE LIBERTÀ E LAVORO. IN ITALIA, IL 99% DELLE VITTIME PER COVID-19 NEGLI ULTIMI 6 MESI NON ERA STATO VACCINATO. È TRISTE VEDERE COME CHI SI ERGE A PALADINO DELLA LIBERTÀ SIA SEMPRE CONTAMINATO DA UN RETROPENSIERO COMPLOTTISTA" - STANGATA ANCHE AI GIORNALONI: "NON È UTILE DAR VOCE A PENSIERI ANTISCIENTIFICI"

Antonella Viola per "La Stampa"

 

cacciari

La tentazione di argomentare con i filosofi sui concetti di libertà, diritti e doveri individuali e collettivi è forte, lo ammetto. Tuttavia, non credo che sarei seria o credibile. Pur avendo letto Sant'Agostino e Kant, Marx e Heidegger e non i blog di qualche filosofo non accreditato dalla comunità di riconosciuti esperti nel settore, non mi lancerei mai in una battaglia del genere, perché credo nelle competenze e nel valore degli anni e la fatica dedicati ad ottenerle.

 

Non solo: su alcuni dei punti sollevati da Massimo Cacciari e Giorgio Agamben, nel loro documento dedicato al green pass, sono anche d'accordo. L'uso del green pass non può e non deve essere considerato uno strumento punitivo o di discriminazione; se visto in questi termini è orribile e, se pure utilissimo, sarebbe comunque da rigettare anche solo come ipotesi.

 

Giorgio Agamben

Ma i filosofi sanno benissimo che questa è solo un'interpretazione del green pass, semplicistica e strumentale. Il green pass, durante una pandemia che è costata ben oltre i quattro milioni di vite umane - di cui 128 mila in Italia - e che ha causato dolore e difficoltà a tutti i livelli della società, non rappresenta uno strumento punitivo ma protettivo; serve a tutelare la salute pubblica e a restituire libertà e lavoro a quelle persone che hanno dovuto rinunciarvi a causa del coronavirus.

 

In questi mesi abbiamo dovuto affrontare due gravi emergenze dal punto di vista sanitario: i decessi e lo stress degli ospedali. Nessuno potrà dimenticare la fila di bare di Bergamo o le immagini di medici e infermieri esausti e traumatizzati. Ma, invece, molti non considerano altri aspetti critici legati all'emergenza Covid19.

 

antonella viola

Una Sanità che fatica a star dietro ai ricoveri causati dalla pandemia ha, come ovvia conseguenza, problemi anche su tutti gli altri fronti dell'assistenza. Basti ricordare che nel 2020 sono stati eseguiti 2,5 milioni di screening oncologici in meno. Un ritardo che potrebbe costare molto, perché si stima che non siano stati intercettati oltre 3300 carcinomi mammari, 2700 lesioni della cervice uterina, 1300 carcinomi del colon-retto, giusto per fare qualche esempio concreto.

 

antonella viola

Oggi, grazie ai vaccini, lo scenario è chiaramente diverso, ma il virus circola ancora e, con il 40% della popolazione italiana non vaccinata, bisogna evitare che si creino degli ampi focolai e che gli ospedali tornino ad essere pieni di pazienti Covid.

 

Come si può raggiungere questo obiettivo? Nel tempo, continuando a vaccinare; nell'immediato, chiudendo tutti quei luoghi dove il rischio di contagio è alto oppure limitandone gli accessi a chi è protetto. Certo, si potrebbe scegliere la prima opzione, ma questo sarebbe un danno insostenibile per l'economia del Paese.

 

antonella viola

Dietro alla scelta del green pass per accedere a ristoranti, cinema e musei non c'è dunque nessuna discriminazione o punizione; solo buon senso per superare una fase difficile della nostra storia. Un altro aspetto toccato dal documento e che va chiarito riguarda l'efficacia e la sicurezza dei vaccini, perché su questi punti non è possibile lasciar spazio ad ambiguità. I vaccini funzionano tutti e contro tutte le varianti che sono finora emerse, nel senso che proteggono dalla malattia grave e, quindi, dalla morte.

 

antonella viola 2

Questo non significa che non sia possibile ammalarsi gravemente e persino morire, se si è vaccinati, perché nessun farmaco funziona nel 100% dei casi. Ma la probabilità è molto bassa, decisamente più bassa rispetto a chi vaccinato non è. Lo dice non solo la scienza ma anche la semplice realtà: in Italia, il 99% dei morti per Covid19 negli ultimi 6 mesi non era stato vaccinato.

 

Prima della diffusione della variante Delta, potevamo anche dire che, nella stragrande maggioranza dei casi, i vaccinati non si infettavano e quindi non potevano contagiare. Ora, con un virus estremamente più trasmissibile, dobbiamo purtroppo ricrederci e prendere atto che la mutazione ha reso l'infezione dei vaccinati più probabile di quanto lo fosse pochi mesi fa.

antonella viola 2

 

Ormai lo sappiamo: il virus muta e quello che è vero oggi potrebbe non esserlo più tra pochi mesi. Nonostante questa possibilità d'infezione, si ritiene che le persone completamente vaccinate abbiano una scarsa possibilità di diffondere il contagio, proprio perché gli anticorpi presenti in loro bloccano la replicazione virale. Il rischio che ci possa essere un focolaio tra vaccinati è quindi bassissimo, mentre la presenza di persone che non lo sono mette a rischio tutti.

 

ANTONELLA VIOLA CON NUOVO TAGLIO DI CAPELLI DALLA GRUBER

L'argomento che ho personalmente trovato più fastidioso nel documento dei filosofi è, però, quello che ammicca alle argomentazioni no-vax, sostenendo che non ci si può sorprendere che parte della popolazione rifiuti un vaccino generato in fretta, senza il giusto tempo per valutarne la sicurezza a lungo termine

 

antonella viola

È triste vedere come, alla fine, chi si erge a paladino della propria o altrui libertà nel campo della vaccinazione sia sempre contaminato da un retropensiero complottista, che ci vede tutti come cavie di laboratorio di scienziati perfidi o superficiali, assoldati dalle industrie farmaceutiche.

 

ANTONELLA VIOLA

I vaccini non sono stati sviluppati in modo frettoloso ma con urgenza; e non è la stessa cosa. Nella produzione dei vaccini anti-Covid nessuna tappa del processo di validazione del prodotto è stata saltata. La rapidità della creazione è dovuta a tre motivi: tanti soldi investiti dai governi, tante persone contagiate - e quindi tempi rapidi per i test - e una procedura burocratica snella che ha consentito la valutazione dei dati in tempo reale.

 

ANTONELLA VIOLA

Non è possibile, per nessun farmaco, fare studi che permettano di valutarne la sicurezza a 30 anni dalla somministrazione, ma sulla base degli studi effettuati negli anni passati - perché questi vaccini e le loro componenti sono studiati nei laboratori da molti anni - e grazie alle analisi di tossicità effettuate negli animali si può escludere che possano avere effetti a lungo termine.

 

antonella viola 5

Se quindi è lecito non essere d'accordo con la misura del green pass sulla base del proprio concetto di libertà individuale, non è tuttavia utile dar voce a pensieri antiscientifici. Piuttosto, discutiamo di dove sia giusto imporre il green pass e dove no, considerando le ragioni e i diritti di tutti. Un luogo dove non può essere richiesto è, per esempio, la scuola, che deve restare un diritto per tutti i ragazzi, anche in fase di emergenza.

 

ANTONELLA VIOLA

O non può essere un criterio per limitare il diritto alla Sanità pubblica, perché chi sta male deve essere curato sempre, indipendentemente dagli errori che può aver commesso. Cerchiamo quindi di intavolare una discussione costruttiva su come utilizzare al meglio questo strumento di protezione collettiva e non alimentiamo dubbi sui vaccini. Perché l'unico modo per tornare alla libertà pre-Covid19 passa attraverso la vaccinazione.

antonella viola6

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…