lotito

LOTITO NELL’OCCHIO - IL PRESIDENTE DELLA LAZIO STA SMUOVENDO MARI E MONTI PER ENTRARE IN SENATO, DOPO L’OK A MAGGIORANZA DELLA GIUNTA PER LE ELEZIONI CHE A LUGLIO HA ACCOLTO IL SUO RICORSO RITENENDO CHE DEBBA ENTRARE LUI AL POSTO DI VINCENZO CARBONE, CHE NEL FRATTEMPO HA LASCIATO “FORZA ITALIA” PER ANDARE CON RENZI - LA SPONDA DI BERLUSCONI E GALLIANI E I CONTATTI CON I GRILLINI…

Emilio Pucci per ''Il Messaggero''

 

claudio lotito foto mezzelani gmt036

Sta giocando la sua partita più importante sotto traccia. Claudio Lotito, dopo il gol di fine luglio, con l' ok a maggioranza della Giunta per le elezioni del Senato alla relazione dell' azzurro Paroli nella quale si dà ragione al presidente della Lazio, vuole entrare a tutti i costi a Palazzo Madama.

 

Farà di tutto per riprendersi quel seggio in Campania che è andato all' ex forzista Carbone, ora in Italia viva, contestato con più ricorsi. La sua tesi in un primo momento non era stata recepita - è che alle elezioni del 4 marzo 2018 è stato danneggiato nel computo dell' assegnazione dei seggi nei collegi plurinominali.

 

VINCENZO CARBONE

Non si sa ancora quando il match entrerà nel vivo, perché la nuova riunione della Giunta, non é stata fissata. E' molto probabile che se ne riparlerà dopo le Regionali, visto che non si prevede che il Senato lavori dal 14 settembre al 21. L' organismo presieduto dal forzista Gasparri dopo il dibattimento dovrà votare e poi sarà chiamata a pronunciarsi l' Aula.

GALLIANI LOTITO

 

LA STRATEGIA

Lotito sta mettendo a punto la strategia. Ha dalla sua parte i pareri di ex presidenti della Corte costituzionale del calibro di Flick, Mirabelli, Vaccarella e Luciani. Il centrodestra si è schierato al suo fianco. Berlusconi - anche grazie alla mediazione di Galliani - lo sostiene apertamente, così la Meloni e Salvini. Ma per spuntarla il patron biancoceleste ha bisogno dei voti di altri senatori. Ecco perché, raccontano nella maggioranza, sta facendo pressioni su esponenti di palazzo Madama di tutti i partiti.

 

claudio lotito 2

Avrebbe contattato anche il capogruppo Perilli, tentando invano l' appoggio dei Cinque stelle, e cercato un dialogo anche con il renziano Faraone. Lotito tante volte è stato ospite nei palazzi della politica ma da inizio estate con alcuni blitz anche a cavallo di Ferragosto ha incrementato le sue presenze a palazzo Madama.

 

Avrebbe incontrato pure il capo di gabinetto del presidente Casellati. Insomma la sua convinzione è che la battaglia portata avanti da due anni e mezzo possa portarlo a vestire i panni del senatore. E' alla testa di una squadra i capigruppo dell' opposizione nei prossimi giorni si incontreranno per definire la linea ma l' esito e' scontato, ovvero verrà confermato il voto della Giunta del 30 luglio che punta su un assunto ben preciso: occorre una valutazione nel merito, sull' interpretazione della norma, non deve esserci un giudizio politico.

 

berlusconi galliani

Del resto il Senato, proprio per il principio dell' autodichia, non permette che sulla materia della legge elettorale e dell' attribuzione dei seggi sia di competenza di un giudice amministrativo. Ma con l' apertura della procedura di contestazione del seggio attribuito a Carbone, lo schema d' attacco del fronte Lotito mira a trasformare il Senato in un vero e proprio tribunale, tenendo presente poi che nella Giunta per le elezioni ci sono diversi avvocati.

 

CLAUDIO LOTITO

Da qui la richiesta che il parere della Giunta venga confermato. La partita finale, ovvero quella dell' Aula, potrebbe giocarsi a scrutinio segreto. Tra ordini del giorno, contributi scritti e pareri legali: si prevede un vero e proprio braccio di ferro. Per ora le richieste di Lotito sono state accolte (la relazione di Paroli ha avuto 11 favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti) ma non è escluso che proprio tra le fila di FI possano esserci dei franchi tiratori e in ogni caso la maggioranza cercherà di difendere Carbone anche per non diminuire l' asticella dei sostenitori al governo Conte a palazzo Madama.

 

Dati alla mano, Carbone aveva capito di aver perso il seggio, perciò si è trasferito da Renzi, incalza la squadra di Lotito che tenterà di incunearsi nella maggioranza, visto che una parte di essa sostiene che quel seggio debba spettare al Leu De Cristoforo. L' ex presidente del Senato, Grasso, ritiene che quella a favore del presidente della Lazio rischia di essere una norma ad personam ma nel gioco di riconteggio delle schede al momento l' esponente di Liberi e uguali non ha chances di spuntarla.

palamara - lotitoclaudio lotito registrato mentre inveisce contro giampiero ventura 2

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?