enrico letta giuseppe conte giorgia meloni luigi di maio

UN LUIGINO DI TRAVERSO TRA CONTE E LETTA - DI MAIO PLAUDE ALL’INTESA TRA PD E M5S, MA CI TIENE A CORREGGERE LA LINEA DI PEPPINIELLO APPULO, CHE CONTINUA A EVOCARE IL VOTO TRA GLI ISCRITTI. L’OBIETTIVO DI CONTE È NON DARE L’IMPRESSIONE DI ANDARE A RIMORCHIO DEI DEM? E ALLORA IL MINISTRO DEGLI ESTERI INVITA AD ALLARGARE IL DIALOGO SUL COLLE AL CENTRODESTRA - ANCHE LA MELONI È PRUDENTISSIMA SUL QUIRINALE E FA RETROMARCIA SUI “PATRIOTI”: “NON SONO SOLO A DESTRA”

giuseppe conte enrico letta

Marco Conti per “il Messaggero”

 

Il centrodestra oscilla visibilmente tra la fedeltà alla candidatura di Silvio Berlusconi e «una scelta la più condivisa possibile», come dice Matteo Salvini, o la constatazione di Giorgia Meloni secondo la quale i patrioti non esistono solo a destra.

 

I CORTEI

La leader di FdI invita a fare i nomi «non dei passati ma dei presenti».

 

meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi

Il riferimento è alla foto di Sandro Pertini che è iniziata a girare anche nelle chat dei leader del centrosinistra. Anche se neppure la Meloni fa esplicitamente nomi quando viene sollecitata, si muove con estrema cautela quando affronta la possibilità che a succedere a Mattarella sia l'attuale presidente del Consiglio.

 

Lapidario il governatore della Campania Vincenzo De Luca: «I patrioti in Italia sono quelli che hanno fatto la vaccinazione, non quelli che facevano i cortei contro il vaccino a via del Corso, quelli combattevano a viso a aperto la stupidità e l'irresponsabilità dei no vax».

 

LE MOSSE

Nell'attesa che i leader escano dai tatticismi, è da notare quanto accaduto ieri nel cda Rai che ha tagliato l'edizione notturna della Tgr con 4 voti su 7 e i consiglieri in quota Lega e FI che hanno votato insieme all'ad Carlo Fuortes, mentre i due di Pd e M5S si sono astenuti.

 

House of Crucci - Berlusconi, Meloni, Salvini, Renzi, Mattarella

E' presto per dire se la decisione di dem e grillini dall'ad, nominato da Palazzo Chigi, rappresenti una sorta di presa di distanza, ma è la conferma che i due partiti ormai procedono in tandem.

 

Tra i dem è Stefano Ceccanti, deputato e costituzionalista, a confermare la linea del Nazareno sostenendo che se Draghi venisse eletto al Quirinale si verrebbe a creare «uno scenario problematico».

 

Intervistato da Radio Radicale, Ceccanti spiega che nel caso di elezione di Draghi «il presidente del Consiglio» «è di fatto costretto a dimettersi: sono due cariche su cui va segnata una cesura. Non c'è la decadenza, ma una logica per cui deve dimettersi subito». Nel frattempo si moltiplicano i king maker, come sottolinea Osvaldo Napoli, deputato di Coraggio Italia.

STEFANO CECCANTI

 

Salvini annuncia di aver avuto il via libera per la convocazione di un tavolo di confronto tra i leader tra Natale e Capodanno, e l'azzurro Antonio Tajani continua a tenere alto il nome di Berlusconi anche perché «la stagione dei tecnici non è infinita».

 

giuseppe conte enrico letta 2

Luigi Di Maio plaude all'intesa Conte-Letta ma invita i due ad «ascoltare tutti» perchè quando si arriverà al punto «il ragionamento poi «va allargato per coinvolgere tutte le forze politiche», compreso «il centrodestra».

 

Una linea, quella del ministro degli Esteri, che quantomeno corregge la linea di Conte che continua a evocare il voto tra gli iscritti anche per prendere tempo e non dare l'impressione di voler chiudere l'accordo a rimorchio dei dem.

 

«La corrispondenza di amorosi sensi» che il leader del M5S vede tra Iv e centrodestra, emersa a suo dire sul caso Open, cementa l'asse con il Pd nel tentativo di sbarrare la strada a Draghi. Nelle dichiarazioni dei leader si consolida la constatazione che la scelta dovrà coinvolgere tutte le forze politiche.

giuseppe conte e luigi di maio

 

Non solo perché nessuno dei due antichi schieramenti ha la maggioranza, ma perchè ogni segretario sa di dover scontare nel proprio partito un dissenso interno. Ovviamente, se questo è il criterio, la candidatura di Berlusconi è molto complicata così come quelle di esponenti dalla forte appartenenza politica.

giorgia meloni con la sorella arianna atreju letta contegiorgia meloni atreju 2021 1

mattarella melonibeppe grillo giuseppe conte luigi di maio

 

giuseppe conte enrico lettaenrico letta giuseppe conte giancarlo giorgettitommaso greco enrico letta giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)