draghi merkel

LUPO MANNINO: I TRE OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE MERKEL-DRAGHI: IL RECOVERY PLAN, LA “DISCIPLINA DI BILANCIO EFFETTIVA” E IL CONTROLLO DEL MEDITERRANEO - BRUXELLES E BERLINO HANNO FATTO CAPIRE A MATTARELLA, IL MALLEVADORE DI QUESTO GOVERNO M5S-PD, CHE IL CAVALLO NON BEVE - LA LEGA NON PUÒ RIMANERE SU POSIZIONI ANTIEURO. SERVE UNA CONVERSIONE A U DI SALVINI - DRAGHI COME ULTIMO SALVAGENTE PER COSTRUIRE UN GOVERNO DI TRANSIZIONE CON UNA CONVERGENZA AMPIA PER ARRIVARE ALLE ELEZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA -  RENZI A GENNAIO APRE LA CRISI”

Federico Ferraù per https://www.ilsussidiario.net

pietrangelo buttafuoco calogero mannino

 

Fioccano i retroscena sulle intenzioni e le prossime mosse di Mario Draghi. L’ultima congettura lo vede prima premier, per evitare che Conte faccia flop su Recovery Plan, un passo falso che la Commissione europea non intende permettere, e poi presidente della Repubblica.

 

Calogero Mannino, ex ministro politico Dc, sette legislature alle spalle, assapora l’ennesima assoluzione ma allo stesso tempo osserva la sua odissea giudiziaria, ormai conclusa, con molto distacco. Lo stesso che riserva alle cose della politica.

MERKEL E DRAGHI

 

Mannino conferma per Draghi lo “schema Ciampi”: prima Palazzo Chigi e poi il Colle. L’operazione serve alla Germania per condurre in porto tre obiettivi: il Recovery Plan, la “disciplina di bilancio effettiva” e il controllo del Mediterraneo.

 

Onorevole Mannino, Draghi si sta davvero preparando a scendere in campo?

Draghi tutto farebbe tranne che imbarcarsi oggi in un governo del paese. Ma su di lui sono giunte sollecitazioni fortissime dagli ambienti europei. È comprensibile.

 

merkel sarkozy papandreou

Perché?

Perché i tedeschi, quando ci hanno voluto nell’euro, hanno fatto una scelta: l’Europa deve avere i piedi nel Mediterraneo. Le sto citando un’espressione di Kohl. E non intendono ripensarci.

 

Lei c’era.

Sì, ho vissuto quella fase accanto ad Andreotti e Carli.

 

Torniamo a noi.

La Merkel prima ha lasciato consumare la stagione che definirei della confusione sarkoziana. Poi, quando è venuto il momento, ha messo Draghi alla Bce. E ha risolto il problema italiano nel suo aspetto più drammatico.

 

Cioè la sua tenuta nel quadro dell’Unione monetaria. E oggi?

mattarella merkel

Germania e Olanda, nonostante la rigidità di questi ultimi, si rendono conto che se crolla l’Italia sia apre un problema gravissimo per tutti.

 

E cos’hanno fatto?

Bruxelles e Berlino hanno fatto capire al presidente della Repubblica, fino ad un attimo fa il mallevadore della formula M5s-Pd e di questo governo, che il cavallo non beve. C’è da aggiungere un ragionamento.

 

Prego.

I tedeschi comprendono che siamo in una fase di ridisegno dell’equilibrio geopolitico. Sono convinto che perfino Tump avrebbe dovuto rivedere il suo atteggiamento antitedesco, antieuropeo e antieuro.

 

DRAGHI MERKEL

Per quali ragioni?

Perché la logica politica si impone. Il Mediterraneo non può essere regalato a forze centrifughe. La Turchia fa parte della Nato, ma per la sua attuale strategia nano-imperialista sta rappresentando un problema rilevante. Il fatto è che abbiamo una classe di politici che non guarda nemmeno l’atlante geografico.

 

Abbiamo anche un presidente del Consiglio che va da Haftar a riprendersi i pescatori in ostaggio.

Una missione ridicola, e al tempo stesso carica di tutti i possibili significati negativi.

Zinga di Maio Conte Renzi

 

Come sono andate le cose secondo lei?

I pescatori di Mazara sono stati liberati grazie al lavoro dei servizi segreti militari italiani. Questo a sua volta è stato reso possibile da una circostanza nuova: un appoggio forte da parte americana e la disponibilità della Russia, che non intende regalare il Mediterraneo centrale a Erdogan.

 

Torniamo al nostro governo.

Renzi è in una situazione in cui non può che decidere per la crisi. Non perché si sia spinto troppo avanti, ma perché è talmente debole che lasciare questo governo così com’è, per lui significa morire.

 

RENZI CONTE

A causa di Conte? Vuole il suo posto?

No. L’obiettivo di Renzi non è Conte, ma il rapporto tra 5 Stelle e Pd. Vorrebbe romperlo, per ricostruirlo condizionato da lui.

 

Uno scopo realistico o velleitario?

Coincide esattamente con le spinte che portano a un superamento dell’attuale governo.

 

Quale evoluzione vede possibile?

Da fuori Italia si guarda a Draghi come presidente della Repubblica. Però va bene anche una soluzione alla Ciampi, prima palazzo Chigi e poi il Quirinale, ammesso che il primo non pregiudichi l’obiettivo più importante.

 

Giorgetti Salvini

Sembra che parte del centrodestra – Lega e FI – sia disponibile a garantire questa ipotesi.

La Lega è a un bivio: non può rimanere su posizioni antieuro. Serve una conversione a U di Salvini.

 

Certo quella di Draghi a Chigi è un’ipotesi che va costruita. Dal punto di vista parlamentare s’intende.

Si può costruire un governo di transizione con una convergenza ampia per arrivare alle elezioni del presidente della Repubblica. Draghi come ultimo salvagente di due debolezze: quella dei due populismi, di destra e di M5s, e quella strategica del Pd.

 

Perché debolezza strategica?

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio 1

Perché il Pd si è alleato con M5s per sopravvivere. Non ha gestito l’alleanza, l’ha subita. Dall’inizio della Repubblica tutti i governi che hanno gestito interventi massicci nell’economia, a partire dal piano Marshall, lo hanno potuto fare solo con uomini di eccellenza a via XX Settembre. Ma oggi il Pd si ritrova con un ministro dell’Economia che vale quanto il due di coppe quando la briscola è oro.

 

È per questo che Zingaretti sta subendo?

NICOLA ZINGARETTI ROBERTO GUALTIERI

Sì. Se la gestione dell’Economia funzionasse, Zingaretti avrebbe in mano l’unica leva in grado di limitare o spiazzare Conte sulla gestione del Recovery. Conte ha fatto un anno di manfrina, dal piano Colao in poi, con il rischio adesso di svuotare le strutture di governo dopo avere bypassato il parlamento.

 

Gli si rimprovera un abuso di potere.

Può darsi. In ogni caso ha riempito la propria debolezza con il vuoto e adesso rischia di precipitarvi dentro.

 

ITALIA CRAC BUCO

Dunque ci risiamo. Italia commissariata con il consenso del parlamento.

L’Italia dovrà ricondursi all’autocontrollo: mettere in moto un programma di investimenti che in tre anni porti a un aumento di almeno tre punti di Pil. Un punto non basta, non verremmo a capo di nulla. In tal caso, dicono a Berlino, saremmo costretti a sovvenzionarvi gratuitamente e non intendiamo farlo. Insomma entreremo in una disciplina di bilancio effettiva.

 

Che Recovery sarà?

Non quello di Conte, che è inesistente. Servono grandi infrastrutture che nel Sud sono tuttora assenti e delle quali neppure si parla. Come puoi presidiare il Mediterraneo se non riesci nemmeno ad arrivarci?

 

Insomma Conte ha chiuso?

salvini renzi

A Berlino e Bruxelles non c’è niente di quello che sta facendo questo governo che venga apprezzato positivamente. Tutto desta preoccupazione.

 

Allora il quadro politico dovrà mutare molto presto.

Se Renzi lo ha capito, a gennaio apre la crisi.

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)