i meme sulle regionali in umbria - speranza - zingaretti - bianconi - di maio - conte

MA ALLORA L’UMBRIA NON VI HA INSEGNATO NIENTE! – IL PD VUOLE A TUTTI I COSTI CONVINCERE I GRILLINI A CORRERE INSIEME IN EMILIA: IN CAMBIO DEL SOSTEGNO PENTASTELLATO A BONACCINI, I DEM APPOGGEREBBERO FRANCESCO AIELLO IN CALABRIA – CHE NE PENSANO I MILITANTI LOCALI, E SOPRATTUTTO I POCHI ELETTORI RIMASTI DEL MOVIMENTO 5 STELLE IN EMILIA (SE ARRIVANO AL 5% È UN MIRACOLO)?

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

DI MAIO ZINGARETTI E LE REGIONALI IN UMBRIA

Al Nazareno l' incubo Emilia Romagna sta diventando sempre più forte. E l' idea di una sconfitta, che farebbe precipitare tutto, a causa dei «voti dispersi» M5S («Se arrivano al 5 per cento è un miracolo ma che per noi produce una catastrofe», questo il mood in casa Pd), sta scatenando la ricerca di una soluzione d' accordo con i pentastellati. E la proposta che, attraverso molti degli uomini a lui più vicini, sta arrivando dal fronte zingarettiano a Di Maio è quella di uno scambio profittevole per tutti, di un accordone che eviti il peggio per gli uni e per gli altri.

francesco aiellozingaretti di maio

 

Lo schema, sulla dorsale Emilia-Calabria e su quella Pd-M5S, eccolo qua: i dem, che non hanno ancora individuato un candidato governatore per la Calabria e sono ai minimi termini laggiù dopo la cattiva performance di governo regionale, potrebbero appoggiare il professor Francesco Aiello, docente di politica economica all' università di Arcavacata, figura trasversalmente potabile e candidato ufficiale M5S come successore del presidente uscente, Oliverio.

zingaretti oliverio

 

Questo eventuale sostegno dem al grillino calabrese toglierebbe il partito di Zingaretti dall' estrema difficoltà d' indicare un nome proprio per la presidenza, dopo i rifiuti degli imprenditori Callipo e Rubbettino e l' indisponibilità del Pd ad accettare l' autocandidatura civica di Maurizio Talarico, quello delle cravatte che piacciono tanto al premier Conte di cui Talarico è buon conoscente. Quindi? In cambio del sostegno a Aiello - questa la richiesta che starebbe partendo dal Pd e che Di Maio e i suoi cominciano a valutare e suoi sono più propensi ad accettarla di quanto lo sia il leader politico M5S - i grillini potrebbero in Emilia Romagna rinunciare a presentare un candidato governatore, schierando le proprie liste in favore di Stefano Bonaccini.

luigi di maio vincenzo spadafora

 

Che non chiede altro: «Siamo in sintonia su molti temi, dai diritti sociali e civili a quelli della salute e dell' ecologia». E già pensa ad assessorati che potrebbero essere destinati ai 5 stelle in caso di vittoria: quello dell' Ambiente anzitutto. Ci sarà lo scambio?

 

LA VIA CRUCIS

ALTOFORNO CREMATORIO - LA CRISI DELL'ILVA BY MANNELLI

Di sicuro Vincenzo Spadafora, ma anche Fico e l' ala di Fico, stanno premendo su Di Maio perché un accordo con il Pd si trovi per l' Emilia. E allargare il discorso alla Calabria, si ragiona al Nazareno, sarebbe la trovata perfetta. Ma le difficoltà delle operazioni sono tante. E una soprattutto: suo territori, né M5S Emilia né M5S Calabria vogliono apparentarsi con il Pd. E Di Maio, che pure è circondato a Roma dagli accordisti, non può disgustare le truppe locali.

I RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA SUL BLOG DELLE STELLE

 

Che già avevano scatenato l' inferno, prima di vincere su Rousseau sconfessando i vertici, quando si era profilata l' ipotesi di non presentarsi al voto. «Vogliamo un candidato nostro e un candidato vero», dicono gli attivisti emiliani. Ma - giurano nei piani alti M5S - quando il candidato si troverà su Rousseau chissà quante gelosie e scontri locali si scateneranno: perché a livello territoriale il movimento grillino non è meno spaccato che a livello centrale.

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 6

 

A Beppe Grillo, l' accordone calabro-emiliano andrebbe benissimo. Ma perfino il fondatore e garante è in difficoltà: non è piaciuta agli attivisti emiliani la sua uscita secondo cui bisogna votare M5S in quella regione «per beneficenza».

IL QUESITO DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA

Ossia solo per fare un favore a quei poveretti dei grillini locali, che comunque si dovranno accontentare di poco perché elettoralmente non hanno quasi niente. Non conviene perciò unire le forze con i dem e giocare insieme perché divisi si perde? L' invito del partito zingarettiano non farebbe una piega.

il centrosinistra unito a narni - roberto speranza nicola zingaretti vincenzo bianconi luigi di maio giuseppe conte

«Ma da noi purtroppo - ragiona uno dei big stellati - ogni cosa razionale è destinata a finire male».

Ora come al solito la palla è nelle mani di Di Maio. Lui è attestato al momento su questa posizione: «Intese non con partiti ma con forze civiche». Ma la situazione è in grande movimento: avrà il leader stellato coraggio, grazie all' appoggio anzitutto di Grillo, di arrivare allo scambio calabro-emiliano o a qualche altra forma di patto?

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 5Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?