vittorio bachelet sergio mattarella fabio pinelli

MA CHE BEL CLIMA HA CREATO PINELLI NEL CSM! – IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA HA INTITOLATO LA PROPRIA SEDE, OVVERO “PALAZZO MARESCIALLI”, AL PROFESSOR VITTORIO BACHELET, ASSASSINATO NEL 1980 DALLE BRIGATE ROSSE. OGGI ERA PREVISTA LA CERIMONIA UFFICIALE, ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - MA MATTARELLA HA PREFERITO FAR SLITTARE L’EVENTO, DOPO IL MERDONE PESTATO DAL VICEPRESIDENTE, FABIO PINELLI, CHE AVEVA ACCUSATO LA PRECEDENTE GESTIONE ERMINI DI “AVER DERAGLIATO DALLE SUE FUNZIONI” (PUNTANDO IL DITO INDIRETTAMENTE ANCHE CONTRO IL CAPO DELLO STATO)

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

Quarantaquattro anni fa, il 12 febbraio 1980, veniva assassinato dalle Brigate rosse il professor Vittorio Bachelet, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. «Il più grave delitto consumato in Italia dal terrorismo», disse l’allora capo dello Stato e presidente dello stesso Csm Sandro Pertini, «perché si è voluto colpire il vertice della magistratura, il pilastro fondamentale della democrazia».

 

Per celebrare la ricorrenza, su iniziativa dell’attuale vicepresidente Fabio Pinelli l’organo di governo autonomo delle toghe ha deciso di intitolare la propria sede al giurista che fu una delle vittime più emblematiche dell’attacco del terrorismo alla Repubblica.

 

FABIO PINELLI E SERGIO MATTARELLA

Così l’ex «palazzo dei Marescialli» di mussoliniana memoria ora si chiama «palazzo Bachelet»: un esercizio di memoria civile e collettiva apprezzato e condiviso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella; al quale doveva accompagnarsi, fissata per oggi, una cerimonia alla presenza del capo dello Stato. Che però è saltata per sopravvenuti impegni istituzionali.

Rinviata a data da destinarsi.

 

Una decisione dovuta alla contemporanea visita in Italia del neopresidente argentino Javier Milei, ma anche (vista la non immediata fissazione di un altro orario o di un’altra data) al clima teso che si respira nel Consiglio. Conseguenza della conferenza stampa del mese scorso nella quale Pinelli (di estrazione leghista) scivolò sulla rivendicazione di una recuperata «funzione di organo di alta amministrazione, non volto a un’impropria attività di natura politica» che in passato il Csm aveva a suo dire perso, diventando una sorta di «terza Camera».

 

uccisione di Vittorio Bachelet - 12 febbraio 1980

Affermazione che ha rischiato di provocare un incidente con il Quirinale, che quell’impropria attività avrebbe tollerato, evitato grazie all’immediata precisazione dello stesso vicepresidente; ma che ha determinato una crepa nei suoi rapporti con vecchi e nuovi consiglieri (togati e laici). […]

 

Ne è derivato un certo nervosismo all’interno dell’istituzione, che il successivo discorso di Pinelli all’inaugurazione dell’anno giudiziario sulla legittimazione dei magistrati derivante dalla fiducia del cittadino «giudice del giudice» (concetto che ha provato a meglio calibrare l’altro giorno davanti all’Unione delle camere penali, citando Leonardo Sciascia) non ha contribuito a placare.

 

FABIO PINELLI SERGIO MATTARELLA

Determinando un contesto nel quale un evento alla presenza del capo dello Stato poteva diventare l’occasione per dare spunto a possibili strumentalizzazioni, o ulteriori inquietudini. Che Mattarella — preoccupato di un ordinato e armonioso funzionamento dell’organo che presiede, a prescindere dalle fisiologiche divisioni — ha preferito evitare.

 

Anche a costo di far slittare un appuntamento denso di significato come il battesimo del nuovo «palazzo Bachelet»; slittamento deciso prima del discorso di Pinelli in Cassazione e confermato dopo. Meglio far decantare la situazione, con l’auspicio di rifissare quanto prima l’evento disdetto.

 

VITTORIO BACHELET 1

E sarà stato un caso, ma mercoledì scorso al momento di discutere dell’intitolazione dell’edificio al Csm è improvvisamente mancato il numero legale, a causa dell’assenza di qualche componente laico del blocco di centrodestra. Subito dopo alcuni sono rientrati, consentendo l’approvazione di una delibera che rimuovendo la vecchia denominazione legata ai fasti coloniali del Ventennio, nelle intenzioni del vicepresidente conteneva in sé pure un richiamo ai valori dell’antifascismo.

 

Che forse il consigliere indicato da Fratelli d’Italia intervenuto nel breve dibattito ha voluto bilanciare, ricordando come il professor Bachelet fu vittima di «un atto di violenza comunista». È seguito il voto unanime. […]

VITTORIO BACHELET 19SERGIO MATTARELLA FABIO PINELLI

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…