carlo fuortes e roberto gualteri alla prima dell'opera di roma

MA FUORTES NON DOVEVA MOLLARE L’OPERA CON IL NUOVO SINDACO? – ALL’APERTURA DELLA STAGIONE DELL’OPERA DI ROMA ROBERTO GUALTERI È STATO ACCOLTO DALL’AD DELLA RAI NONCHÉ SOVRINTENDENTE DEL TEATRO: FUORTES AVEVA ANNUNCIATO CHE AVREBBE LASCIATO L’INCARICO QUANDO IL NUOVO PRIMO CITTADINO NON SI FOSSE INSEDIATO SCEGLIENDO UN’ALTRA FIGURA, MA AL MOMENTO LE DIMISSIONI SI FANNO ATTENDERE…

Marco Zonetti per www.vigilanzatv.it

 

carlo fuortes e roberto gualteri alla prima dell'opera di roma

In occasione dell'ultima sua audizione in Commissione di Vigilanza Rai, l'Amministratore Delegato della Tv pubblica nonché Sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Carlo Fuortes, aveva annunciato che la sua situazione di duplice incarico sarebbe stata risolta non appena si fosse insediato il nuovo sindaco di Roma, che a quel punto avrebbe scelto un'altra figura a capo della Sovrintendenza.

 

Ma così non parrebbe proprio visto che all'apertura della stagione, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ormai da un mese in Campidoglio, è stato accolto proprio da Fuortes in veste di Sovrintendente del Teatro a tutt'oggi in carica. Che fine hanno fatto dunque i propositi enunciati dall'Ad Rai in Commissione di Vigilanza, davanti a Senatori e Deputati della Repubblica?

roberto gualtieri si affaccia dal campidoglio 1

 

E cosa ne pensa il CdA Rai di questo ancora persistente doppio incarico da parte dell'Ad? Senz'altro per le Consigliere di Amministrazione Rai Simona Agnes in quota Forza Italia e Francesca Bria in quota Pd (ma con passato ultragrillino), la questione non sussiste visto che sono state felicemente fotografate con Fuortes proprio in occasione di tale Prima teatrale romana.

 

La situazione non è di poco conto. Qualche settimana fa, riguardo al duplice incarico di Fuortes, Stefano Iannaccone sulla Notizia evidenziava come tale conflitto d'interessi rischi "di danneggiare, in un corto-circuito la stessa attività del Teatro dell'Opera". Essendovi di fatto "accordi pregressi, che creano situazioni singolari". Lo scorso 21 settembre è andata in onda su Rai5 La Traviata prodotta dal teatro dell'Opera di Roma con la direzione di Daniele Gatti (direttore musicale, vedi screenshot qui sopra) e la regia e le scene di Mario Martone. Il 20 settembre sullo stesso canale era invece stata trasmessa La Cenerentola, sempre realizzata dal Teatro dell'Opera della Capitale.

carlo fuortes foto di bacco (1)

 

Come ricordava La Notizia, il Senatore del gruppo misto Elio Lannutti ha peraltro depositato un'interrogazione sottolineando come Fuortes avesse partecipato alla presentazione della stagione 2021-2022 del Teatro dell'Opera, ringraziando la Rai - di cui è Amministratore Delegato - "per la visibilità data al lavoro del teatro". Un doppio incarico che sta continuando a creare non poco imbarazzo dal punto di vista istituzionale.

 

Lo stesso Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai, sostiene che: "E' passato troppo tempo. Appena si è insediato in Rai, Fuortes avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni dal Teatro dell'Opera. Anche la motivazione è venuta meno, perché c'è una giunta già operativa". E ancora: "L'Ad della Rai deve preoccuparsi del suo incarico, che è già portatore di parecchi problemi. Per il resto sta al Sindaco di Roma decidere cosa fare del Teatro dell'Opera dopo che Fuortes avrà dato le dimissioni". Già, ma quando ha intenzione di darle?

passaggio di consegne tra virginia raggi e roberto gualtieri 7

 

Ricordiamo per giunta che Carlo Fuortes, al Teatro dell'Opera, detiene al momento ben due incarichi: oltre a essere Sovrintendente della Fondazione e della Struttura organizzativa, egli è anche responsabile ad interim della Direzione Amministrazione e Finanza.

CARLO FUORTES

 

Per quanto tempo ancora? Mistero... buffo, visto che siamo in tema teatrale. Frattanto, il Presidente Sergio Mattarella ha invece scelto di partecipare alla Prima del San Carlo di Napoli disertando quella al teatro dell'Opera di Roma. In piena bufera politica per le nomine della Tv di Stato, ha forse preferito evitare quello che pare essere diventato il nuovo "circolo Rai". 

CARLO FUORTEScarlo fuortes foto di bacco (1)CARLO FUORTESroberto gualtieri primo giorno in campidoglio roberto gualtieri dopo la vittoria CARLO FUORTESCARLO FUORTES

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…