gilberto pichetto fratin

MA ‘STO PICHETTO DOVE L’HANNO PRESO? - LA CAZZATA DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE (“CONTRO L'ABUSIVISMO EDILIZIO BASTEREBBE METTERE IN GALERA IL SINDACO E TUTTI COLORO CHE LASCIANO COSTRUIRE”) NON SOLO FA INCAZZARE I SINDACI MA INDIGNA PURE SALVINI: “QUALCUNO VORREBBE ARRESTARE I SINDACI, IO INVECE LI VOGLIO PROTEGGERE E LIBERARE DALLA BUROCRAZIA” - LA TOTALE IGNORANZA DELLE NORME DI PICHETTO METTE D’ACCORDO L’ANCI, IL COORDINAMENTO DEI PICCOLI COMUNI, MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

gilberto pichetto fratin

Contro l'abusivismo edilizio, «basterebbe mettere in galera il sindaco e tutti coloro che lasciano costruire». L'affermazione viene pronunciata in diretta radiofonica su Rtl 102.5 dal ministro per l'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. E suscita proteste da ogni fronte, anche dall'interno del governo.

 

Reagiscono i sindaci di Ischia e i sindaci in generale, «basiti». Insorge l'opposizione che con Enrico Letta invita il governo «a fare di più e parlare di meno». Lesto si smarca da Pichetto Fratin il collega Matteo Salvini che, da responsabile delle Infrastrutture e leader della Lega, afferma: «Qualcuno vorrebbe arrestare i sindaci, io invece li voglio proteggere e liberare dalla burocrazia».

gilberto pichetto fratin in difficolta con l auricolare

 

Così come pure Daniela Santanchè che, in nome della delega di cui si occupa nel governo Meloni, invita tutti alla prudenza nella comunicazione perché «Ischia vive di turismo». Alla fine Pichetto rivede la sua affermazione chiarendo che non intendeva far «riferimento ad alcun amministratore in particolare». Certo che si tratti di «un fraintendimento» si dice il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci che traccia la rotta: «Non possiamo lasciare soli i primi cittadini. Rivedremo radicalmente le norme sui condoni e finanzieremo di più le demolizioni. Non tutti gli abusi sono uguali».

 

gilberto pichetto fratin 1

La situazione sull'isola è ancora di piena emergenza. Lo fa notare il sindaco di Lacco Ameno, comune confinante con quello di Casamicciola, duramente colpito dall'alluvione. «Resto incredulo per l'affermazione del ministro - dice Giacomo Pascale - in un momento in cui il governo nazionale e quello regionale, hanno manifestato la massima vicinanza, non capisco le sue parole. Sono basito. Credo non sappia di cosa stiamo parlando. Se il suo ragionamento, invece, era generale, perché non promuove una legge per l'arresto dei sindaci?».

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA

 

L'ultimo primo cittadino di Casamicciola, fino al commissariamento disposto a giugno, Giovanbattista Castagna, ipotizza una leggerezza di Pichetto Fratin: «Se leggesse il rapporto in Procura del resoconto dei sopralluoghi e delle denunce arrivate negli ultimi anni, vedrebbe che erano pari a zero. L'abusivismo non appartiene alla mia generazione ma a quella del ministro».

 

gilberto pichetto fratin 2

Durissime prese di posizione da parte dei rappresentanti della categoria. Il coordinatore dei sindaci dei piccoli Comuni campani, Stefano Pisani: «Arrestare i sindaci? Per quale reato? Siamo di fronte a una totale ignoranza delle norme e a un conflitto tra istituzioni gravissimo». Il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, bolla le parole del ministro di «volgarità inaccettabile, mentre ancora si cercano i dispersi» e accusa una «grave ignoranza» nel merito: «Le cause del disastro di Ischia sono le stesse dell'alluvione del 1910: la fragilità del territorio. Il 17% del territorio è classificato ad alta pericolosità, il 90% è esposto a rischio. Il ministro chieda scusa».

 

ischia 2

Un invito che arriva anche da Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd: «Chi costruisce abusivamente lo fa contro il volere del sindaco e protetto dai condoni». I massimi esponenti delle opposizioni in Parlamento richiamano Forza Italia di cui Pichetto Fratin è esponente. «Governo e ministro - attacca Angelo Bonelli, leader di Europa verde - scaricano ipocritamente le responsabilità sugli altri. Ma Pichetto fa parte di un partito che ha legalizzato il cemento abusivo con ben due condoni, e su di essi ha costruito il suo consenso». Un ulteriore capitolo della contesa vede poi sulla graticola il M5S.

ischia 1

 

Letta invita a trarre un insegnamento dall'ultima tragedia: «Dobbiamo dire basta a qualsiasi logica di condono edilizio. La scelta del 2018 (il decreto Genova dedicato alla ricostruzione del ponte Morandi, varato dal governo guidato da Giuseppe Conte e Matteo Salvini, ndr ) è stata sbagliata.Votammo contro convintamente. La protezione dell'abusivismo edilizio è da mettere da parte».

 

Affonda il colpo Matteo Renzi: «Conte uomo senza vergogna». Ribatte risentito il leader del M5S: «Di fronte alla vicenda di Ischia che ci lascia tutti sgomenti, certi politici gettano fango su di me. È la sempiterna categoria degli sciacalli. Vengo accusato di aver introdotto una sanatoria per le case di Ischia: niente di più falso.

NUNZIA DE GIROLAMO FRANCESCO BOCCIA

 

Il decreto del 2018 non contiene nessun condono». E la deputata pentastellata, Angela Raffa, ricostruisce: «L'articolo su Ischia è stato introdotto per accelerare l'iter di 27 mila richieste di condono bloccate da tempo. Sono state quasi tutte respinte». Per poi puntare a sua volta il dito verso un ex: «A quella norma molto favorevole era l'allora ministro Di Maio».

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO