vladimir putin emmanuel macron

MACRON CI RIPROVA - IL PRESIDENTE FRANCESE È ATTIVISSIMO E VUOLE PRENDERSI LA SCENA, PER CONVINCERE PUTIN A FARE UN PASSO INDIETRO IN UCRAINA: IERI HA PRESO IL TELEFONO E HA CHIAMATO LO ZAR DEL CREMLINO - “PUÒ ESSERE UTILE LASCIARE APERTA LA STRADA DEL DIALOGO. HO AVUTO UNO SCAMBIO RAPIDO, FRANCO E DIRETTO. ZELENSKY NON RIUSCIVA A CONTATTARLO E IO HO CHIESTO LA FINE DEI COMBATTIMENTI. NON HA AVUTO EFFETTI” (BENE, BRAVO, BIS)

MACRON, ZELENSKY VOLEVA SENTIRE PUTIN, LUI HA DETTO 'NO'

meme sull incontro putin macron

(ANSA) - "Ho avuto uno scambio rapido, franco e diretto con il presidente Putin su richiesta di Zelensky per chiedere la fine dei combattimenti e la possibilità di un colloquio tra il presidente ucraino e Putin. Zelensky non riusciva a contattarlo e io ho portato questo messaggio. Non ha avuto effetti, Putin ha scelto la guerra".

 

Lo dice il presidente Emmanuel Macron in conferenza stampa parlando del colloquio telefonico di questa sera con Putin. "Penso sia mia responsabilità prendere iniziative di questo tipo quando richiesto dall'Ucraina e che sia utile lasciare aperta la strada del dialogo", aggiunge.

 

VOLDYMYR ZELENSKY

"Qualche ora prima delle operazioni militari e del riconoscimento delle repubbliche" separtiste in Ucraina orientale "noi discutevamo con Putin dell'attuazione degli accordi di Minsk: sì, Putin ha fatto il doppio gioco; sì ha fatto una scelta intenzionale, consapevole, quando ha lanciato l'attacco e si poteva invece ancora negoziare la pace". Lo afferma il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine del vertice europeo straordinario convocato per discutere delle sanzioni contro Mosca.

EMMANUEL MACRON Volodymyr ZELENSKY

 

MACRON, È UTILE TENERE APERTA STRADA DIALOGO CON PUTIN

(ANSA) - "Può essere utile lasciare aperta la strada del dialogo" con Putin. Lo dice il presidente della Francia Emmanuel Macron in conferenza stampa ricordando la telefonata di ieri sera con il presidente russo. Macron annuncia anche il dispiegamento di ulteriori forze militari francesi in Romania, nell'ambito del rafforzamento del fianco Est della Nato deciso dall'Alleanza.

vladimir putin come hitler

 

FRANCIA, 'PUTIN VUOLE RIMUOVERE UCRAINA DA MAPPA STATI'

(ANSA-AFP) - "Putin ha scelto di rimuovere l'Ucraina dalla mappa degli Stati": lo ha detto oggi il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian. "Siamo preoccupati" per la Moldavia e la Georgia, ha aggiunto il ministro.

 

Parlando a France Inter Le Drian ha accusato oggi il presidente russo Vladimir Putin di tentare di distruggere lo Stato dell'Ucraina. "Questa è una guerra totale. Putin ha deciso... di togliere l'Ucraina dalla mappa degli Stati", ha detto Le Drian aggiungendo che la Francia è "preoccupata" per una possibile offensiva militare russa contro la Moldavia e la Georgia, altri due Stati post-sovietici.

edifici in fiamme a kiev

 

LA TELEFONATA PUTIN-MACRON: CHE COSA SI SONO DETTI...

Federico Giuliani per www.ilgiornale.it

 

Una telefonata per chiarire le ragioni delle azioni russe in Ucraina. Al termine di una giornata convulsa Emmanuel Macron e Vladimir Putin hanno avuto un colloquio durante il capo del Cremlino ha fornito alla controparte francese "approfondite spiegazioni" su quanto avvenuto nelle ultime ore. Francia e Russia hanno concordato di restare in contatto, e questo lascia presagire nuovi e imminenti colloqui.

 

missili su kiev

Versioni contrastanti

La conversazione, ha specificato Mosca in una nota, ha avuto luogo su richiesta della parte francese. Questo è un particolare da non sottovalutare e che sottolinea due aspetti piuttosto importanti.

 

Da una parte appare evidente il secondo tentativo di Macron di voler ricoprire il ruolo di mediatore europeo, dell'unico jolly capace di far desistere la Russia dalle sue intenzioni; dall'altra appare altrettanto palese la volontà russa di non voler dare l'impressione di essere titubante o insicura su quanto fin qui svolto.

 

Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass, Putin ha intrattenuto un dialogo "serio e sincero" con il suo omologo francese e spiegato le circostanze che lo hanno portato ad effettuare un'operazione militare in Ucraina. Macron ha detto di aver chiesto al presidente russo di cessare immediatamente l'avanzata delle sue truppe sul territorio ucraino.

 

emmanuel macron Volodymyr zelensky.

Non sono filtrati ulteriori dettagli sul contenuto della telefonata tra i due leader. In ogni caso, il leader francese è stato il primo politico occidentale ad intrattenere un colloquio ufficiale con Putin. Nel pomeriggio, da uno studio dell'Eliseo, con le bandiere della Francia, dell'Ucraina e dell'Unione europea, Macron ha deplorato quello che ha considerato il "più grave oltraggio alla pace e alla stabilità in Europa" degli ultimi decenni.

 

meme sull incontro putin macron 3

In altre parole, Francia e Russia hanno dato versioni differenti. Per l'Eliseo "dopo aver parlato con il presidente ucraino, e in coordinamento con lui, il presidente (Macron) ha chiamato Vladimir Putin per chiedere l'interruzione immediata delle operazioni militari russe".

 

Questo resoconto contrasta con quello fornito da Mosca. Secondo il Cremlino, i due leader hanno avuto un "serio e franco scambio di opinioni" sull'Ucraina e Putin ha fornito una spiegazione "esauriente" a Macron dei motivi per cui ha ordinato alle sue forze di entrare in Ucraina.

VLADIMIR PUTIN DURANTE IL FACCIA A FACCIA CON EMMANUEL MACRON

 

Il piano di Macron

È interessante analizzare la strategia attuata da Macron. Da settimane il capo dell'Eliseo sta cercando in tutti i modi di attivare i canali diplomatici per disinnescare la bomba ucraina.

 

Lo scorso 8 febbraio, quindi ben prima che cominciasse l'invasione russa in Ucraina, Macron era volato a Mosca nel tentativo di avviare una complessa de-escalation delle tensioni.

 

"Sono ragionevolmente ottimista ma non credo nei miracoli spontanei", aveva dichiarato il presidente francese appena atterrato nel gelo di Mosca. E in effetti l’ottimismo di Macron era stato subito spento dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo il quale la situazione era troppo complessa per aspettarsi svolte decisive nel corso di un incontro.

LE TENSIONI IN UCRAINA VISTE DA OSHO

 

Mai parole furono più decisive. Quello che Macron immaginava essere un confronto risolutore si è trasformato in un primo contatto diplomatico che niente ha potuto per le sorti della crisi ucraina. Macron aveva poi spiegato che quella discussione aveva permesso di far scattare proposte sulle quali ci sarebbero stati termini di convergenza tra Russia e Francia. Anche Putin aveva mostrato qualche timido spiraglio, spiegando che alcune idee presentate dal suo ospite in materia di sicurezza avrebbero potuto consentire di fare passi in comune verso una sorta di de-escalation.

 

voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin 1

Alla fine Mosca ha comunque lanciato l'attacco contro l'Ucraina, e l'intervento di Macron si è rivelato poco utile alla causa. Adesso il leader francese è tornato a bussare alla porta del Cremlino. Vedremo se la risposta sarà diversa.

invasione russa in ucraina 2invasione russa in ucraina 12leonid pasechnik e denis pushilin con vladimir putin invasione russa in ucraina 13invasione russa in ucraina 10soldati ucraini soldati ucraini 3missili su kiev 4carro armato russo 2 EMMANUEL MACRON VLADIMIR PUTIN invasione russa in ucraina 11meme sull incontro putin macroninvasione russa in ucraina 1aereo russo abbattuto a kiev aereo russo abbattuto a kievcarri armati russi di fronte alla centrale nucleare di chernobyledifici in fiamme a kiev ponti fatti saltare in aria meme sull incontro putin macron meme sull incontro putin macron 2

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO