mario draghi giuseppe conte

LA MAGGIORANZA ORMAI LITIGA SU TUTTO, GOVERNO NEL CAOS SUL DECRETO AIUTI - DRAGHI APRE AL M5S, ESPLODE L’IRA DEL CENTRODESTRA - SCONTRO SUL SUPERBONUS, I PARTITI CERCANO UN'INTESA PER NON COSTRINGERE IL GOVERNO A PORRE LA FIDUCIA – LA LEGA ACCUSA: “SIAMO FERMI DA TUTTO IL GIORNO PER I LITIGI INTERNI AL CENTROSINISTRA, CHE RISCHIANO DI BLOCCARE 15 MILIARDI DI AIUTI PER FAMIGLIE E IMPRESE” – “IL TEATRINO A CUI STIAMO ASSISTENDO È INACCETTABILE”, ACCUSANO I FEDELISSIMI DI DI MAIO: “BASTA CERCARE PRETESTI PER CREARE INSTABILITÀ”

Niccolò Carratelli per la Stampa

 

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

Trattative a oltranza e un rinvio dietro l'altro. Per tutta la giornata la maggioranza di governo si aggroviglia intorno al decreto Aiuti, rimasto bloccato sull'uscio dell'aula di Montecitorio. Si cerca un compromesso accettabile per tutti i partiti, così da non costringere il governo a porre la fiducia sul provvedimento, che deve essere convertito in legge entro dieci giorni (scade il 16 luglio) e, dopo la Camera, deve passare al Senato.

 

Invece, a metà pomeriggio, Federico D'Incà si presenta davanti ai deputati per chiedere l'ennesimo rinvio dei lavori a questa mattina: «La complessità politica della vicenda ha imposto il massimo approfondimento, determinando un ritardo - spiega - Con la presidenza del Consiglio valuteremo come procedere».

 

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, da esponente M5s, sa di cosa parla, perché è proprio il Movimento a impuntarsi su una richiesta di modifica alla norma sul Superbonus edilizio del 110%. La mediazione individuata prevederebbe un emendamento, che punta a eliminare la responsabilità in solido delle banche per eventuali irregolarità legate ai crediti ceduti. Ma si scontra quasi subito con un problema di coperture, circa 3 miliardi, sulle quali sia palazzo Chigi che il ministero dell'Economia non danno parere favorevole.

conte draghi grillo 4

 

Senza questo intervento, i Cinque stelle continuano a opporsi alla richiesta di fiducia da parte del governo, minacciando di non votarla, proprio alla vigilia dell'incontro di oggi tra Giuseppe Conte e Mario Draghi.

«Spero e penso che ci sarà un passo avanti nel chiarimento fra loro», dice il segretario Pd Enrico Letta. Il premier vorrebbe evitare forzature, fa filtrare la «massima disponibilità» dell'esecutivo a trovare una soluzione. Se entro questa mattina si raggiunge un'intesa, il decreto Aiuti potrebbe tornare nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera per un breve passaggio, con la presentazione di un maxiemendamento che recepisca la modifica sul Superbonus e, a quel punto, il governo potrebbe porre la questione di fiducia, senza temere incidenti parlamentari.

 

draghi conte

L'impressione è che l'epilogo sarà comunque questo, anche senza un accordo. Lo scontro nella maggioranza, del resto, è già salito di livello, perché non tutti apprezzano la pazienza di Draghi nei confronti dei 5 stelle. A cominciare dagli ex compagni di partito: «Il teatrino a cui stiamo assistendo è inaccettabile. - dicono da Insieme per il futuro, il gruppo di Luigi Di Maio - Basta cercare pretesti per creare instabilità». Perfetta sintonia con Italia Viva: «Il Movimento sta facendo di tutto per mettere in difficoltà il governo - attacca il presidente dei renziani Ettore Rosato - Sono imbarazzanti: ostruzionismo e obiezioni incomprensibili, solo per il loro modesto interesse di parte».

 

GIUSEPPE CONTE DOPO L INCONTRO CON MARIO DRAGHI A PALAZZO CHIGI

Accuse che si sommano a quelle della Lega: «Siamo fermi da tutto il giorno per i litigi interni al centrosinistra, che rischiano di bloccare 15 miliardi di aiuti per famiglie e imprese», dettano alle agenzie fonti del Carroccio, mentre il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, aggiunge: «Il campo largo è in difficoltà, si sta stringendo». Immediata la replica dal Nazareno, dove si sottolinea come il Pd sia «impegnato per un'approvazione rapida del decreto, con serietà sta operando per superare complicazioni - assicurano - mentre altri, come la Lega, per nascondere le proprie difficoltà inventano divisioni che non esistono». La capogruppo dem a Montecitorio, Debora Serracchiani, rafforza il concetto:

 

«Se si può migliorare un testo, come con il Superbonus, che va nell'interesse degli italiani, noi siamo sempre favorevoli - spiega - ma nessunissima tensione tra Pd e M5s, citofonare centrodestra». Certo è che, 5 stelle a parte, tutta la maggioranza è d'accordo a votare la fiducia e approvare il decreto Aiuti così com' è. Basta un segnale da parte di Draghi.

mario draghi giuseppe conteumatteo salvini 6MARIO DRAGHI GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...