sansa di maio travaglio grillo

MAI PIU’ SANSA (FERRUCCIO) - "NON HO CONDIVISO LA GESTIONE DI MAIO DEI 5 STELLE” – IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA MENA SU DIBBA, GRILLO (“LE MIE CRITICHE A LUI? SU MOLTE COSE AVEVO RAGIONE), CONTE (“CON SALVINI NON MI PIACEVA”) E SU TRAVAGLIO: “IO IL SUO CANDIDATO? CREDO DI ESSERE LIBERO E INDIPENDENTE. ANCHE DA LUI” – “TOTI? HA INCIPRIATO IL NULLA E SI E' FATTO FINANZIARE DAI GAVIO...”

JACOPO IACOBONI per la Stampa

 

ferruccio sansa

In un sms mandato a diversi dirigenti Cinque stelle pochi giorni fa, Beppe Grillo aveva scritto «ma veramente sosteniamo Ferruccio Sansa? Stiamo diventando matti?» (in realtà ha usato un' espressione più scurrile). Ma il candidato M5S-Pd in Liguria è ormai ufficialmente Sansa.

 

Con Grillo vi siete parlati oggi?

«Guardi, lo posso dire. Io so, perché lo so, anche se altro non posso dire perché ho fatto voto, che oggi Beppe Grillo non è contrario alla mia candidatura. Ho un rapporto di amicizia, di affetto con lui. Quando ho avuto dei dolori nella vita, lui c' è stato».

 

Ma poi Grillo magari cinque giorni fa ha scritto una cosa, domani ne dirà un' altra.

grillo di battista

«Beppe era rimasto male per le critiche che gli ho fatto proprio perché siamo amici, ma siamo rimasti amici. Io gli ho detto "Quelle critiche te le ho fatte da giornalista". Credo che abbia capito. E tra l' altro credo che su molte cose avessi ragione.

 

Obiettivamente, Beppe Grillo è una persona che ha cambiato la politica italiana. Io ci terrei moltissimo, e lui lo sa, a coinvolgerlo direttamente in questa campagna elettorale. Invece mi hanno dato fastidio quelli che esistono grazie a Grillo, e dopo tanti anni vorrebbero relegarlo in soffitta.

 

grillo

Invece di me, tra vent' anni, nessuno si ricorderà. Ma la Liguria può essere davvero un laboratorio per ridisegnare il nuovo centrosinistra, una grande occasione. Magari anche per Conte».

 

Con "quelli che esistono grazie a Grillo" si riferisce a Di Maio?

«Abbiamo avuto una visione molto diversa, io l' ho sempre espressa, non ho condiviso la gestione di Di Maio dei 5 Stelle. E anche su Di Battista sono stato duro».

 

E di Conte cosa pensa?

«Ero perplesso sul Conte con Salvini. Doveva essere molto più forte. Adesso mi sembra abbia gestito bene alcune partite, come Autostrade. È migliorato».

 

Dicono che la candidatura Sansa sia la candidatura di Travaglio.

«Io credo di essere io, con la mia storia. Una cosa che ho visto in Travaglio è cercare di essere libero e indipendente. Io credo di esserlo. Anche da lui».

Apprezzabile che lo difenda.

 

La sfida con Toti è tosta: lei è dietro di 10 punti, vede una rimonta?

«La sfida è tosta, sì. Ma proprio per questo se riusciamo a vincerla sarà più esaltante. Toti si è radicato nel sistema dei poteri grazie a una campagna pubblicitaria con cui ha incipriato con la pubblicità il nulla che ha fatto, ha speso un milione e mezzo, l' equivalente di una macchina per la radioterapia».

 

Di quali poteri parliamo?

grillo di maio

«Molti imprenditori del porto, che hanno le concessioni, delle autostrade, i protagonisti del disastro Carige».

Tipo?

«Gavio e Spinelli, essenzialmente. Toti non ha fatto niente o ha fatto male. La Regione ha l' 80% di bilancio sulla sanità. La Liguria a maggio ha avuto il record di mortalità per il Covid in rapporto alla popolazione. Ha tagliato mille posti nella sanità pubblica. Una privatizzazione selvaggia. Il governatore ha competenza legislativa sulle infrastrutture e per cinque anni non si è accorto che i viadotti andavano a pezzi e cadevano. Un anno fa un tecnico della procura mi disse: "Non mandi i suoi figli su questi viadotti". Però intanto Toti si è fatto finanziare dai Gavio, che gestiscono tutte le autostrade del ponente. E poi la disoccupazione: la Liguria è all' ultimo posto nel Nord. Hanno chiuso 800 imprese in 5 anni. Questo è il bilancio».

grillo sansa

 

Allora perché Toti è popolare?

«Per la politica dei tagli del nastro. Si è appropriato del ponte, ha succhiato il consenso a Bucci (che invece è stato bravo) e ci porta in passerella Salvini e Meloni. Si sta aggrappando al ponte con le unghie e i denti».

 

In passato lei ha avuto notevoli scontri col Pd. Ora, bizzarramente, è il candidato del Pd e del M5S. Burlando, Paita, Grillo. È una cosa surreale.

«Io non rinnego quello che ho scritto contro il Pd. Il Partito in Liguria è stato protagonista della Resistenza, delle battaglie operaie, non ce l' avevo con loro, ma con i singoli comportamenti. Do atto al Pd di una grandissima capacità di autocritica, che il centrodestra non avrà mai. Toti, a differenza di me, è stato candidato più per quello che non ha scritto, che per quello che ha scritto».

 

Cambia anche la filosofia sulle grandi opere? Sarà la Liguria della decrescita grillina?La Gronda la farete?

LUIGI DI MAIO

«Toti ci accusa di essere quelli del non fare. Ma lui cos' ha fatto sulla Gronda? Niente. Il nodo ferroviario, atteso per il 2018, sarà pronto nel 2023. Cosa faremo noi? Il Terzo Valico si fa. Per la Gronda, siamo per fare il primo lotto, anche subito, quello del porto. Poi il nodo ferroviario di Genova, e le linee a ponente.

 

marco travaglio 22

E faremo il tunnel della Valfontanabuona, fondamentale per l' entroterra. Non siamo per il non fare nulla. Ma voglio imitare Soru: zero cemento, recupero di periferie, borghi della costa e dell' entroterra. Lavoro e imprese, che costruiranno, ma non cementificheranno».

beniamino gaviogavio viadotto torino savonatoti

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…