luigi di maio e l'inglese

DI MAIO NON CONTA PIÙ UN CAZZO MA FA FINTA DI NIENTE: “SO CHE CI SONO PERSONE CHE NON SONO D’ACCORDO MA HO PRESO L’80% PER LA MIA RICONFERMA (QUINDI IL QUESITO SU ROUSSEAU ERA SU DI LUI?)” - POI METTE I PARAOCCHI SUI 70 SENATORI CHE HANNO FIRMATO PER CACCIARLO: “NON ERANO CONTRO DI ME”

LUIGI DI MAIO AL TELEFONO

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

LUIGI DI MAIO POLTRONA BY LUGHINO VISCORTO

Nel vorticoso ciclo di incontri che ha con i suoi omologhi, dopo aver incontrato il ministro degli Esteri cinese, dopo aver affrontato il problema dei centri di detenzione in Libia con Filippo Grandi, a capo dell' agenzia Unhcr, rincorrendo con l' India lo stesso modello di stretti scambi commerciali che il precedente governo ha portato avanti con la Cina, Luigi Di Maio trova il tempo anche di occuparsi di politica interna: in Italia viene attaccato dai suoi stessi senatori, lui risponde per le rime.

 

LUIGI DI MAIO PD PARTITO DI BIBBIANOluciana lamorgese paola de micheli giuseppe conte luigi di maio

Parla nella sede della rappresentanza italiana presso l' Onu e quando gli si chiede se sia possibile un passo indietro è esplicito: «C' è uno schema ben preciso, come Franceschini per il Pd io sono il capo delegazione al governo e penso che il ruolo possa essere solo di giovamento al mio Movimento, anche se ovviamente alla Farnesina io lavoro per il Paese e non certo per gli interessi del M5S.  So che ci sono persone che non sono d' accordo con la mia linea, ma non è una novità e comunque sono sicuro che non sia una questione di poltrone. Io ho preso l' 80% del consenso per la mia riconferma e abbiamo anche la maggioranza in Consiglio dei ministri».

 

giuseppe conte luigi di maio

Ammette che esiste un problema di organizzazione, al quale sta lavorano da tempo, «un problema che è anche di distanza dal territorio e che abbiamo anche pagato in alcune occasioni, ma sul quale esistono delle proposte ben precise. Ma in ogni caso è meglio tenere distinti i piani: nel governo si lavora benissimo, con Zingaretti e Franceschini i rapporti sono ottimi e per quanto riguarda Renzi nessuno si immaginava che avrebbe fatto il senatore semplice che preme il pulsante del voto. Mi meraviglia chi si meraviglia, noi chiediamo solo lealtà e si spera he nessuno ci riporti indietro alle fibrillazioni di qualche mese fa».

 

luigi di maio dario franceschini

Oggi all' Onu ci sarà un vertice sulla Libia, co-presieduto da Francia e Italia. Secondo Di Maio «gli Usa sono fondamentali, come lo sono altri paesi del mondo, per esempio la Russia: abbiamo bisogno di un dialogo molto ampio sulla Libia. Con Francia e Germania continuiamo il processo comune verso la conferenza di Berlino e per fermare una escalation che sarebbe preoccupante La conferenza qui all' Onu per noi è molto importante perché continuiamo un processo comune che deve portare alla conferenza di Berlino, alla stabilizzazione della Libia e ad abbassare l' escalation che in questo momento è particolarmente forte e preoccupante».

 

LUIGI DI MAIO PREPARA LA PIZZA

Ancora sulla Libia: «Stabilizzare la Libia significa fermare i flussi migratori, secondo me, ancor più importante, nuove opportunità di lavoro per le nostre imprese del Sud. Il Sud d' Italia contribuisce all' export nazionale solo per il 10 per cento. E quando sale un po' l' export del Sud, sale per l' esportazione di idrocarburi, che grida vendetta, perché il Sud ha eccellenze da portare in tutto il mondo», ha aggiunto.

 

luigi di maio e l'inglese 9

Le domande però tornano continuamente sull' Italia, in questo caso sui possibili passaggi di parlamentari da un gruppo all' altro. Di Maio è secco: «Ho detto a tutti di registrare le conversazioni se qualcuno viene a fare delle "avances"». E attacca Salvini: «Mi spiace per la Lega, io l' ho conosciuta nei mesi di governo, ma si sono ridotti come un Berlusconi qualsiasi che cercava di comprare i vari De Gregorio».

tvboy opera conte di maio zingaretti renzi

 

Poi sul Pd e sulla calendarizzazione del taglio dei parlamentari: «Sono veramente contento. È stata una prova di lealtà del Pd e quindi è un successo di tutto il governo, questa prova di fiducia ci consente di andare avanti e di mantenere gli accordi che abbiamo fatto».

 

renzi conte

Quindi si torna al documento dei 70, alle critiche che ha ricevuto e ai problemi di organizzazione del Movimento: «Da tempo sto lavorando al progetto di un team del futuro, formato da 12 persone. Era un progetto da realizzare entro settembre, ma poi c' è stata la crisi di governo. È evidente che il movimento solo con il capo politico non può sostenere la sfida di governo, il futuro non è una struttura ma una organizzazione capace di far arrivare i problemi dei cittadini al vertice delle istituzioni».

IL QUESITO ROUSSEAU PER IL GOVERNO CON IL PD

 

Ma poi occorre anche una precisazione: «Ho letto il documento con 70 firme. Fa una rivendicazione legittima, ci lavorano degli amici. Per questo voglio fare un appello alla deontologia di chi ha scritto che quei 70 erano contro di me, non è stato giusto». Insomma, per il ministro, tanto rumore (quasi) per nulla.

luigi di maio e l'inglese 2luigi di maio e l'inglese 10luigi di maio e l'inglese 5DI MAIO FRANCESCHINI OSHOIL QUESITO ROUSSEAU PER IL GOVERNO CON LA LEGA LUIGI DI MAIO ROUSSEAU BY TERRE IMPERVIEluigi di maio e l'inglese 1LUIGI DI MAIO E L'INGLESEluigi di maio e l'inglese 4luigi di maio e l'inglese 11luigi di maio e l'inglese 6luigi di maio e l'inglese 7luigi di maio e l'inglese 8

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...