luigi di maio

DI MAIO IN PEGGIO – IL MINISTRO SAPEVA DA APRILE DELLA INTENZIONE DELLA WHIRPOOL DI DISFARSI DELLO STABILIMENTO DI NAPOLI: L’AZIENDA MANDÒ AD APRILE UNA LETTERA AL VICEPREMIER PER AVVISARLO DI TUTTO. MA LUI L' HA CONGELATA PER EVITARE GUAI ELETTORALI- CALENDA E CARFAGNA CHIEDONO A DI MAIO DI RIFERIRE IN AULA

luigi di maio davanti al mise dopo l'incontro con i vertici whirpool 1

Antonio Spampinato per Libero Quotidiano

 

«Il ministero dello Sviluppo economico è diventato il ministero delle crisi: 160 tavoli aperti e nessuno se ne occupa». Lo ha detto Francesca Re David, segretaria generale della Fiom-Cgil, nel corso di un' intervista pubblicata ieri sul Corriere della Sera. Il quadro in cui ha pronunciato queste parole descrive un paese in cui la classe dirigente ha lasciato alle multinazionali il compito di disegnare la politica industriale.

Whirlpool è il simbolo di questa follia. Ma visto che non c' è limite al peggio, la mancanza di visione dell' attuale classe politica - o forse più semplicemente l' incapacità di guardare oltre il loro naso - porta a pesanti storture nei rapporti tra rappresentanti e rappresentati, con gli eletti dal popolo che giocano con la pelle dei lavoratori per meri interessi elettorali.

luigi di maio incontra i vertici whirpool

 

Luigi Di Maio, tra l' altro titolare dello Sviluppo economico, sapeva da aprile delle intenzioni della Whirlpool di disfarsi dello stabilimento di Napoli ma avrebbe deciso di non dire niente per le imminenti elezioni europee. Sarebbe stata una pessima pubblicità. Ma la compagnia aveva avvisato per iscritto il ministro di non essere più in grado di tener fede all' impegno di investire 17 milioni nella fabbrica di Napoli, dove si producono lavatrici di fascia alta, visto il calo importante nella domanda di quel segmento di mercato.

whirlpool

 

DOPO IL VOTO Poi il 31 maggio, a elezioni archiviate, la multinazionale ha rivelato pubblicamente l' intenzione di voler trovare un acquirente in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali, e Di Maio, fingendosi sorpreso dalla notizia «appena appresa» ha subito accusato l' azienda di voler chiudere la fabbrica, cosa non vera, visto che l' azienda gli scrisse la volontà di trovare un compratore. Così facendo Di Maio, dopo l' incontro che "salvò" la fabbrica, potè rivendersi come il santo protettore delle tute blu.

La ricostruzione è opera del sito Politico.eu che cita documenti del ministero visionati dai suoi giornalisti. Ma non è chiaro chi sia la fonte originale.

 

Questo perché due giorni prima della pubblicazione dell' articolo, l' ex ministro Carlo Calenda, predecessore di Di Maio al Mise, ha accusato l' attuale titolare della stessa nefandezza. Non è quindi da escludere che l' ex ministro sia riuscito ad ottenere lo scoop attraverso amici all' interno del dicastero e che poi l' abbia girato al sito.

In ogni caso, si tratta di particolari ininfluenti: è il fatto in sé ad essere estremamente grave.

whirlpool

 

Un ministro che ignora volutamente una comunicazione del genere inguaiando centinaia di lavoratori per non incrinare i rapporti con il suo elettorato e non rischiare di perdere voti preziosi, non sta facendo il suo lavoro. E dovrebbe passare la mano.

Ma c' è un' altra ipotesi in campo che però porta alle stesse conclusioni.

 

TROPPI LAVORI È noto che Di Maio, titolare anche del dicastero del Lavoro, vicepremier e capo politico del M5S, preferisce i comizi e le comparsate tv al lavoro d' ufficio, motivo però per cui è pagato dai contribuenti. Può anche essere che non sapesse davvero della lettera: troppo occupato ad insultare avversari politici e alleati. I tavoli di crisi si sono moltiplicati così rapidamente sotto la sua guida che i dieci minuti al giorno dedicati al ministero dello sviluppo economico non bastano per avere chiaro il quadro completo.

luigi di maio incontra i vertici whirpool 2

L' accusa della sindacalista della Fiom-Cgil è vera quanto grave: nessuno al ministero si occupa, seriamente, delle crisi aziendali. Motivo sufficiente per allontanarlo dal Mise: non è in grado di fare il suo lavoro.

Carlo Calenda e Mara Carfagna hanno chiesto al vicepremier di riferire della vicenda in aula. Se la caverà con la solita supercazzola.

luigi di maio incontra i vertici whirpool 1

 

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...