giorgia meloni

LA MARCIA DELLA “DUCETTA” - GIORGIA MELONI: “ANDARE AL GOVERNO? SE VERRÀ IL MOMENTO SARÀ UNA PROVA DURA. TENTO DI NON PROMETTERE IL PARADISO - LA GAFFE SULLA ZUCCHINA DI MARE? M'IMPAPPINAI. AVEVO IN MENTE LA LUNGHEZZA DELLA ZUCCHINA DI TERRA E IL DIAMETRO DELLA VONGOLA DI MARE - I SOCIAL IMPONGONO UN LINGUAGGIO SEMPLIFICATO, A VOLTE PERSINO BANALE E ANCH'IO MI ANNOIO, MA RICORDO BENE LA LEZIONE CHE CI DETTE SILVIO BERLUSCONI QUALCHE ANNO FA…”

GIORGIA MELONI CON LA MAGLIETTA IO SONO GIORGIA

Antonello Caporale per il “Fatto quotidiano”

 

Se la sente di prendere un impegno serio, a cui guardano con fiducia migliaia di italiani, e di onorarlo?

Esponga.

 

Rinunci a utilizzare l'avverbio "sommessamente". Lo mette ovunque, un po' come il fascismo.

Non sento di poterle dare soddisfazione.

 

Sono Giorgia.

Vede com'è la comunicazione? Da un anno ripetevo questo refrain. Aveva ritmo.

 

Sono una donna.

Racchiudeva in quattro frasi tronche e asciutte la radice della mia azione politica.

 

Sono una mamma.

La difesa dell' identità, il valore della patria.

 

GIORGIA MELONI

Sono italiana.

Il successo, diciamo così, è venuto imprevisto e tardivo.

 

Giorgia Meloni ora è in alto nei sondaggi. Sale, sale, sale. È questo però il tempo che si sale in un attimo e si scende ancor più velocemente.

Sono cosciente del rischio, e so che il voto degli italiani spesso sia troppo emotivo.

Ma, a differenza di altri partiti, Fratelli d'Italia si è fatto la sua gavetta. Ha conosciuto la povertà, quando battagliava nelle piazze con il due o il tre per cento, poi quelli della minima sicurezza, quando abbiamo superato la soglia del quattro per cento alle Europee. Adesso, che sarebbe il momento del benessere, mi vede esaltata?

 

giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 2

Non è più necessario il cognome. Adesso basta solo Giorgia, come un'icona pop.

Finché sei piccola e ti sbatti nella bassa classifica nessuno si accorge del tuo lavoro. Quando però la superi, be' la gente si sente più tranquilla di avvicinarti. Ha presente il supermercato? Se il detersivo è sugli scaffali in bella vista, lei è disposto a fare la prova acquisto.

 

Lei ormai è dappertutto. Non c'è trasmissione tv dove non sbuchi, giornale che non richieda di intervistarla. Senza fare il conto dei social network che presidia da mattina a sera.

I social sono insieme disgrazia e fortuna. Riescono a metterti in contatto con gli elettori, senza dover subire mediazioni, ostruzioni, interpretazioni interessate. Però impongono un linguaggio semplificato, a volte persino banale. Rituale, ripetitivo.

 

matteo salvini giorgia meloni 2

A volte lei annoia.

Anch' io mi annoio, ma ricordo bene la lezione che ci dette Silvio Berlusconi qualche anno fa. Ripetere il medesimo concetto almeno sette volte perché davvero entri nella testa di tutti. Ed essere certi che ciò che per noi è straconosciuto, per la massa resta invece spesso oscuro e vago. Bisogna avere rispetto per le persone e inseguire anche quelli a cui la politica non interessa granché.

 

A furia di parlare sempre si rischia però di dire castronerie. Le zucchine di mare le ricorda?

M'impappinai. Avevo in mente la lunghezza della zucchina di terra e il diametro della vongola di mare, oggetto della minuziosa ma insopportabile regolamentazione europea. Ero distratta e coniugai la zucchina con il mare, feci involontariamente una crasi.

 

giorgia meloni alla manifestazione contro il governo conte bis

L'altroieri ha detto che i citofoni sono pubblici per difendere due suoi esponenti che hanno promosso una vergognosa caccia agli immigrati regolarmente assegnatari di case popolari filmando i loro cognomi.

Volevano denunciare una stortura delle norme, avevano bisogno di mostrare platealmente come in certi posti il settanta per cento degli alloggi vada a chi non è italiano. È giusto secondo lei?

 

Sul suo barcone stanno salendo un po' tutti. Lei seleziona o raccoglie bendata?

Io faccio l'analisi del sangue. Chiedo, leggo, mi documento.

giorgia meloni al quirinale per le consultazioni 1

 

Il suo assessore regionale siciliano godrà della prescrizione e quindi non vedrà concluso il suo processo per truffa. Lei lo sa?

Abbiamo una commissione interna che verifica ogni caso. La congruità dei comportamenti, la serietà delle accuse, l'opportunità o meno di avanzare una qualunque decisione. Non mi è stato comunicato nulla di inquietante.

 

Perfetto. Passiamo ad altro. Giorgia Meloni vorrebbe votare domani.

Dissi a Mattarella, al tempo della formazione di questo governo, che non si può legittimare una coalizione che ha chiesto il voto su posizioni opposte. Andare alle urne era e resta una necessità.

 

Lei ha il fisico da opposizione.

giorgia meloni

Che dice?

 

Al governo rischia di scontentare. Meglio l'opposizione. Sono Giorgia, sono donna, sono italiana eccetera.

Lo so che se verrà il governo sarà una prova dura. Sono ansiosa di mio e tento sempre di non promettere il paradiso. Se ricorda, faccio solo un esempio, abbiamo proposto la flat tax per la parte incrementale del reddito. Ti detasso solo la quota che hai guadagnato in più rispetto all' anno precedente. Niente pazzie col fisco.

 

Salvini è un incosciente.

Non mi permetto. Sto dicendo che ho misura, che sento il rischio di fallire o deludere e prendo le distanze dagli eccessi.

 

GIORGIA MELONI AL SALONE DEL MOBILE

Il suo amico Matteo la ama al punto da aver coniato, così si dice, un nomignolo per lei: nana malefica.

Lo ha detto a lei?

 

Non è un complimento.

Le donne sono sempre più fastidiose.

 

GIORGIA MELONI

Fastidiosa è poco. Lei è arrembante, insidiosa, cattivella.

Siamo seri: Fratelli d'Italia cresce senza togliere un solo voto alla Lega. Dove sta il problema?

 

Giorgia la sa lunga.

Lealtà estrema, mio caro.

GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNOGIORGIA MELONI E IL NUOVO SIMBOLO DI FRATELLI D ITALIAGIORGIA MELONI COL GATTOGIORGIA MELONIGIORGIA MELONI AL PINCIO GIORGIA MELONIGIORGIA MELONIGIORGIA MELONI ATREJU 1GIORGIA MELONIgiorgia meloni famiglia tradizionale

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO