marine le pen emmanuel macron

MARINE AFFONDATA (NEI SONDAGGI) - SECONDO LE ULTIME RILEVAZIONI EMMANUEL MACRON È AVANTI DI 8 PUNTI SULLA LE PEN: IL PRESIDENTE USCENTE VINCEREBBE AL SECONDO TURNO CON IL 54% CONTRO IL 46 DELLA RIVALE SOVRANISTA (CINQUE ANNI FA IL TOYBOY DELL’ELISEO VINSE CON IL 66,1%) - MA COSA SUCCEDERÀ TRA DIECI GIORNI? DOPO CINQUE ANNI DI POLITICHE DI DESTRA, ORA IL TOYBOY DELL’ELISEO FA LA PASSERELLA TRA GLI OPERAI. MA RIUSCIRÀ L’APOSTOLO DELLE ELITE A CONVINCERE UNA PARTE DEGLI ELETTORI DI SINISTRA DI MELENCHON?

1 - SONDAGGIO, MACRON 54% E LE PEN 46% AL SECONDO TURNO

emmanuel macron in una fabbrica di turbine a le havre in normandia

(ANSA) - Il presidente uscente Emmanuel Macron vincerebbe al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi contro Marine Le Pen con un punteggio del 54% contro il 46% della candidato RN, secondo un sondaggio di BVA per RTL e Orange.

 

Emmanuel Macron guadagna così un punto a discapito del rivale di estrema destra rispetto al sondaggio effettuato dallo stesso istituto una settimana fa, prima del primo turno.

 

Cinque anni fa l'attuale presidente vinse con il 66,1% dei voti contro il 33,9% della sfidante. Secondo l'indagine, a nove giorni dal secondo turno, la partecipazione media prevista sarebbe del 73%, un livello molto vicino a quello del primo turno (73,7%).

MARINE LE PEN

 

Secondo BVA, Macron beneficia di una maggior afflusso di voti da parte dell'elettorato dei candidati presenti al primo turno, soprattutto dal bacino di Jean-Luc Mélenchon (LFI). Il 30% degli elettori di Mélenchon - secondo il sondaggio - si asterrà e il 22% pensa di votare scheda bianca. Ma fra coloro che andranno alle urne, la scelta ricadrà più su Macron (30%) che su Le Pen (18%).

    Macron è dato largamente in testa nella fascia di età over-70 anni (70% contro il 30% di Marine Le Pen), mentre la situazione sarebbe di sostanziale parità per i 35-49enni.

 

2 - MACRON TRA GLI OPERAI DEL PORTO «LE PEN VI RIPORTERÀ INDIETRO» E LA STACCA DI QUASI DIECI PUNTI

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

MARINE LE PEN CON LA STESSA POSA DI EMMANUEL MACRON

Il candidato rinfrancato dalla vittoria al primo turno corre a salutare la folla che lo aspetta dietro le transenne, sceglie di avvicinarsi subito a un uomo in sedia a rotelle che gli chiede cosa intenda fare contro le barriere architettoniche, «siamo andati avanti durante lo scorso mandato ma adesso dobbiamo accelerare», gli risponde, con una frase d'esordio che varrà per il resto della visita a Le Havre e per i 10 giorni che restano prima del voto decisivo del 24 aprile.

 

Emmanuel Macron promette di accelerare, in tutto: nell'ecologia - con lo sviluppo delle energie rinnovabili - e nel progetto di sbloccare e trasformare la società francese, il grande sogno dell'entusiasmante corsa all'Eliseo 2017 che si era un po' perso.

 

marine le pen a gennevilliers

Arrivato in campagna elettorale tardi, per gli impegni della guerra in Ucraina e per presunzione, il capo di Stato ora ha fretta: se vuole battere Marine Le Pen deve convincere tanti elettori di sinistra, e i giovani, che per lo più non amano il più giovane presidente della storia di Francia. Macron ha scelto Le Havre, il grande porto della Normandia dove il primo classificato domenica scorsa è stato l'eroe della gauche Jean-Luc Mélenchon (adorato dai 18-24enni), per esibire quel coraggio che finora non si era visto.

 

MELENCHON 3

Lo accolgono «la catena dei container» (gigantesca scultura che celebra la fonte di ricchezza locale), il fumo nero di pneumatici dati alle fiamme dai portuali scontenti, i cori ostili di militanti di Mélenchon («basta bugie!») ma anche il sorriso fedele di Edouard Philippe, il sindaco di Le Havre che da primo ministro è stato il co-protagonista della prima fase del macronismo per poi venire gentilmente scaricato, quando stava cominciando a diventare troppo autonomo e popolare.

 

emmanuel macron a chatenois

A rivederli insieme ci si ricorda del momento di grazia di Macron, quel primo anno di governo nel quale l'ottimismo, la fiducia nelle competenze e nel futuro sembravano inarrestabili. Una rivolta dei gilet gialli, una pandemia e una guerra in Europa dopo, la coppia Macron-Philippe si riforma per un giorno: le basette dell'uno e la barba dell'altro si sono imbiancate (come accadde ai capelli di Obama), ma entrambi danno la sensazione di crederci di nuovo.

 

Macron visita le gigantesche strutture del porto fondato 500 anni fa da re Francesco I, le macchine che scaricano dalle navi tre milioni di container l'anno e che sembrano uscite da Star Wars, e parte il primo attacco a Marine Le Pen: «Rimettere i dazi come vuole fare lei significa sconvolgere l'attività del porto. La sfida è raggiungere Anversa, non moltiplicare controlli che affosserebbero la competitività». Macron torna a vantare i meriti dell'apertura e della libertà commerciale, contro la chiusura e il protezionismo invocati da Marine Le Pen.

 

MARINE LE PEN VLADIMIR PUTIN 1

Il presidente alza il pollice salutando gli operai, sorride a tutti confidando in una benevolenza che qualche volta viene crudelmente a mancare: un professore di storia e geografia lo avvicina, lui gli tende la mano credendolo un fan, ma quello lo gela: «Ho un grande problema morale. C'è il fascismo, il petainismo (riferimento a Marine Le Pen, ndr ) ma non vedo perché dovrei votare per lei, non vedo la differenza».

 

Macron scandalizzato prova a convincerlo, poi si arrende: «Lei è insegnante, dovrebbe interessarsi di più ai fatti», e passa a stringere altre mani. Il corteo del presidente-candidato si sposta poi in un'altra zona del porto, nel grande impianto Siemens Gamesa, «l'unico al mondo che produce sia le pale sia la navetta delle centrali eoliche», spiega fiero il capo stabilimento.

 

marine le pen emmanuel macron

Dopo l'omaggio ai container che fanno parte del paesaggio di Le Havre da cinquant' anni, ecco il futuro rappresentato dalle energie rinnovabili «che uniscono ecologia e economia», dice Macron. Se l'invasione russa dell'Ucraina aggrava la crisi energetica e fa salire le bollette dei francesi, il presidente cerca di tenere insieme tutto, potere d'acquisto, accordi di Parigi sul clima e innovazione tecnologica, per promettere un avvenire di sviluppo.

 

emmanuel macron a strasburgo

Marine Le Pen vuole smantellare le centrali eoliche già esistenti, Macron la tratta da donna del passato e dice che «sarebbe un controsenso, non solo non smantelliamo nulla ma costruiremo altri 50 parchi eolici marini». Il presidente vuole accelerare tornando ai suoi fondamentali: fiducia nel progresso, nell'Europa e nell'innovazione, e la sfidante gli dà una mano assicurando che «se vinco, mio padre Jean-Marie sarà all'Eliseo». L'ultimo sondaggio Ipsos sembra premiarlo: 55% dei voti contro il 45% di Marine Le Pen, dieci punti di distacco che solo una settimana fa sembravano appartenere a un'epoca lontana.

MARINE LE PEN VLADIMIR PUTIN

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT