mario draghi

MARIOPIO PRIGIONIERO DEI VETI - DENTRO PD E M5S SONO TANTI QUELLI CHE NON VOGLIONO FAR SCHIODARE DRAGHI DA PALAZZO CHIGI, ANCHE SE LUI CONTINUA A CERCARE ALTERNATIVE VALIDE PER DARE QUALCHE CHANCE DI SOPRAVVIVENZA ALLA LEGISLATURA: PER IL RUOLO DI PREMIER GIRA IL NOME DI CASINI, CHE PERÒ VUOLE GIOCARSI LE CARTE AL COLLE - TORNANO DI MODA LE OPZIONI AMATO E GIANNI LETTA COME CAPO DELLO STATO, ANCHE SE MATTARELLA, VOLATO A PALERMO, SA CHE NON PUÒ STARE TRANQUILLO...

Ilario Lombardo per “La Stampa

 

mario draghi al quirinale

Ora che Silvio Berlusconi ha definitivamente ritirato la sua candidatura per il Quirinale, lasciando il centrodestra a un passo dal disfacimento, le preoccupazioni di Palazzo Chigi sembrano tutte concentrarsi sull'altro fronte. Tra i giallorossi, dove ogni teorema politico deve fare i conti con l'ansia dei parlamentari.

 

Il passo indietro, tanto atteso, del leader di Forza Italia, non basta a facilitare il percorso. Certo aiuta, ma la percezione di caos che si avvertiva ieri è stata moltiplicata dalle reazioni all'annuncio di Berlusconi.

 

mattarella e mario draghi al quirinale

Se anche il Pd e il M5S dovessero saldare il proprio no sul nome di Mario Draghi, in nome della continuità del governo e della legislatura, cercando, con la complicità di Matteo Salvini, un profilo alternativo al premier, le cose si metterebbero davvero male.

 

Per questo serve, il prima possibile, una garanzia da offrire agli eletti, una prospettiva di sopravvivenza della legislatura. La prima mossa è stata compiuta nelle ultime 24 ore. Dal Pd hanno sondato la disponibilità di Pier Ferdinando Casini a vestire i panni del premier, ma da quanto risulta l'ex presidente della Camera ha già rifiutato. Troppo forte la tentazione del Quirinale, ed è una partita che Casini vuole giocarsi fino in fondo.

PIER FERDINANDO CASINI PALOMBARO - MEME BY DEMARCO

 

In queste ore, i collaboratori di Draghi stanno cercando di capire quali candidature credibili restano in piedi, dove si sposteranno i partiti, quanto sono divisi al loro interno e quanto i veti che sembrano accumularsi possano rivelarsi fatali per la candidatura al Colle del presidente del Consiglio.

 

Gli aggiornamenti che ricevono quotidianamente riportano i nomi e i cognomi di chi sta lavorando per il trasloco di Draghi al Quirinale e chi invece, anche all'interno della stessa forza politica, sta facendo di tutto per lasciare il premier al suo posto.

 

dario franceschini foto di bacco (2)

A Palazzo Chigi, per esempio, non sono rimasti troppo sorpresi dalle notizie sull'attivismo di Dario Franceschini. Il ministro della Cultura del Pd, eterno candidato alla presidenza della Repubblica, è convintamente contrario al trasloco dell'ex presidente della Bce. E sta provando a renderglielo impossibile.

 

Tra gli eletti del M5S e della Lega sono diverse le fonti che possono testimoniare di aver ricevuto una telefonata da un collega iscritto alla corrente di Franceschini che con toni allarmati suggerisce di tenere il governo in piedi così com'è: «Se votiamo Draghi invece non sapremo cosa succederà», è la sintesi riportata dai parlamentari.

 

CONTE SALVINI

Fare leva sul terrore che deputati e senatori, soprattutto nel ventre molle dei grillini e di Forza Italia, hanno di una crisi di governo senza soluzione, però non basta. Serve anche un nome spendibile da opporre alla candidatura di Draghi. Un nome «di alto profilo», continuano a ripetere Matteo Salvini e Giuseppe Conte, che sia ampiamente sostenuto dai partiti.

 

Ieri i leader si sono sentiti. Dopo il comunicato di Berlusconi e il vertice di centrodestra il leghista ha chiamato euforico il presidente del M5S. Entrambi, a questo punto, intravedono una chance e vogliono provare e convergere su qualcun altro. Il problema è chi.

 

giuliano amato

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha presentato a Salvini una rosa di nomi. Molti sono invotabili per la Lega e a Salvini hanno fatto venire il sospetto che in realtà servano solo a coprire la carta Draghi. Tra tutti, due nomi sembrano impensierire di più il premier. L'ex capo del governo e giudice della Corte Costituzionale, Giuliano Amato, e Casini, che da giorni oscilla tra la candidatura al Colle e quella a Palazzo Chigi, entrambe ideate nei colloqui tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e il Pd.

 

Poi ci sarebbe Gianni Letta, il braccio destro delle tante vite politiche di Berlusconi che ha lavorato per portare Draghi al Colle. Sono ipotesi, al momento. Suggestioni, che un partito propone e l'altro boccia. Ma sono anche quelle che più sembrano resistere al tritacarne dei totonomi.

gianni letta gennaro sangiuliano foto di bacco

 

In questo clima di sospensione delle certezze, lo staff del premier lavora all'unica soluzione possibile. Cercare quale sia la formula del governo che sopravviverebbe alla guida di Draghi, e chi sarà colui o colei che ne prenderà il posto.

 

Se Casini cambiasse idea, per esempio, da premier darebbe uno spessore ancora più politico all'esecutivo, diluendo la quota dei tecnici. Resterebbe da capire cosa farà Salvini, se la Lega rimarrebbe dentro o meno.

 

Arrivati a questo punto, i giorni per trovare uno schema diverso o un altro presidente del Consiglio che metta d'accordo una maggioranza sono davvero pochi. Domani si vota. Giovedì i grandi elettori necessari scenderanno a 505. Sono altri tre giorni di trattative. Per Draghi, una speranza in più. Per chi lo vuole tenere a Palazzo Chigi, anche.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT