nicola zingaretti stefano bonaccini

UN MATRIMONIO IN BIANCO - L’UNICA REGIONE IN CUI L'ACCORDO PD-M5S E' ANDATO A BUON FINE È LA LIGURIA (CON POCHE CHANCE DI SUCCESSO) – GLI EX RENZIANI RIMASTI NEL PD PUNTANO A UN NUOVO CONGRESSO: SE ZINGARETTI ENTRA NEL GOVERNO COME MINISTRO NEL RIMPASTO, SI APRE UN’AUTOSTRADA PER BONACCINI – A SETTEMBRE IL SEGRETARIO DEM RISCHIA DI FINIRE AI GIARDINETTI SE PRENDE LA SCOPPOLA ALLE REGIONALI E SE I GRILLINI VINCONO IL REFERENDUM. E SE I DEM PERDONO LA TOSCANA...

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

1 – REGIONI, IL PATTO GIALLOROSSO NON DECOLLA E ADESSO ZINGARETTI RISCHIA IL CONGRESSO

Carlo Bertini e Fabio Martini per “la Stampa”

 

Tanto tuonò che non piovve. Il 14 agosto sembrava essersi consumata una svolta a suo modo storica: dopo 13 anni di rivendicata solitudine i Cinque stelle avevano aperto ad alleanze locali con i «partiti tradizionali».

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Ebbene, cinque giorni dopo e a 24 ore dalla presentazione delle liste, quella svolta non ha ancora aperto la strada ad intese tra Cinque stelle e Pd nelle due regioni - Puglia e Marche - nelle quali è ancora possibile allearsi in vista del voto, fissato per il 20 e 21 settembre.

 

Luigi Di Maio non ha spinto più di tanto sull'acceleratore e da parte sua non ha dato segni di vita Beppe Grillo, sul conto del quale si era diffusa negli ultimi tre giorni una voce interessante: potrebbe lanciare un appello ai suoi ad allearsi con Pd nelle due regioni in bilico.

 

Poltrone e programma

LUIGI DI MAIO INCONTRA BEPPE GRILLO A ROMA 5

Certo, nel mondo sempre cangiante dei Cinque stelle sino all'ultimo momento tutto è possibile. E infatti ieri sera in casa Pd si era riaccesa qualche speranza per le Marche, speranza destinata a prolungarsi fino a questa mattina: anche se le liste vanno depositate entro le 12 del 22 agosto oggi è il giorno del «dentro o fuori», l'ultima data utile per capire se sarà svolta in zona Cesarini.

 

Il dossier è in mano a Di Maio e si sta giocando attorno all'offerta del Pd di un vicepresidente di regione, del presidente del consiglio regionale, di vari assessori. «Si tratta sul ticket tra Mangialardi e Mercorelli e su un accordo su tre punti di programma, in primis la sanità», dice un dirigente che segue la partita.

 

GIAN MARIO MERCORELLI

Ma se non ci saranno colpi di scena gli effetti della non-svolta sono presto detti. Primo: su sei regioni al voto, l'alleanza Cinque Stelle-Pd si potrà misurare soltanto in Liguria sul candidato comune Ferruccio Sansa, anche se il dato politicamente più rilevante si preannuncia un altro: un accordo in Puglia e Marche potrebbe garantire alla maggioranza di governo la certezza quasi assoluta di "vincere" la partita delle elezioni di settembre, con un probabile 4-2, ma senza patti dell'ultima ora, quel risultato potrebbe risultare ribaltato.

 

ferruccio sansa

A favore del centrodestra. Con un paradosso ulteriore: che il Pd possa finire per perdere là dove corre assieme ai Cinque stelle (Liguria) e vincere là dove corre da solo (Campania e Toscana).

 

Con uno scenario da brivido per il partito guidato da Nicola Zingaretti: il 21 settembre, assieme al voto per le Regionali, si apriranno le urne per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, una battaglia storica dei "grillini" che, salvo sorprese, potranno esultare per il sì degli elettori.

GIUSEPPE CONTE MICHELE EMILIANO

 

Un'esultanza che il Pd dovrà invece guadagnarsi sul campo, provando a vincere in almeno tre regioni: Campania, Toscana e la Puglia di Michele Emiliano.

 

Riparte la guerra tra i Dem

Ecco perché negli ultimi giorni Zingaretti ha spinto per un accordo in extremis. Una sconfitta 4-2 o peggio 5-1 potrebbe aprire la partita del congresso anticipato nel Pd, con l'obiettivo di cambiare il segretario.

NICOLA ZINGARETTI GIORGIO GORI

 

Avvisaglie sono in atto da giorni: dopo Giorgio Gori ieri è uscito allo scoperto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ipotizzando un congresso sul punto dolente: no ad una alleanza strategica con i Cinque stelle. Significativa la reazione di Zingaretti: il segretario del Pd ha scritto subito un post piccato su Facebook.

 

LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE

Sull'esito della votazione per le alleanze locali «si sta generando troppa confusione, perché quel voto ha eliminato il no pregiudiziale del M5s ad eventuali accordi» e dunque «nessuna voglia di esultare» ma anche soddisfazione perché si diventa «alleati e non avversari».

 

LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI BY EDOARDOBARALDI

Un segnale alla fronda interna («che ci vuole far tornare al 15%», sbottano al Nazareno) per ora circoscritta, ma che Zingaretti sa potrebbe allargarsi dalla notte del 21 settembre. E in vista delle Regionali lo stesso leader ha indicato la linea del Pd: «Noi sosteniamo gli unici candidati in grado di battere la destra». Ergo, non grillini i candidati in partita. La campagna per il "voto utile" è partita.

 

2 – LITE NEL PD SULL'ALLEANZA CON I GRILLINI GLI EX RENZIANI CONTRO ZINGARETTI

Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”

cristina parodi giorgio goripremio e' giornalismo 2018 11

 

L'assalto alla segreteria del Pd è scattato sotto il solleone: più dell'afa, a irritare i riformisti anti-zingarettiani del Pd, è l'abbraccio troppo caldo con i 5Stelle. «Congresso, congresso », è l'invocazione degli esponenti della corrente guidata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ha consegnato al Foglio il manifesto politico del "nuovo" partito: «Riscoprire la vocazione maggioritaria anche con il proporzionale, abbandonare i sussidi e rappresentare le istanze di chi fa impresa».

 

andrea marcucci matteo renzi 1

Ma soprattutto, è la linea di Base riformista, bisogna rimarcare le «profonde e radicali differenze », così le chiama Guerini, che separano i dem dai grillini. È su queste parole che si innesta la proposta di sottoporre «alleanze e scelte politiche strategiche» a un congresso tematico, avanzata dal sindaco di Firenze Dario Nardella e avallata dal capogruppo del Pd in Senato, Andrea Marcucci: «Un'ottima idea».

 

andrea orlando 4

Un affondo che, da un lato, mette in discussione la linea e la leadership di Zingaretti, difensore del valore non solo tattico dell'intesa coi 5 Stelle. E dall'altro recide quasi del tutto il sottile filo di un accordo giallorosso per le Regionali nelle Marche, un sempre più  difficile matrimonio in extremis che possa bissare quello contratto in Liguria. È un improvviso temporale estivo, che forse prelude a una bufera dopo il voto del 20 e 21 settembre.

 

(…) L'obiettivo dell'ala meno vicina al segretario è quello di arrivare a una battaglia congressuale che veda come portabandiera un governatore molto amato e distante dai grillini come Stefano Bonaccini. Ma perché far partire ora la corsa? Forse perché in ambienti dem circola con insistenza la voce (mai confermata dall'interessato) che Zingaretti possa diventare ministro in un rimpasto autunnale.

 

NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI

L'avversario del candidato di Base riformista per la segreteria, a quel punto, diverrebbe Andrea Orlando, che ieri non ha perso tempo a censurare la sortita di Nardella: «Che ne dite di fare la campagna elettorale per le Regionali prima e parlare di assetti interni poi?». (…)

MICHELE EMILIANO LUIGI DI MAIO

 

Ultimi Dagoreport

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...