MEGLIO TARDI CHE MAI – DOPO QUASI UN MESE E MEZZO BERLUSCONI CONDANNA CON PAROLE NETTE PUTIN E "L'AGGRESSIONE SENZA PRECEDENTI NEI CONFRONTI DELL'UCRAINA CHE ANZICHÉ PORTARE LA RUSSIA IN EUROPA L'HA PORTATA NELLE BRACCIA DELLA CINA” – POI RICORDA COME ABBIA SEMPRE OPERATO PER INCLUDERE ANCHE “LA RUSSIA IN UNA NUOVA ARCHITETTURA DI SICUREZZA EUROPEA” – IL MONITO A DRAGHI, LA STOCCATA ALLA MELONI, LA RABBIA PER LA “PERSECUZIONE GIUDIZIARIA” E IL SILENZIO SU SALVINI…

PAOLA DI CARO per il Corriere della Sera

 

berlusconi putin

Con voce sicura, davanti alla sua gente dopo due anni e mezzo, in gran forma, in un discorso di 40 minuti che poi è il tempo che dedica alla convention dove arriva blindato e blindato se ne va, Silvio Berlusconi dice che questa potrebbe essere la sua «seconda discesa in campo» dopo quella del '94 che lui stesso rievoca, con punte di rabbia anche, quando lamenta la «persecuzione giudiziaria» e la grottesca esclusione dal Senato» da lui subite. E appare sinceramente e direttamente toccato dai «venti di guerra» che stanno «devastando una nazione importante come l'Ucraina».

 

Le parole sullo Zar Concludendo all'hotel Parco dei Principi gremito (ben oltre il migliaio i presenti, quadri, dirigenti, parlamentari, tanti giovani, fans) la due giorni «L'Italia del Futuro», kermesse dell'orgoglio azzurro di un partito che mostra di essere ancora vivo, il Cavaliere parla per la prima volta a cuore aperto della guerra, con dispiacere personale. Chiarisce - davanti all'ospite d'onore Antonio Lopez, segretario del Ppe che ringrazia Forza Italia, e con Roberta Metsola, presidente dell'Europarlamento, che invece interviene in video-messaggio - che mai è stata in discussione la «fedeltà all'Europa, all'Alleanza atlantica, all'Occidente», ricorda come abbia «sempre operato cercando di includere anche la Russia in una nuova architettura di sicurezza europea», rivendica di aver tentato di convincere i leader europei a unirsi in una politica estera e di difesa comune: «Purtroppo hanno prevalso gli egoismi».

putin berlusconi

 

Poi, parole senza ambiguità, nette: «Siamo di fronte a una aggressione senza precedenti messa in atto dalla Russia ai danni di un Paese neutrale come l'Ucraina. Una aggressione che anziché portare la Russia in Europa l'ha portata nelle braccia della Cina. Peccato, davvero peccato!». E in un climax: «Non posso e non voglio nascondere di essere profondamente deluso e addolorato dal comportamento di Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero». E la confessione: «L'ho conosciuto 20 anni fa, mi era apparso un uomo di buonsenso, di democrazia, di pace. Peccato davvero...».

 

Il rapporto col governo E dunque, chiarito che FI sostiene «senza distinguo» la politica del governo su sanzioni e aiuti all'Ucraina contro un'aggressione che ha già reso evidenti «crimini di guerra» per i quali «la Russia non può negare le sue responsabilità», Berlusconi assicura sostegno politico all'esecutivo.

silvio berlusconi e vladimir putin con le mogli ljudmila e veronica lario a sochi, nel 2005

 

 

E però, dice senza mai nominare Draghi e nemmeno accarezzare troppo i suoi ministri - Gelmini, Carfagna e Brunetta, che si è commosso perché «stiamo facendo le riforme, è un fatto epocale» -, il leader azzurro non fa sconti.

 

Premette che «siamo leali e lo saremo fino alla fine», ma avverte: il governo «non può fare a meno del supporto delle forze politiche, e non può non considerare l'esistenza e la necessità di una normale dialettica parlamentare». In particolare, FI non rinuncerà «all'identità sostenendo provvedimenti che negano i nostri principi», e quindi non consentirà «a nessun governo di mettere le mani nelle tasche degli italiani» e di «colpire la casa, che per noi è sacra». Insomma, nessun passo indietro su catasto e no a nuove tasse: il governo eviti di «porre la fiducia» sulla delega fiscale come sulla giustizia.

 

silvio berlusconi e vladimir putin 9

Coalizione e alleanze Ma nella giornata in cui FI cerca il rilancio sapendo che «senza di noi non c'è nessuna maggioranza, né di destra né per assurdo di sinistra», ma «bisogna lavorare duramente per continuare a crescere sul piano dei numeri e della qualità», Berlusconi ribadisce la collocazione nel centrodestra. Però specifica: «Siamo diversi dagli amici e alleati e distinti dalla destra con cui siamo e saremo alleati».

 

Non una parola su Salvini, una stoccata invece alla Meloni che «ha perso l'occasione di essere partecipe al rilancio del Paese» decidendo di non entrare nel governo. Ma non è questo il giorno in cui si decide la nuova strategia del centrodestra. Intanto partirà il «Tour della Libertà» dove si voterà per le Amministrative, annuncia Sestino Giacomoni, il partito sembra presente e operante, la convention è servita. E non può che compiacersene il coordinatore Antonio Tajani, che si guadagna l'elogio del Cavaliere («Da 28 anni non sbaglia mai una parola, una dichiarazione») e gli applausi di una platea che dedica l'ovazione al Cavaliere. Tornato in campo - giura - per restarci.

silvio berlusconi e vladimir putin 7silvio berlusconi e vladimir putin 5silvio berlusconi e vladimir putin 4silvio berlusconi e vladimir putin 3silvio berlusconi e vladimir putin 10silvio berlusconi e vladimir putin 11silvio berlusconi e vladimir putin 2silvio berlusconi e vladimir putin 8

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."