giorgia meloni sergio mattarella ursula von der leyen

MENO MALE CHE SERGIO C’È – È TOCCATO A MATTARELLA IERI PROVARE A MEDIARE TRA IL GOVERNO E BRUXELLES: L’INCONTRO CON URSULA VON DER LEYEN A MILANO È SERVITO AL CAPO DELLO STATO PER PORTARE ALL’ATTENZIONE DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE NUMEROSI TEMI: A PARTIRE DALL’ATTUAZIONE DEL PNRR, SU CUI IL GOVERNO È IN DIFFICOLTÀ, MA ANCHE LA NECESSITÀ DI CHIUDERE LA PARTITA DEL TETTO AL PREZZO DEL GAS. SULLO SFONDO, LA MANOVRA E LE DISCUTIBILI MISURE SU CONTANTE E POS  – LA MORAL SUASION DEL QUIRINALE NON È UN’INVADENZA, MA UN MODO PER AIUTARE MELONI A RICUCIRE I SUOI (NON IDILLIACI) RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI COMUNITARIE...

1. PNRR E ENERGIA, L'ASSE DEL QUIRINALE CON BRUXELLES

Marzio Breda per il “Corriere della Sera”

 

URSULA VON DER LEYEN SERGIO MATTARELLA

Livio Paladin, grande studioso della Carta costituzionale, sosteneva che il capo dello Stato deve a volte essere un «fattore di coagulazione» tra governo e istituzioni, usando il suo potere «mediatore e intermediario».

 

Un modo appropriato per definire come Mattarella interpreta il ruolo in questi anni tormentati per il sistema politico. Lo ha dimostrato anche ieri a Milano, dove si è mosso in sinergia con il ministro degli Esteri Tajani nell'incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

 

SERGIO MATTARELLA - URSULA VON DER LEYEN - MARIO MONTI - ATTILIO FONTANA

Un gioco di squadra (nessuna invadenza, dunque) per cauzionare l'esecutivo in nome dell'interesse nazionale, toccando i dossier più delicati. A partire dall'attuazione del Pnrr, tema delicatissimo, su cui Roma chiede alcune modifiche - ma «non sostanziali», secondo Mattarella e Tajani - considerando certi nuovi fattori, come l'inflazione e la crescita dei costi di materie prime ed energia, provocati dalla guerra in Ucraina.

 

E già qui la disponibilità di von der Leyen testimonia una solida intesa. Analoga identità di vedute quando, dopo aver preso atto del tetto al petrolio russo fissato dalla Ue, il capo dello Stato si è detto «preoccupato» delle ricadute per le nostre famiglie e imprese a causa dell'elevato prezzo del gas e ha suggerito una ridefinizione «realistica ed efficace» della sua soglia.

 

SERGIO MATTARELLA URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI

Pure qui, la presidente Ue ha mostrato apertura, rimarcando l'importanza -tenuto conto del differente mix energetico dei Paesi membri - di poter disporre di un meccanismo suscettibile di mandare un messaggio univoco all'esterno, con ricadute positive sui mercati.

 

Infine, dopo aver concordato sull'urgenza di aprire le porte alle nazioni dei Balcani occidentali, entrambi gli interlocutori hanno ribadito un appoggio a Kiev senza distinguo e a tutti i livelli: finanziario, militare, umanitario e, da parte italiana, anche di protezione civile. Un approfondito confronto a tre che la stessa presidente della Commissione ha qualificato come la prova di «un eccellente rapporto».

 

SERGIO MATTARELLA URSULA VON DER LEYEN

2. VON DER LEYEN, MORAL SUASION DEL COLLE DIALOGO PER IL TETTO AL PREZZO DELL'ENERGIA

Ugo Magri per “La Stampa”

 

L'Ucraina va sostenuta in tutti i modi. Con aiuti economici, sul piano finanziario, con gli armamenti indispensabili per reggere l'urto degli invasori russi. L'Italia è disposta a mobilitarsi pure sul piano umanitario, impegnando la nostra Protezione civile. Ma il sostegno a Kiev non è più sufficiente.

 

L'Europa deve preoccuparsi anche del «fronte interno», vale a dire delle conseguenze economiche e sociali che il conflitto sta provocando dentro i propri confini. E Sergio Mattarella a sua volta è allarmato per questi possibili contraccolpi. Ne ha parlato ieri a Milano con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

 

beppe sala ursula von der leyen sergio mattarella ignazio la russa giorgia meloni palco reale scala 2022

Il colloquio si è svolto in prefettura, presente il ministro per gli Affari esteri Antonio Tajani a conferma che la politica estera rimane pur sempre di competenza del governo. Nel faccia a faccia s' è preso atto che l'Unione ha raggiunto nei giorni scorsi un'intesa, almeno quella, per quanto riguarda il tetto del petrolio proveniente dalla Russia. Al di là delle soluzioni adottate, appare evidente che resta ancora da definire il capitolo di gran lunga più importante: l'approvvigionamento del gas a prezzi ragionevoli e un meccanismo capace di frenarne le oscillazioni.

 

GIORGIA MELONI SERGIO MATTARELLA URSULA VON DER LEYEN

Il presidente ha sollevato il problema, consapevole di esprimere una posizione largamente condivisa. Giusto martedì mattina s' è tenuta a Palazzo Chigi una riunione per discutere come «disaccoppiare» dal gas i prezzi dell'energia prodotta dalle diverse fonti rinnovabili (idroelettrico, geotermico, solare, eolico). Rivolgendosi a von der Leyen, Mattarella non ha nascosto la propria preoccupazione «sulle ricadute negative per famiglie e imprese in Italia»; ha insistito perché si vada verso la definizione di un tetto anche per il prezzo del metano auspicando, secondo quanto è filtrato del colloquio, una soluzione che sia «realistica ed efficace». L'invito è a fare sul serio. In via di principio Von der Leyen è pienamente d'accordo con Mattarella.

 

GIORGIA MELONI

Anche per la presidente della Commissione sarebbe importante poter disporre di un meccanismo in grado di mostrare che l'Unione si muove in maniera coesa e dunque di calmierare i mercati. Però non tutti i Paesi membri sono dello stesso avviso e, soprattutto, le rispettive economie sono attualmente sorrette da un diverso mix di risorse energetiche. In altre parole, non è facile far coincidere le reciproche convenienze; ma un passo avanti è necessario, concorda Von der Leyen.

 

beppe sala ursula von der leyen sergio mattarella ignazio la russa giorgia meloni palco reale scala 2022

Ovviamente s' è parlato anche dell'Italia e della corsa contro il tempo per rispettare gli impegni contenuti nel Pnrr (il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha convocato per il 16 dicembre una nuova cabina di regia sul rispetto delle scadenze di fine anno). Sia Mattarella sia Tajani hanno garantito che verrà fatto tutto il possibile e, da quanto è filtrato, le correzioni al Piano non saranno sostanziali o comunque tali da aggravare i ritardi.

 

Altro tema oggetto del colloquio: la situazione nei Balcani dove la propaganda russa soffia sul fuoco delle mancate promesse europee. L'Unione si è sempre detta disponibile ad accogliere quei Paesi senza però finora darvi seguito. Per Mattarella (e per Tajani) è necessario impedire a ogni costo che, dopo l'Ucraina, i Balcani diventino il prossimo terreno di scontro anche militare.

 

URSULA VON DER LEYEN ALL UNIVERSITA BOCCONI

Occorre agire da subito in chiave di stabilizzazione dando pieno impulso all'ingresso nell'Ue perlomeno dei Paesi che fanno parte dei Balcani occidentali; e a questo riguardo Von der Leyen punta molto sulla riunione del 15 dicembre prossimo che dovrà decidere lo stato di candidato della Bosnia Erzegovina. Insieme, Von der Leyen e Mattarella erano andati ieri mattina all'Università Bocconi per il saluto a Mario Monti che lascia la presidenza dell'ateneo milanese. All'ex premier nonché attuale senatore a vita, Mattarella ha espresso con parole di affetto la «riconoscenza» della Repubblica. Alla Bocconi ha dato atto di difendere valori che sottolineano «l'irrinunciabile ruolo delle istituzioni dotate di autonomia, che arricchiscono la comunità nazionale».

ursula von der leyen sergio mattarella prima della scala 2022

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...