macron putin

MENTRE A CELEBRARE IL D-DAY C'ERA L'EREDE DI HITLER (MERKEL) E NON QUELLO DI STALIN (PUTIN, NON INVITATO), XI JINPING E VLAD SI INCONTRAVANO ALLA ''DAVOS RUSSA'' E SIGLAVANO UN MEGA-ACCORDO CON HUAWEI PER LO SVILUPPO DELLA RETE 5G. IL MONDO TORNA A DIVIDERSI IN DUE GRANDI TRONCONI, MA STAVOLTA È LA CINA IL PERNO DEL FRONTE ''RIVALE''

 

 

IL CAPO DEL CREMLINO NON È STATO INVITATO IN FRANCIA: "DALL' ITALIA NIENTE SPONDE SULLE SANZIONI" IL PRESIDENTE CINESE OSPITE DALLA "DAVOS RUSSA". FIRMATI 30 ACCORDI COMMERCIALI

Giuseppe Agliastro per "la Stampa"

macron e trump d day in normandia

 

Putin e Xi Jinping cementano l' alleanza tra Mosca e Pechino proprio mentre i leader occidentali celebrano in Francia e in Gran Bretagna il 75esimo anniversario dello sbarco in Normandia. I presidenti di Russia e Cina sono i grandi assenti alle cerimonie di questi giorni. Hanno organizzato un loro summit alternativo a Mosca e poi sono volati a San Pietroburgo, dove Xi è l' ospite d' onore della "Davos russa": il Forum economico internazionale iniziato ieri nella città sulla Neva e col quale il Cremlino spera di attirare investimenti stranieri per risollevare le sorti della malconcia economia nazionale.

macron e trump d day in normandia

 

Putin non è stato neanche invitato ai festeggiamenti per il D-Day. Ma assicura che «non è un problema"» Di fronte ai difficili rapporti con Usa e Ue, la Russia può contare sul sostegno della Cina. E viceversa. Mercoledì Putin e Xi hanno siglato due dichiarazioni congiunte sullo sviluppo del partenariato russo-cinese e sull' equilibrio strategico mondiale. Poi hanno assistito alla firma di 30 accordi commerciali e intergovernativi.

 

Per il Cremlino è l' inizio di «una nuova era» L' interscambio tra le due superpotenze è in continua crescita e ha già superato i 108 miliardi di dollari. Ma l' asse Mosca-Pechino riguarda anche la cooperazione militare e la politica internazionale, dove i due alleati si trovano in sintonia quasi su tutto: dalla crisi in Venezuela alla guerra in Siria, dalla questione nucleare nordcoreana alle controverse pressioni americane sull' Iran.

 

«Caro amico»

putin e xi jinping

Putin e Xi si chiamano l' un l' altro «caro amico». Sono andati sulla stessa auto allo zoo di Mosca per assistere alla cerimonia di consegna di due panda giganti cinesi e poi a un concerto al teatro Bolshoj. Ieri Xi ha ricevuto una laurea ad honorem in una solenne cerimonia all' università di San Pietroburgo. «Non vi siete sbagliati - ha detto Putin ai professori - conosco Xi da anni ed è un vero asso della politologia».

 

L' annessione russa della Crimea e la guerra in Ucraina fomentata dal Cremlino hanno deteriorato i rapporti tra l' Occidente e la Russia, che guarda sempre più verso est.

La Cina scommette a sua volta su Mosca, soprattutto ora che si trova nel bel mezzo della «guerra dei dazi» con gli Usa.

putin e xi jinping allo zoo di mosca

 

La Russia adesso ha bisogno di soldi, quelli della Cina però potrebbero non bastare. Il Forum di San Pietroburgo è un' ottima occasione, ma su di esso pesa il misterioso arresto del finanziere americano Michael Calvey: un caso che ha ridotto la fiducia degli investitori nel sistema Paese e, secondo il presidente della Camera dei Conti Aleksey Kudrin, «ha raddoppiato la fuga di capitali» dalla Russia fino a 40 miliardi di dollari da inizio anno.

 

Le manovre di Trump in politica estera non stanno di certo rasserenando gli animi. Putin e Xi hanno condannato fermamente il ritiro degli Usa dal trattato antimissili Inf: un caposaldo del sistema internazionale sul controllo degli armamenti e sul disarmo nucleare. Ora si teme anche il mancato rinnovo del New Start: l' accordo tra Mosca e Washington sulla riduzione delle armi di distruzione di massa che scade nel 2021. Il presidente russo ha lasciato la porta aperta alle trattative. Ma ha allo stesso tempo mostrato i muscoli com' è nel suo stile. «I nostri armamenti - ha affermato - possono garantire la sicurezza della Russia per un periodo piuttosto lungo». Mosca - ha proseguito Putin - ha «superato i rivali nelle armi ipersoniche». «Quindi - ha concluso - se nessuno vuole estendere il New Start, ebbene, noi non lo faremo».

HUAWEI - LA SEDE DI SHENZEN

 

Il leader del Cremlino ha parlato anche dell' Italia. Ha detto di non aspettarsi dal nostro Paese un aiuto decisivo per cancellare le sanzioni Ue per la crisi ucraina. Ma ha anche lodato i sovranisti che tanto amano Mosca: «Vedono nelle buone relazioni con noi un ritorno sia per gli interessi nazionali che per quelli europei», ha affermato negando ogni interferenza russa nella politica europea e in quella americana nonostante tanti elementi indichino l' esatto contrario.

 

 

HUAWEI: 46 CONTRATTI PER USO COMMERCIALE 5G IN 30 PAESI

(ANSA-XINHUA) - Il gigante cinese delle telecomunicazioni, Huawei Technologies Co. Ltd., ha fatto sapere di aver ottenuto finora 46 contratti per lo sfruttamento commerciale del 5G in 30 diversi Paesi del mondo. Secondo quanto annunciato dalla stessa compagnia cinese, l'azienda ha spedito oltre 100.000 stazioni base per il 5G, classificandosi al primo posto nel mondo in questo campo. Huawei ha fatto sapere di essere ben preparata per lo sfruttamento commerciale del 5G cinese.

LA GUERRA DI DONALD TRUMP A HUAWEI

 

A febbraio dello scorso anno, l'azienda ha effettuato la prima chiamata al mondo sulla rete 5G e lanciato il primo terminale dotato di questa nuova tecnologia. Con sede nella città meridionale cinese di Shenzhen, Huawei è un'impresa privata leader nel settore delle telecomunicazioni e uno dei principali marchi di smartphone al mondo. Il Ministero dell'Industria e dell'Information Technology cinese ha concesso oggi una serie di licenze per lo sfruttamento commerciale del 5G alla China Broadcasting Network e ai tre principali operatori di telecomunicazioni del Paese asiatico: China Telecom, China Mobile e China Unicom.

ANTICIPAZIONI DEL SISTEMA OPERATIVO DI HUAWEI

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