renzi zingaretti di maio conte

MENTRE RENZI E CONTE SE LE DANNO DI SANTA RAGIONE, LA MAGGIORANZA MOSTRA LE SUE CREPE. GUERINI: "SE SALTA IL PREMIER, C’E’ IL RISCHIO CHE SALTINO ANCHE I GRILLINI" - UNA PARTE DEL M5S ATTACCA IL PD ANNUNCIANDO IL VOTO CONTRARIO ALLA FUSIONE TRA MPS E UNICREDIT (MOLTO CARA AI DEM) E ACCUSANDO GLI ALLEATI DI "TRADIMENTO" SULLA SCUOLA. NEL PD PIENO DI RENZIANI IN SONNO C'È CHI PUNTA L' INDICE CONTRO BETTINI E IL SINDACATO DEI MINISTRI “ULTIMI MOHICANI DI CONTE” –LA LINEA DI ZINGA E I DAGO-SCENARI DELLA CRISI

I DAGO-SCENARI DELLA CRISI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-via-trucis-39-giuseppe-conte-ha-davanti-tre-stazioni-prima-257183.htm

 

 

Francesco Verderami per il Corriere della Sera

 

renzi mejo dello sciamano di washington

Ormai nella maggioranza nessuno si fida più di nessuno. Non solo Conte e Renzi, che neppure si parlano, siccome il primo insegue da tre giorni il secondo che si nega persino al cellulare.

 

Qualche sinistro scricchiolio si avverte anche nei rapporti tra il premier e gli altri suoi alleati. Di Maio e Zingaretti hanno studiato insieme a Palazzo Chigi una sorta di road map per tentare di pilotare una crisi che appare senza controllo.

 

Sapendo che il vertice di ieri sul Recovery plan non avrebbe prodotto risultati, il titolare degli Esteri e il leader del Pd hanno proposto al capo dell' esecutivo di prepararsi a convocare per lunedì il Consiglio dei ministri.

 

Il weekend verrebbe sfruttato per verificare se c' è la possibilità di chiudere un' intesa con Italia viva: e questi margini - per quanto esigui - ci sarebbero ancora. La riunione di governo a inizio settimana sul Recovery plan segnerebbe perciò lo spartiacque: potrebbe servire a chiudere l' accordo per una transizione indolore dal Conte 2 al Conte 3 - previo il passaggio formale dal Quirinale - oppure decreterebbe la rottura con Renzi.

renzi conte

 

La tattica dei duellanti è ormai chiara: da una parte il premier - che mira a disinnescare una per volta le mine poste da Iv sul suo sentiero - e dall' altra Renzi che chiede garanzie su tutto il pacchetto e non accetta l' idea di veder spostato in avanti il confronto sulle «altre priorità della legislatura», come propone Conte.

 

Ma il clima di reciproca diffidenza sembra essersi propagato al resto della maggioranza. Non si spiega altrimenti la fibrillazione che a un certo punto ieri si è colta nei palazzi della politica e delle istituzioni, le voci - peraltro non confermate - di un precipitare della crisi già nel fine settimana, con un premier colto dalla tentazione di rompere gli indugi per sfidare Iv in Parlamento, in modo da arrivare alle elezioni anticipate.

 

Perché la manovra di Iv è stato solo l' innesco del «rompete le righe» nella coalizione, che inizia a mostrare le sue pericolose crepe ovunque. Ce n' è la prova, dato che - mentre i renziani e Conte se le davano di santa ragione al vertice - una parte di grillini ha preso ad attaccare il Pd su temi sensibili, annunciando il voto contrario alla fusione tra Mps e Unicredit - molto cara ai democratici - e accusando gli alleati di «tradimento» sulla scuola. I fronti di conflitto si moltiplicano, e quindi l' opzione della scorciatoia per Conte potrebbe rappresentare l' unica arma a disposizione per garantirsi la possibilità di restare il punto di riferimento dei giallorossi anche dopo le urne.

Zinga di Maio Conte Renzi

 

Perché ora il premier è spalle al muro e il Pd fatica a reggere la posizione. Il ministro della Difesa giorni fa è dovuto intervenire per smorzare le polemiche nel partito, assai critico per il modo in cui Palazzo Chigi ha gestito la verifica, immaginando di resistere a dispetto di tutti e di tutto. «Guardate che se salta Conte c' è il rischio che saltino i Cinque Stelle», ha spiegato Guerini:

 

«Al Senato c' è una frangia consistente del gruppo grillino che non appoggerebbe un altro governo con un altro presidente del Consiglio». Ma il malumore tra i dem inizia a tracimare, perché - persino tra quanti non sono mai stati renziani - c' è chi punta l' indice contro «Bettini e il sindacato dei ministri che sono gli ultimi mohicani di Conte», c' è chi non accetta di «rompere con Iv per unirci ai responsabili» e chi sottolinea che «in fondo ad aver piegato Conte è stato Matteo».

MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE

 

L' equilibrio è fragile. Così ieri in direzione Zingaretti ha dovuto usare tutta l' abilità di cui dispone per tenere insieme i tanti Pd di cui si compone il Pd. Ha parlato di «rischio di elezioni anticipate», non le ha minacciate. Ha difeso il gabinetto Conte ma non ha escluso le altre strade, ponendo il problema sotto forma di interrogativo: «Un altro governo confuso? Trasformista? Trasversale? Tecnico?

 

zingaretti di maio

Non porterebbe nulla di buono all' Italia». Il leader dem ha evitato di esprimere giudizi ultimativi sulle varie opzioni, intanto perché devono consumarsi i passaggi di questa crisi e soprattutto perché sa che se si aprisse ora la discussione sugli scenari futuri, il partito potrebbe dividersi. La linea di Zingaretti ha garantito l' unità del Pd: l' accordo con gli altri maggiorenti è di affrontare dopo la questione del «dopo», semmai si dovesse arrivare alla crisi.

guerini

 

Sarà forse per questo che Conte inizia a vedere fantasmi un po' ovunque, sarà questo il motivo della tentazione di forzare il gioco. Sarà forse che le responsabilità di questa situazione non sono solo di Renzi.

conte renziMATTEO RENZI GIUSEPPE CONTENICOLA ZINGARETTI LUIGI DI MAIOZINGARETTI - CONTE - DI MAIOconte zinga di maio speranzamatteo renzi al senato

GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZIMURALES A MILANO – MATTEO RENZI E MATTEO SALVINI ACCOLTELLANO GIUSEPPE CONTE GIULIO CESARERENZI CONTEMATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME BUGO E MORGANconte renziGIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...