migranti lampedusa 6

SUI MIGRANTI L'EUROPA E' SEMPRE LATITANTE - NESSUN PAESE UE SI E' DETTO DISPONIBILE AD ACCOGLIERE UNA QUOTA DI MIGRANTI SBARCATI NEGLI ULTIMI GIORNI IN ITALIA - LE PRINCIPALI OBIEZIONI A PARTECIPARE ALLA REDISTRIBUZIONE VOLONTARIA SONO LEGATE ALLA PANDEMIA. TRA TAMPONI, QUARANTENE, ISOLAMENTO, GESTIRE I TRASFERIMENTI È DIVENTATO PIÙ COMPLICATO. MA CI SONO ANCHE RAGIONI POLITICHE - L'AUSTRIA SEMPRE OSTILE: "DISTRIBUIRE I MIGRANTI IN EUROPA NON PUÒ ESSERE UNA SOLUZIONE, MANDEREBBE UN MESSAGGIO SBAGLIATO"

Marco Bresolin per "la Stampa"

 

traffico migranti libia

Le telefonate e le mail dei funzionari della Commissione europea che si occupano di immigrazione sono proseguite per tutta la giornata, ma senza grandi risultati. All' ora di cena, il numero di Stati disponibili ad accogliere una quota di migranti sbarcati negli ultimi giorni in Italia era ancora fermo a zero. Non è detto che lo resterà anche nei prossimi giorni, ma dal Palazzo Berlaymont ammettono «una certa difficoltà» a trovare Paesi volenterosi.

MICHEL BARNIER

 

Le principali obiezioni sollevate dalle Capitali, anche da quelle che in passato si erano mostrate disposte a partecipare alla redistribuzione su base volontaria, sono legate alla pandemia. Tra tamponi, quarantene, isolamento, gestire i trasferimenti è diventato più complicato. Ma ci sono anche ragioni politiche.

 

Macron e Draghi Summit Porto

Macron è frenato dal clima pre-elettorale: basti pensare che Michel Barnier - tentato dalla corsa all' Eliseo con i Repubblicani - ieri ha proposto di «sospendere per 3-5 anni l' immigrazione e ridiscutere Schengen». Altri non hanno invece problemi a esplicitare la loro contrarietà. È il caso dell' Austria: «Distribuire i migranti in Europa - dice la ministra Karoline Edstadler - non può essere una soluzione, manderebbe un messaggio sbagliato».

 

Edstadler ha parlato dopo aver partecipato alla riunione del Consiglio Affari generali, durante la quale il sottosegretario Enzo Amendola ha sollevato la questione: «Ho sottoposto tra i temi prioritari dell' agenda Ue anche la ripresa degli sbarchi. Il tema non riguarda solo il nostro Paese, ma l' Europa e le sue frontiere».

 

traffico migranti libia 3

Al momento la questione non è nell' agenda nel Consiglio europeo informale del 25 maggio, che inizierà la sera prima con una cena e che ha già un programma piuttosto denso: Russia, Clima e relazioni post-Brexit con Londra. Il governo vorrebbe aggiungere anche il dossier immigrazione per dare una spinta al vertice dei ministri dell' Interno in programma il 7 giugno, ma molto dipenderà dall' evoluzione degli sbarchi nei prossimi giorni. Intanto ieri mattina Mario Draghi ha riunito la cabina di regia con i ministri dell' Interno, della Difesa e degli Esteri.

 

sebastian kurz

Di certo non sarà facile convincere gli altri Paesi europei a ripristinare una missione Ue di salvataggio nel Mediterraneo, come proposto dal segretario del Pd Enrico Letta (nonostante l' opposizione della Lega). La nascita dell' Operazione Irini - che agisce in un' area più defilata rispetto a quella delle rotte dei migranti - è frutto proprio dello scontro tra i governi sulla gestione degli sbarchi della missione Sophia che l' aveva preceduta. Scettica anche Ylva Johansson, commissaria Ue all' immigrazione: «Salvare vite in mare è sempre un obbligo, ma dobbiamo lavorare per frenare le partenze».

luciana lamorgese

 

Di questo si è parlato ieri a Lisbona, dove c' è stata una riunione dei ministri Ue con i Paesi di origine e di transito dei migranti. Luciana Lamorgese ha ribadito che gli aiuti in Africa non bastano: «Servono interventi nel sistema di gestione all' interno dell' Ue, con l' attivazione di concreti meccanismi di solidarietà, anche d' emergenza, sul modello di quelli previsti a Malta nel 2019».

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."