matteo renzi elly schlein

LE MILLE GIRAVOLTE DI RENZI CHE NON HA PASSATO, NE’ FUTURO MA HA UN SOLO AMORE: SE STESSO – CECCARELLI: “FANTASMAGORICO, FURBACCHIONE E STUFARELLO. UN GIORNO MATTEONZO FA LA STAMPELLA DEL GOVERNO DI DESTRADESTRA, UN ALTRO PUNTA  VUOLE IL TERZO POLO, POI GUARDA A SCHLEIN E DOMANI CHISSA’. SIA CONSENTITO CHIEDERSI SE TALE IMPERIO DELLA COSMESI POSSA ANCORA INTERPRETARSI ALLA LUCE DEL VECCHIO TRASFORMISMO, E NON RISPONDA INVECE A QUELLA PERMANENTE METAMORFOSI CHE SPINGE LE CELEBRITIES A CAMBIARE DI CONTINUO ASPETTO, COSTUMI, LINGUAGGIO PUR DI..."

Filippo Ceccarelli per la Repubblica - Estratti

 

renzi schlein

Con la sua ultimissima offerta votiva ai suoi diversi ex nemici Matteo Renzi si sposta definitivamente al di là del bene e del male, lungo un orizzonte in cui tutto si combina con il contrario di tutto, in bilico fra la meraviglia del possibile e il baratro dell’insignificanza.

 

(...)

La maschera di Renzi è generalmente un sorriso assai accorto e denso di promesse. Con tale espressione lo si è visto sia in campo che negli spogliatoi; se non è un fake, ci sarebbe pure un’immagine in cui, a fine partita, porge impegnativamente un ghiacciolo al limone nella bocca di una senatrice d’area governativa (con sbarazzina prontezza la benemerita pagina Instagram The Journalai ha chiesto ai follower di “dare un titolo a questa foto”, prima che fosse rimossa).

 

Ma la visione decisiva è quella dopo il gol, poi annullato, che Renzi ha fatto segnare a Elly Schlein, e ciò che più impressiona — la verità di Morozov — è l’occhio rapito di lei mentre gli getta le braccia al collo.

matteo renzi mangia un ghiacciolo alla partita del cuore

Se le chiacchiere stanno notoriamente a zero, è in questo fotogramma che ha preso a generarsi ogni plausibile alternativa al governo Meloni.

 

La scienza empirica dei precedenti dice che la partita del cuore è per Renzi una tigna e un riscatto. Dieci anni fa, quando da premier si vantava di essere “un rullo compressore”, veniva ritratto sulla copertina di Vanity nelle sembianze di Justin Bibier e stava per elargire 80 euro di bonus agli elettori, per via della par condicio gli fu impedito di partecipare a un incontro a favore di Emergency, in squadra con Baggio e Batistuta contro la nazionale cantanti su Rai1.

 

“Grazie alla rabbia e alla paura dei grillini — commentò amaramente — per la prima volta si spreca un evento che da anni unisce gli italiani”.

Tanto più significativa l’odierna apertura ai grillini.

 

elly sclhein matteo renzi giuseppe conte partita del cuore

Ma il bello è che la foto calcistica ha avuto anche il potere di far dimenticare un’altra sua magnifica istantanea scattata qualche giorno prima a Mumbai che lo ritraeva in costume tradizionale indiano accanto alla moglie Agnese e a un antico grammofono. La sua espressione emanava in quella circostanza una sorta di trionfale allegria per la partecipazione a un matrimonio di esotici ricconi.

 

Detto senza superflui pauperismi, Renzi adora i segni del lusso e i miliardari. Era con lui quell’altro riformista che costituisce ormai il suo modello antropologico e comportamentale, Tony Blair, pure lui in tenuta esotica, da cui Renzi ha mutuato l’arte marpionesca delle conferenze, delle consulenze, delle mediazioni, dei lavoretti mediatici per rendere accettabili governi inaccettabili, del saper cogliere al volo qualsiasi occasione favorevole — ciò che gli è valso un reddito di 3 milioni e 334 mila bombi, e crepi l’avarizia.

matteo renzi agnese alla casa di Ghandi a Mumbai

 

Forse è anche per questo che ogni tanto torna alla politica. Difficile seguirlo, impossibile individuare un filo non si vorrebbe qui di coerenza, ma almeno di vaga continuità; per cui un giorno Renzi fa la stampella del governo di destradestra, un giorno punta all’eredità berlusconiana, un giorno vuole il Terzo Polo e si azzuffa con Calenda, un giorno riaccende le stelle della dodicesima Leopolda con il frate dell’IA e Francesca Pascale, un giorno s’improvvisa direttore del Riformista, quindi si scoccia e molla lì. Talentuoso, fantasmagorico, furbacchione e stufarello.

matteo renzi agnese al matrimonio di Anant Ambani

 

Con tali premesse, a partire da un fermo-immagine in tenuta calcistica, l’apertura a Schlein e agli odiati grillini. Oltre a nutrire qualche diffidenza, sia consentito chiedersi se tale imperio della cosmesi possa ancora interpretarsi alla luce del vecchio trasformismo, e non risponda invece a un’evoluta mutevolezza, quella permanente metamorfosi che spinge le celebrities a cambiare di continuo aspetto, costumi, linguaggio, parenti, pur di strappare l’attenzione del pubblico.

 

Ma qui si torna alle astruse ipotesi di un eterno presente e assoluto di cui Renzi sarebbe l’esemplare più completo e impudente, brand e prodotto della società dell’istante, delle convenienze e delle necessità, dei sogni e dei desideri, delle visioni e un po’ anche delle allucinazioni. Senza passato e perciò senza futuro, hic et nunc, sospeso nel tempo, alla faccia della memoria.

intervista di matteo renzi a sky in uk 6renzi marattin conte partita del cuorematteo renzi elly schleinintervista di matteo renzi a sky in uk 7intervista di matteo renzi a sky in uk 3renzi schlein

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…