giuseppe conte gennaro vecchione donald trump william barr

MISTERO AL COPASIR: PERCHÉ UN ALTO UFFICIALE DELL’FBI HA CHIESTO UN INCONTRO INFORMALE PER DISCUTERE DI “INGERENZE CINESI” SULLA CAMPAGNA DI DONALD TRUMP? LA SURREALE RIUNIONE SI È TENUTA MARTEDÌ 24 MAGGIO AL COMITATO PARLAMENTARE SUI SERVIZI. L’AGENTE, PATRICK SHIFLETT, ALLA FINE HA RIVELATO CHE C’È UN INDAGINE SUL RUOLO DI PECHINO NELL’ELEZIONE DEL TYCOON. MA PERCHÉ HA RITENUTO OPPORTUNO INFORMARE IL PARLAMENTO ITALIANO?  IN QUEL FASCICOLO C’È QUALCOSA CHE SI COLLEGA A ROMA? MAGARI AL FAMOSO INCONTRO (E CENA) TRA BARR E VECCHIONE E ALL’IRRITAZIONE DI BIDEN PER QUEI CONTATTI? VERDERAMI: “IL GOVERNO È STATO INFORMATO. NON È PARSO SORPRESO DELLA VISITA INATTESA”

intervento di adolfo urso foto di bacco (2)

Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”

 

Sono le 15 di martedì 24 maggio e il Copasir è pronto a ricevere un ospite inatteso, viene dagli Stati Uniti e ha chiesto un «incontro informale» per discutere di «ingerenze cinesi».

Fin dall'inizio ai membri del Comitato per la Sicurezza della Repubblica sembra di stare su un set cinematografico.

 

donald trump iphone 1

All'appuntamento si presenta Patrick Shiflett, senior national intelligence officer dell'Fbi. È accompagnato da quattro funzionari dell'Ambasciata statunitense ed è assistito da un interprete personale. Cosa ci fa in Italia un alto ufficiale dell'Agenzia che in America si occupa di controspionaggio interno? Come mai ha deciso di venire a Roma, visto che il 12 giugno i rappresentanti del Copasir voleranno a Washington in visita ufficiale? E perché vuole parlare di Cina nel bel mezzo del conflitto ucraino scatenato dalla Russia?

 

donald trump xi jinping

Tra i presenti c'è chi vorrebbe porre queste domande, ma l'ospite anticipa tutti con un'altra domanda: «Avete da chiedermi?». Per superare un momento di stupore collettivo, il presidente del Copasir prende la parola così da rompere il ghiaccio. Adolfo Urso introduce la discussione toccando temi sensibili che però sono noti ai rappresentanti parlamentari. E pure Shiflett, che si inserisce, non offre spunti di novità.

 

william barr pornhub

L'attività di penetrazione cinese nei Paesi occidentali è al centro di una vasta pubblicistica, che comprende informative dei servizi segreti e report delle ambasciate. Di recente la diplomazia italiana ha riferito che due distinte delegazioni sono state inviate nel Vecchio Continente dal Waijiaobu - il ministero degli Esteri di Pechino - per riallacciare «relazioni alquanto sfilacciate» e rese ancor più difficili dall'atteggiamento di «neutralità filo-russa» adottato dalla Cina dopo l'inizio della guerra russa in Ucraina.

 

giuseppe conte gennaro vecchione

C'è un'ora da passare insieme. E più il tempo passa senza alcun sussulto, più i membri del Copasir si chiedono quale sia il reale motivo di questa visita inattesa, che è stata richiesta attraverso i canali diplomatici. Shiflett però non aggiunge elementi particolari rispetto ai dossier sulla propaganda cinese. Chi li ha studiati sa che l'attività è controllata direttamente da un apposito Dipartimento per la Propaganda del Comitato centrale del Partito comunista. Sa che le missioni sono composte da parlamentari, accademici, imprenditori. Sa persino delle liti che scoppiano tra «compagni» durante questi viaggi. Compresi gli ultimi in Europa.

 

trump xi jinping

Insomma, la saletta del Copasir sembrerà pure un set cinematografico, visto il dispositivo che accompagna l'uomo venuto da Washington. Ma il film non offre colpi di scena e l'ora di colloquio sta scadendo. Mancano pochi minuti quando Shiflett riprende la parola e inizia a spiegare come i cinesi finanzino negli Stati Uniti fondazioni, università, circoli culturali. E anche la politica. D'un tratto chi sta per alzarsi torna a sedere, perché comprende che non può perdersi il finale.

 

giuseppe conte gennaro vecchione 1

Non resterà deluso. Come riferiscono in modo univoco alcuni dei presenti, l'ufficiale dell'Fbi rivela che nel suo Paese è in corso un'indagine per verificare se la Cina abbia finanziato la campagna presidenziale di Donald Trump.

 

Shiflett non fa in tempo a terminare la frase che i funzionari dell'Ambasciata dicono «dobbiamo andare». Così i rappresentanti del Copasir restano appesi a una domanda: se è venuto fino a Roma per raccontarci dell'indagine, è perché c'è qualcosa in quel fascicolo che si collega all'Italia?

 

La risposta appare scontata perché non ci sarebbe stata alcuna necessità di informare il Parlamento di uno Stato estero su fatti interni all'Amministrazione statunitense.

WILLIAM BARR JOHN DURHAM

Perciò il pensiero è corso all'estate del 2019, quando alla Casa Bianca sedeva Trump.

 

Al viaggio a Roma dell'ex ministro per la Giustizia William Barr. All'accoglienza che gli fu riservata dall'allora premier Giuseppe Conte e dal direttore del Dis Gennaro Vecchione. E all'insofferenza dell'attuale presidenza americana per quei contatti ritenuti «anomali», visto che delegavano agli 007 italiani i rapporti con un politico di Washington. Il governo è stato informato. Non è parso sorpreso della visita inattesa.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?