telemarketing

E MO BASTA CON L’INCUBO DEL TELEMARKETING - A BREVE ENTRERÀ IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO DEL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI, IL SERVIZIO GRATUITO A CUI CI SI PUÒ ISCRIVERE PER NON ESSERE PIÙ CONTATTATI DALLE TELEFONATE-TORMENTO CHE PROPONGONO DI TUTTO, ANCHE DA QUELLE AUTOMATIZZATE CHE UTILIZZANO DEI SOFTWARE E DELLE VOCI REGISTRATE - MA I CONSUMATORI NON SI FIDANO: IL PROVVEDIMENTO È ATTESO DA QUATTRO ANNI E...

Sandra Riccio per “Specchio – La Stampa

 

telemarketing 4

Per le telefonate-disturbo si avvicina il momento dello stop. Dopo anni di impasse potrebbe essere la volta buona perché a essere bloccate saranno anche le chiamate sui telefoni cellulari. Per i consumatori è un passo atteso da lungo tempo che metterà fine alle telefonate che arrivano a tutte le ore del giorno con proposte di telemarketing di ogni tipo: c'è chi si è visto proporre spericolati investimenti sulle piattaforme di trading, chi ha ricevuto offerte di acquisto di arredamento al telefono e chi invece quelle per vacanze da sogno.

 

TELEMARKETING

Ci sono poi le tante chiamate dei gestori di luce e gas o del mondo della telefonia, che si fanno periodicamente avanti con tariffe vantaggiose o con sconti per passaggi a nuove tariffazioni. La cosa certa è che tutte queste proposte adesso resteranno mute. Questa almeno è la speranza.

 

A breve entrerà in vigore il nuovo regolamento del Registro Pubblico delle Opposizioni, il servizio gratuito a cui i consumatori si possono iscrivere per non essere più contattati dalle strutture di telemarketing, anche quelle automatizzate che utilizzano dei software e delle voci registrate, una modalità di contatto che sino ad ora era sfuggita alle limitazioni sancite dalla disciplina previgente.

 

telemarketing 3

Il Registro già era operativo. Finora però il servizio era a disposizione dei numeri fissi e basta, e in particolare di quelli inseriti negli elenchi telefonici pubblici. Le telefonate disturbo avevano ormai «assaltato» in massa i telefoni cellulari, fino a diventare un fenomeno invasivo e selvaggio.

 

Con il nuovo regolamento l'utente potrà invece iscrivere al Registro del «no» qualsiasi numero di telefono, sia fisso sia mobile. Non solo. L'iscrizione al Rpo comporterà, tra l'altro la revoca dei precedenti consensi espressi dai consumatori, così da evitare il perdurare di eventuali abusi. Anche questo è un aspetto non da poco e stabilirà anche il divieto di cessione a terzi dei dati personali.

 

telemarketing 2

Adesso, i call-center possono chiamare qualsiasi numero se hanno il consenso da parte dell'utente. È questo un portone che apriva alle telefonate-disturbo di ogni tipo. Un consenso semplice Ottenere il consenso è infatti molto semplice: in questo tipo di richiesta incappiamo continuamente ogni giorno dato che è presente in tanti dei moduli da compilare, per esempio, per la carta punti del supermercato, per partecipare al concorso del mese o magari per l'acquisto di un pacchetto di accessi alla piscina.

 

telemarketing 1

L'iscrizione al Registro secondo le nuove regole cancellerà tutti i consensi pregressi e chiuderà il portone d'accesso ai call-center molesti. Resterà una porta accessibile soltanto alle telefonate di quelle aziende con cui si ha un contratto attivo o con cui lo si aveva fino a 30 giorni prima di iscriversi al Registro: per esempio, quelle dall'operatore telefonico.

 

Il nuovo regolamento sarà accompagnato anche da sanzioni a carico delle società di telemarketing che non rispetteranno la nuova normativa. L'ammontare delle pene pecuniarie pesanti. Questo dovrebbe rappresentare il vero freno. Finora molte società non aggiornavano i registri con cui lavoravano e continuavano a chiamare senza scrupoli. Insomma, a breve scatterà un importante scudo che farà da barriera ai call-center dedicati a questo tipo di attività. I tempi però non sono ancora chiari.

 

telemarketing 1

L'idea è che il nuovo muro possa diventare operativo già nelle prossime settimane. Il vice ministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto ha detto che l'iter è completato e che al massimo a inizio febbraio si metterà il bollino sul provvedimento. Qualche giorno fa è arrivato il via libera del Garante della Privacy allo schema di regolamento sul Registro Pubblico delle Opposizioni, un tassello importante per concludere tutto il percorso. L'attesa è per il decreto della Presidenza del Consiglio che recepisce le nuove regole.

 

telemarketing 3

L'aspettativa è grande. Dalle associazioni di consumatori arrivano però i dubbi. «È davvero al via il nuovo registro sul telemarketing? - si chiede Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori -. Sarebbe ora! La verità è che da 4 anni esatti, ossia da quando è stata approvata la Legge n. 5 dell'11 gennaio 2018, che attendiamo la piena attuazione di quel provvedimento».

 

telemarketing 2

«Si tratta di importanti novità che potrebbero porre finalmente un freno al fenomeno del telemarketing selvaggio - afferma l'avv. Gianluca Di Ascenzo, esperto di privacy per il Codacons -. Ovviamente occorrerà monitorare come gli operatori del settore si adegueranno alle nuove disposizioni, ma di certo l'introduzione di sanzioni per le aziende che non si atterranno alle misure rappresenta l'unico valido deterrente».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…