giuseppe conte oms coronavirus

MODELLO ITALIA, SÌ MA DA NON SEGUIRE! LA STORIA MISTERIOSA DEL RAPPORTO RITIRATO DALL’OMS SUL NOSTRO RIDICOLO PIANO ANTI-PANDEMIA È FINITA PURE SULL’AMERICANA “ABC NEWS” DOPO ESSERE STATA RIPRESA DAL "GUARDIAN" E DAI GIORNALI DI TUTTA EUROPA - L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ CHE FA? NON PARLA, E QUANDO PARLA LO FA PER CONFONDERE - INTANTO SIAMO SALITI AL PRIMO POSTO PER MORTI OGNI 100 MILA ABITANTI...

F. Bor. per “La Verità

 

il servizio di report su ranieri guerra 1

Sembra proprio che il tanto decantato «modello Italia» abbia smesso di suscitare ammirazione e consenso in tutto il mondo. Anzi, pare che gli altri Stati stiano esaminando la gestione italiana dell'emergenza Covid non per prendere esempio, ma per capire che cosa non si debba fare. Da almeno una settimana, i giornali di tutta Europa stanno scrivendo del famoso report dell'Oms curato da Francesco Zambon, pubblicato e subito censurato.

 

il servizio di report su ranieri guerra 6

E non usano toni dolci. Ieri della faccenda si è occupata Abc news, che si è aggiunta a una lunga di lista di testate gallonate come il Guardian. Sul sito dell'emittente americana è apparso un lungo articolo che riassume così la storia di Zambon: «L'autore di un rapporto ritirato dall'Oms sulla risposta italiana al coronavirus avvertì i suoi capi a maggio dicendo che sarebbero potute morire delle persone e che l'agenzia delle Nazioni Unite avrebbe potuto subire danni "catastrofici" alla reputazione se avesse consentito di sopprimere il documento per via di preoccupazioni politiche».

 

FRANCESCO ZAMBON

L'Abc conferma, di fatto, la versione di Zambon, il quale ha sempre dichiarato di essersi immediatamente rivolto ai suoi capi per denunciare la censura del rapporto. «Il funzionario che ha coordinato il lavoro», spiega l'emittente Usa, ha fatto «appello direttamente al capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il 28 maggio. E ha avvertito che la scomparsa del rapporto stava minando la credibilità dell'Oms. Ha avvertito inoltre che qualsiasi ulteriore tentativo di censura avrebbe compromesso l'indipendenza dell'agenzia e le sue relazioni con i Paesi donatori che hanno finanziato la ricerca».

 

GIUSEPPE CONTE AL TELEFONO

In effetti, tra le email scoperte nelle scorse settimane da Report se ne trova una di Zambon indirizzata ai suoi superiori, che ora viene ripresa anche da Abc. In quel messaggio, il ricercatore spiegava che la censura del suo rapporto avrebbe potuto provocare «uno scandalo di proporzioni enormi in un momento delicato per l'agenzia».

Insomma, i vertici dell'Oms sapevano tutto fin dall'inizio.

 

Sapevano, soprattutto, che non pubblicare il rapporto avrebbe impedito di migliorare la gestione dell'emergenza, evitando così un cumulo di morti. Ma non hanno fatto nulla. Ed ecco che - come ha certificato la Johns Hopkins university - l'Italia è arrivata al primo posto nel mondo per numero di morti ogni 100.000 abitanti. Per la precisione, abbiamo 111,23 morti ogni 100.000 abitanti: nessuno ha fatto peggio di noi. Al secondo posto della macabra classifica c'è la Spagna (104,39 morti) seguita da Gran Bretagna (99.59 morti) e Usa (94,97 morti). Un bel risultato, non c' è che dire.

 

Giuseppe Conte pensosissimo durante il vertice virtuale con gli altri leader europei

Come abbiamo scritto più volte, il numero dei decessi avrebbe potuto essere minore se il governo e i gestori del sistema sanitario avessero applicato un piano pandemico adeguato. Ma non lo hanno fatto e nemmeno hanno applicato il piano vecchio (del 2006) che avevano a disposizione.

 

Tutto questo - seppur con toni morbidi - veniva messo in luce nel report realizzato da Zambon e colleghi. Ma il report è stato rimosso. E l'Oms continua a fare muro sulla vicenda. Prima ha impedito per ben tre volte al ricercatore italiano di recarsi in Procura a Bergamo per fornire la sua versione dei fatti (Zambon ha poi coraggiosamente deciso di presentarsi lo stesso).

 

Quindi ha diffuso un vademecum interno rivolto a tutti i membri dello staff e contenente risposte preconfezionate con cui evitare eventuali domande indiscrete dei giornalisti. Infine, tramite la sua succursale europea, ha diffuso un comunicato stampa per difendere il governo italiano, spiegando che a Roma non hanno mai chiesto di censurare il report «imbarazzante». Non solo.

 

ROBERTO SPERANZA

L'Oms ha anche sostenuto che il lavoro di Zambon fu ritirato perché conteneva inesattezze, e che non fu più ripubblicato perché - mentre i ricercatori correggevano - è cambiato il meccanismo di valutazione interno, cosa che avrebbe reso obsoleto il report. Peccato che, in realtà, tale meccanismo cambiò soltanto due mesi dopo la presentazione del rapporto incriminato.

 

Per farla breve: l'Oms non parla, e quando parla lo fa per rendere più torbide le acque. Lo nota anche Abc: «Le preoccupazioni per il rapporto ritirato sono aumentate nelle ultime settimane, alimentando critiche alla leadership dell'Oms sulla risposta globale alla pandemia, cosa che ha portato l'agenzia ad accettare un'indagine indipendente sulle sue prestazioni».

 

le mail di ranieri guerra nel 2017 sul piano pandemico

I giornalisti americani aggiungono poi: «L'agenzia delle Nazioni Unite è stata riluttante a criticare pubblicamente i Paesi che risultano fra i suoi principali donatori, anche quando le loro politiche hanno messo a rischio la salute pubblica. Durante le fasi iniziali dell'epidemia a gennaio, ad esempio, i funzionari dell'Oms erano (in privato) frustrati dalla mancanza di informazioni condivise dalla Cina, ma lodavano pubblicamente il Paese per la sua trasparenza. Mentre la pandemia aumentava di ritmo in Europa, gli scienziati dell'Oms mettevano in discussione internamente le politiche della Gran Bretagna - come quando suggerì che avrebbe perseguito l'immunità di gregge - ma enfatizzavano pubblicamente il loro sostegno. Il rapporto sparito ha puntato i riflettori sulla preparazione dell'Italia, Paese in cui si è verificata l'epidemia più mortale d’Europa».

 

Chiaro? Per non turbare i suoi finanziatori, l'Oms avrebbe di proposito svicolato di fronte a questioni scottanti. Se le avesse affrontate, avrebbe potuto evitare ulteriori morti. Zambon aveva avvertito i suoi capi. Il 27 maggio scrisse in una email: «Un grande team di esperti ha lavorato letteralmente giorno e notte con una sola motivazione: fare in modo che quello che è successo in Italia non si ripeta nei Paesi che ancora sono indietro nella curva epidemica».

 

le mail di ranieri guerra nel 2017 sul piano pandemico

I messaggi del ricercatore, tuttavia, sono stati ignorati. A quanto pare, ha prevalso l'interesse politico ed economico. Il risultato sono le cataste di morti.

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…