piazza dante servizi pignatone lo voi greazzo primicerio marcello viola

IL MONDO DI MEZZO RIMETTE IN MEZZO LA PROCURA DI ROMA - AL CSM SI RIAPRONO I GIOCHI SUL SUCCESSORE DI PIGNATONE, DOPO LA SENTENZA SU MAFIA CAPITALE E DOPO IL PASTICCIO PALAMARA. GIÀ ASCOLTATI FRANCESCO LO VOI (PALERMO, VICINO A PIGNATONE), MARCELLO VIOLA, L'ATTUALE REGGENTE MICHELE PRESTIPINO, IL PROCURATORE DI SIENA SALVATORE VITELLO, E IL PG DI SALERNO LEONIDA PRIMICERIO. OGGI TOCCA A CREAZZO, CHE HA FATTO ARRESTARE I RENZI, A FRANCESCO PRETE (VELLETRI), E TARFUSSER (CORTE PENALE INTERNAZIONALE)

 

 

1. IL DOPO MONDO DI MEZZO IN PROCURA SI RIAPRONO I GIOCHI

Giuseppe Scarpa per “il Messaggero

Palamara e Pignatone

 

A fine novembre la partita sarà quasi chiusa, con le proposte della commissione al plenum. Le prime audizioni per le nomine del nuovo procuratore di Roma al Csm sono andate in scena ieri. Poche ore prima che la Cassazione bocciasse l'inchiesta madre della procura retta, fino allo scorso maggio, da Giuseppe Pignatone. Le convocazioni sono arrivate all'indomani di una stagione che ha lacerato in primo luogo il Consiglio superiore della magistratura, con lo scandalo Palamara e le dimissioni di cinque consiglieri.

francesco lo voi

 

Ma la vicenda è partita dagli uffici giudiziari romani, profondamente segnati dalle intercettazioni che hanno rivelato un piano preciso per pilotare la nomina nella più grande procura d'Italia. E adesso, in un momento di importante transizione, con la reggenza di Michele Prestipino, molto vicino a Pignatone e favorito per l'incarico, dopo l'azzeramento della proposta di nomina del 23 maggio scorso con cui era stato indicato a maggioranza il Pg di Firenze Marcello Viola, la partita potrebbe riaprirsi.

 

marcello viola procuratore generale firenze 2

A generare il mercato delle nomine era stato proprio il cartello delle correnti (Mi e Unicost) che non volevano una linea di continuità con Pignatone, e quindi la nomina di Francesco Lo Voi, e quanti, invece, avrebbero preferito un nome di rottura, Viola. Ma la decisione della Cassazione, adesso, potrebbe indebolire l'asse che, dopo lo scandalo, aveva fatto quadrato intorno a Prestipino.

 

LE AUDIZIONI

Due giorni fa la Commissione per gli incarichi direttivi, presieduta da Mario Suriano (Area), ha ascoltato cinque degli otto aspiranti: Francesco Lo Voi, procuratore di Palermo vicino a Pignatone, Viola, l'attuale reggente della procura di Roma Michele Prestipino (considerato tra i favoriti), il procuratore di Siena Salvatore Vitello, e il Pg di Salerno Leonida Primicerio. Presente anche il vice presidente del Csm David Ermini. Le audizioni si concluderanno oggi con gli altri tre aspiranti: Giuseppe Creazzo, il procuratore di Velletri Francesco Prete, e il vicepresidente della Corte penale internazionale Cuno Tarfusser.

 

PROCURA GENERALE

giuseppe creazzo 1

Prima della nomina del procuratore di Roma, però, arriverà la designazione del nuovo procuratore generale della Cassazione, posto rimasto scoperto a luglio scorso dopo le dimissioni di Riccardo Fuzio. Travolto dallo scandalo per le intercettazioni con Palamara, Fuzio ha lasciato in anticipo la magistratura dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per rivelazione di segreto d'ufficio. Tre sono i candidati «esterni» alla Corte di Cassazione: i Pg di Roma, Giovanni Salvi; di Napoli, Luigi Riello e di Venezia, Antonello Mura. Gli altri concorrenti sono tutti magistrati della Suprema Corte. Un gruppo nutrito appartiene alla procura generale.

 

 

michele prestipino e giuseppe pignatone (1)

2. FAVORITO PER LA PROCURA DI ROMA IL PM SCONFESSATO SU MAFIA CAPITALE

Fabio Amendolara per “la Verità

 

Verrà sentito oggi dalla Quinta commissione del Csm Giuseppe Creazzo, il capo della Procura di Firenze considerato Nosferatu dai Renzi per aver ottenuto i domiciliari per babbo Tiziano e mamma Lalla, per aver aperto un' inchiesta per la bancarotta delle coop di famiglia e una per le false fatturazioni, per aver indagato il babbo per traffico di influenze illecite con un imprenditore di Barletta e per aver messo sotto indagine anche il cognato del Rottamatore Andrea Conticini e i suoi fratelli.

 

Senza dimenticare le indagini sulla fondazione Open e sul suo ex presidente Alberto Bianchi (pure lui indagato per traffico di influenze) e sull' ex collaboratore di famiglia Patrizio Donnini (accusato di autoriciclaggio e appropriazione indebita). Dopo aver acquisito il curriculum, i membri del Csm ascolteranno l' idea che Creazzo ha per riorganizzare la Procura. Le audizioni cominceranno alle 10.30. In scaletta ci sono altri due candidati: Francesco Prete, procuratore di Velletri, e Cuno Jacob Tarfussr, giudice all' Aja. Sono le ultime tre audizioni degli otto aspiranti alla poltrona lasciata cinque mesi fa da Giuseppe Pignatone (i candidati erano 13, ma sono scesi a otto dopo defezioni). Da allora si è scatenata la guerra tra bande ricostruita dai pm di Perugia.

cuno tarfusser

 

In questi cinque mesi è accaduto di tutto: le dimissioni di cinque togati del Csm e del pg della Cassazione Riccardo Fuzio, indagato per aver rivelato un segreto d' ufficio a Luca Palamara, pm sospeso perché accusato di corruzione. Davanti alla Quinta commissione sono già passati Leonida Primicerio (pg di Salerno) e Salvatore Vitello (procuratore di Siena).

 

Già ascoltato anche il pg di Firenze Marcello Viola: è la toga che aveva preso più voti (quattro) dalla vecchia commissione e che ha appreso di essere il candidato sponsorizzato da Palamara e dai parlamentari che incontrava nottetempo: Luca Lotti e Cosimo Ferri, all' epoca Pd e ora Italia Viva.

«Si vira su Viola», disse Lotti il 9 maggio in un hotel romano con cinque ex togati. I convitati ragionavano su come allontanare Creazzo dalla Toscana: «Gli va messa paura con l' altra storia (un esposto presentato a Genova, ndr), no? Liberi Firenze, no?».

 

LUCA LOTTI

Il vantaggio di cui godeva Viola era legato alla presunta discontinuità del suo profilo rispetto a Pignatone, ma non è detto che questo sia ancora l' aspetto determinante. Viola, però, ha anche una grande esperienza antimafia, ma non ha mai diretto una Dda. Requisito che, al contrario, vanta Creazzo, anche se in un ufficio meno centrale. È stato passato in rassegna l' altro giorno anche Franco Lo Voi, procuratore di Palermo (aveva preso un voto), unico che al momento guidi un ufficio che per numeri è paragonabile a quello della Capitale. In primavera era considerato il candidato di Pignatone.

 

Alla seduta a porte chiuse (ma non segreta) hanno preso parte anche consiglieri che non fanno parte della commissione. C' erano Giuseppe Cascini, capogruppo di Area e procuratore aggiunto di Roma, i laici Emanuele Basile e Stefano Cavanna della Lega, il pentastellato Fulvio Gigliotti.

 

I consiglieri vogliono ascoltare le audizioni e la speranza, in un gioco di marcature e veti, è giungere a una decisione quasi unanime. Anche la commissione per gli incarichi direttivi ha disposto l' audizione dei nove candidati alla nomina di procuratore generale della Cassazione per il posto lasciato scoperto da Fuzio. Sono tre gli esterni: il pg di Roma, Giovanni Salvi, di Napoli, Luigi Riello, e di Venezia, Antonello Mura. Gli altri sono magistrati della Suprema corte. Un gruppo nutrito appartiene alla Procura generale (tre avvocati generali e un sostituto pg), mentre altri due sono presidenti di sezione. Oggi si deciderà anche la sorte del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, che ha indagato su Etruria. Il plenum del Csm discuterà della sua riconferma dopo quattro anni.

piercamillo davigo a dimartedi' 1

 

La relazione di maggioranza di Piercamillo Davigo si è espressa per la non conferma. La relazione di minoranza, esposta da Marco Mancinetti, invece, è per la conferma.

Tornando alla Procura di Roma, il magistrato che la vulgata considera come favorito è Michele Prestipino, che gioca in casa in quanto già vice di Pignatone, capo della Procura distrettuale antimafia romana e attualmente facente funzioni di procuratore. Sembra lui in pole a Palazzo dei Marescialli, nonostante l' altro giorno non sia arrivato all' audizione con un ottimo biglietto da visita, per via dell' inchiesta su Mafia capitale cassata dai giudici della sesta sezione penale nella parte più importante, quella sul 416 bis, l' associazione di stampo mafioso su cui tanto puntavano Pignatone e lo stesso Prestipino.

 

Il gruppo dell' ex Nar e del re delle cooperative rosse Salvatore Buzzi con la mafia non c' entra. La Cassazione ha sconfessato i giudici d' appello che avevano dato ragione alla Procura, tornando all' impostazione della sentenza di primo grado, nella quale il 416 bis era già stato escluso. Una decisione che ha suscitato più di una reazione come quella dell' avvocato Alessandro Diddi, difensore di Buzzi: «A Roma c' era un sistema marcio e corrotto e la sentenza di primo grado l' ha riconosciuto. La Procura ha provato a sostenere la mafia, ma la Cassazione ha detto quello che avevamo sostenuto fin dall' inizio». Insomma non si sarebbe puntato a sufficienza su una nuova Tangentopoli per andare dietro a cupole inesistenti.

 

 

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…