matteo salvini nicola zingaretti

LA MUMMIA SICULA IN UN CUL DE SAC – SALVINI HA DECISO DI ROMPERE QUANDO HA CAPITO DI AVERE UN ALLEATO INASPETTATO: ZINGARETTI – IL SEGRERARIO DEL PD VUOLE IL VOTO ANTICIPATO PER TOGLIERSI DAI COJONI LA ZAVORRA RENZIANA - QUINDI MATTARELLA SI È TROVATO PRIVO DI ALTERNATIVE PER IMPAPOCCHIARE CON IL MANICHINO CONTE UN QUALSIASI GOVERNICCHIO DI TRANSIZIONE CAPACE DI FAR SLITTARE LE ELEZIONI ANTICIPATE INSABBIANDO L’AVANZATA DEL TRUCE – IL SOGNO DI CONTE È FARSI NOMINARE COMMISSARIO UE - IL VERO TIMORE DELL'ESTABLISHMENT, CON IL NUOVO PARLAMENTO, E' QUELLO DI VEDERE SALIRE AL QUIRINALE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ELETTO DALLA DESTRA

CONTE NON SPETTA AL MINISTRO DELL'INTERNO DECIDERE COME SI SVOLGERA LA CRISI

Ugo Magri per "la Stampa"

...........

meme sulla crisi di governo conte e mattarella

Che la crisi stesse precipitando, lo si era gia intuito l' altra sera quando Salvini, da Sabaudia, aveva sganciato la sua <>. Chiedeva una svolta radicale, precisando che non si sarebbe accontentato di qualche ritocco al programma o alla squadra governativa. Ieri mattina la Lega ha rincarato la dose, proprio mentre da Palazzo Chigi filtrava che il premier si stava recando sul Colle. A gettare la spugna, come in altri tempi sarebbe avvenuto, nella speranza magari di ritornare in sella dopo una tortuosa trattativa? Niente affatto: Conte e andato da Mattarella per anticipargli l' intenzione di cadere come un martire del cambiamento. All' ora di pranzo, si trattava ormai solo di definire i modi dello strappo finale. Che una raffica di adempimenti trascineranno piu a lungo di quanto vuole Salvini. < giuseppe conte e mattarella all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 1

 

Dopodiche, dimissionario o sfiduciato, il governo giallo-verde uscira di scena e non potra nemmeno indicare a Bruxelles il nome del nostro Commissario Ue. Mattarella avviera consultazioni che si annunciano brevi, in quanto M5S e Lega mai tornerebbero insieme, mentre il Pd si dichiara indisponibile a governi tecnici. A quel punto il capo dello Stato ne prendera atto e sciogliera le Camere fissando nuove elezioni per una domenica che potrebbe essere l'ultima di ottobre. E il nuovo governo? Se ne riparlera a Natale.

 

IL BIS -CONTE DIMEZZATO

Valerio Valentini per Il Foglio - stralci

 

..........

LUIGI DI MAIO BY SPINOZA

Matteo Salvini, ai suoi uomini, lo ripete da settimane: "Dietro a Conte c' e Mattarella, occhio. Le cose che lui dice sono ispirate dal capo dello stato". E non a caso anche ieri pomeriggio, quando gli eventi stavano ormai precipitando verso l' irrimediabile, la sintonia tra il premier e il presidente della Repubblica e tornata a percepirsi: perche il leader della Lega pretendeva da Conte dimissioni immediate da comunicare a Mattarella, al contrario il premier, che al Colle era gia salito in mattinata, ribadiva la necessita di un passaggio formale alle Camere, da riaprire per l' occasione a inizio della prossima settimana.

 

E pero, se pure uguale era l' intento di Conte e Mattarella - chiamare, cioe, Salvini allo scoperto: fargli assumere la piena responsabilita della rottura - diversi erano gli scenari immaginati. Perche mentre Conte, nel silenzio di Palazzo Chigi, si adoperava per guadagnare tempo e ponderare la possibilita di un suo nuovo incarico, magari anche con maggioranze diverse, il capo dello stato, nel rispetto della grammatica costituzionale, vedeva nella parlamentarizzazione della crisi il passo necessario verso la formazione di un nuovo governo che porti il paese alle elezioni. Del resto, questo resta un punto fermo, nella dilagante confusione gialloverde: la volonta di Mattarella di affidare a un governo "di transizione" il compito di traghettare la crisi.

NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI

 

A tal punto e solida, la certezza, che si vaglierebbe gia il profilo del possibile nuovo premier: che non sarebbe stato individuato nella figura di Giancarlo Giorgetti (che ieri, mentre circolavano indiscrezioni su un suo mandato esplorativo, era a spasso per i sentieri dell' Alpe Motta, in Valchiavenna), ma in quello di Giovanni Tria.

 

Uno scenario, questo, che deve spaventare non poco il leader della Lega, se e vero che, mentre chiedeva ai suoi contabili economici di preparare il budget per la campagna elettorale, dall' altra s' informava con chi gli tiene i conti in Parlamento di possibili ribaltoni parlamentari, venendo a sapere che anche cinque o sei dei suoi sarebbero pronti a tradire e a confluire tra i possibili "responsabili".

 

zingaretti berlusconi di maio

Il rischio della palude, Salvini, lo avverte: e forse anche per questo nella nota con cui ieri, di fatto, ha sancito la morte del governo gial loverde, ha chiesto tempi rapidi e certi. "An diamo subito in Parlamento per prendere atto che non c' e piu una maggioranza". E insieme alla palude, Salvini teme appunto la nascita di "un governicchio" che non a caso e stato il primo bersaglio della macchina della propaganda di Luca Morisi. Il quale dapprima, quando Salvini e arrivato a Palazzo Chigi per l' incontro decisivo con Conte, ha chiesto ai parlamentari leghisti di stare calmi, di "non allarmarsi", e poi ha sguinzagliato la sua Bestia social ad abbaiare: "Stop governi tecnici". Sintomo di una paura reale, specie perche, in uno scenario del genere, le elezioni nel 2019 sarebbero tutt' altro che scontate, e anzi molto piu probabilmente potrebbero slittare all' estate del 2020.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...