jens stoltenberg giorgia meloni

È NATO UNA STELLA – GIORGIA MELONI HA TELEFONATO A JENS STOLTENBERG, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, PER CONFERMARE IL POSIZIONAMENTO ATLANTISTA DELL'ITALIA E ASSICURARE “PIENO SOSTEGNO ALL'UCRAINA CONTRO L'AGGRESSIONE RUSSA” – RUVIDA LA REPLICA DI MOSCA: “NON CAPIAMO LA MELONI, LA LINEA DELLA NATO È DECISA DAGLI USA. NELLA NATO È COMINCIATA L'ERA DELLA DITTATURA” – AL G20 DI BALI CI POTREBBE ESSERE UN COLLOQUIO INFORMALE TRA LA BIDEN E LA DUCETTA, CHE STA PENSANDO DI VOLARE A KIEV…

Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

JENS STOLTENBERG

«Pieno sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa» e «impegno sempre più forte» con la Nato. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato il posizionamento internazionale dell'Italia durante una conversazione telefonica con Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

 

Immediata e ruvida la replica di Mosca: «Non capisco cosa voglia dire Meloni quando sostiene che l'Italia continuerà a seguire una linea filo-atlantista - dichiara la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova -, in realtà la Nato non prende in considerazione le posizioni dei singoli Paesi membri, la linea è decisa dal principale membro, gli Stati Uniti. Nella Nato e nella Ue è cominciata una nuova era, l'era della dittatura».

 

GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI

Archiviata la fiducia, il governo Meloni prende il via tra primi contatti e attese conferme. Come, appunto, quella sul ruolo dell'Italia, con la nuova maggioranza, nella guerra in Ucraina. Nella telefonata all'ex premier norvegese Stoltenberg, «Meloni - comunicano dalla presidenza del Consiglio - ha ribadito che l'alleanza atlantica è indispensabile per difendere la sicurezza e i valori comuni che caratterizzano l'identità occidentale».

 

Inoltre la presidente del Consiglio «ha riaffermato il pieno sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa e l'importanza di rafforzare l'impegno della Nato nel contrasto alle minacce di diversa natura provenienti da tutte le direzioni strategiche, incluse le sfide del Sud». E infine «ha formulato l'auspicio di poter incontrare presto e di persona il segretario generale della Nato».

 

mario draghi e jens stoltenberg

Un incontro che potrebbe tenersi già la prossima settimana quando Meloni a Bruxelles avrebbe in programma di incontrare anche i presidenti di Commissione e Consiglio Ue, Ursula von der Leyen e Charles Michel.

 

Stoltenberg con un tweet conferma «l'ottimo colloquio» e il ruolo del nostro Paese. «L'Italia - scrive - è un alleato impegnato, che fornisce un solido contributo alla nostra deterrenza e difesa ed è fondamentale per il supporto degli alleati all'Ucraina. La Nato non si farà intimidire o dissuadere dal sostenere l'autodifesa dell'Ucraina, per tutto il tempo necessario».

 

L'agenda internazionale della premier prende forma in queste ore: diverse le missioni programmate. E al G20 del 15 e 16 novembre a Bali potrebbe aver luogo un bilaterale o un colloquio informale col presidente Joe Biden. Non è certo se Meloni interverrà alla Cop27 sul clima, a Sharm el-Sheikh a inizio novembre.

 

joe biden jens stoltenberg

A inizio dicembre invece dovrebbe essere a Tirana per il vertice sui Balcani, e ad Alicante per l'Euromed. Nell'entourage di Meloni si lavora a un possibile viaggio in Ucraina per incontrare il presidente Zelensky. Intanto sul conflitto in corso botta e risposta tra l'ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk e il leader del M5S, Giuseppe Conte.

 

 «Le manifestazioni esclusivamente all'insegna della pace, con appelli impersonali a un cessate il fuoco non riguardano la giustizia, ma dimostrano viltà e ipocrisia», attacca il primo indirizzando una lettera aperta a Conte. Che gli risponde: «Parteciperemo alla manifestazione di pace del 5 novembre, ma senza ambiguità nella condanna dell'aggressore russo e sostenendo il popolo ucraino».

silvio berlusconi matteo salvini giorgia meloni al quirinale meloni berlusconi salvini al quirinale GIORGIA MELONI SILVIO BERLUSCONI

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...