vladimir putin sanna marin finlandia nato

LA NATO È TRATTA - MOSCA CONTINUA A STREPITARE DOPO L’ANNUNCIO UFFICIALE DELLA FINLANDIA DI VOLER ADERIRE ALL’ALLEANZA ATLANTICA: “L’OCCIDENTE È PRONTO A TUTTO PER STRANGOLARE LA RUSSIA, INCLUSO FAR RESUSCITARE IL NAZISMO” - PRIMA DA MOSCA MINACCIANO DI NUOVO IL RICORSO AL NUCLEARE, POI LA MISSIONE PERMANENTE DELL’EX URSS PRESSO LE NAZIONI UNITE PARLA DI “ISTERIA ANTI-RUSSA”. MA ORMAI PUTIN È COMPLETAMENTE ISOLATO…

le premier di finlandia e svezia

1 - MOSCA, OCCIDENTE PRONTO A TUTTO PER STRANGOLARE LA RUSSIA

 (ANSA) - "Nel loro desiderio di strangolare la Russia, le potenze occidentali sono pronte a tutto, incluso far resuscitare il nazismo": lo ha affermato la Missione permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite a Ginevra in una dichiarazione riportata dalla Tass.

 

Ieri il consiglio per i diritti umani dell'Onu ha votato a larga maggioranza a favore dell'apertura di un'inchiesta sulle presunte gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina contribuendo così a rafforzare la pressione diplomatica su Mosca.

 

vladimir putin e la cravatta di marinella 6

In particolare il Consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli a due la bozza di risoluzione presentata dall'Ucraina per avviare un'indagine sulle presunte violazioni commesse dall'esercito russo nelle regioni di Kiev,Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo.

 

Secondo la missione, "l'isteria anti-russa, scatenata dagli occidentali, non ha nulla a che fare con una genuina preoccupazione per il destino dell'Ucraina stessa e del suo popolo". "Nel loro maniacale desiderio di strangolare la Russia, sono pronti a tutto, fino a far rinascere il nazismo nelle sue manifestazioni più brutte", afferma la missione diplomatica in un comunicato. I diplomatici russi hanno anche giudicato la decisione "un altro uso del Consiglio per i diritti umani nell'interesse di un ristretto gruppo di Stati".

 

finlandia e svezia entrano nella nato 2

2 - FINLANDIA NELLA NATO: «SÌ, SENZA ESITAZIONI», MOSCA: RISCHIO ATOMICO

Marco Ventura per “il Messaggero”

 

Il dado è tratto. Un passaggio della storia che cambia il volto dell'Europa, solo l'ultima (o forse la prima) di una serie di conseguenze innescate dalla decisione di Putin d'invadere la confinante Ucraina. Presidente e premier della Finlandia, Sauli Niinistö e Sanna Marin, hanno annunciato attraverso un comunicato congiunto la decisione del Paese, storicamente neutrale ma già membro dell'Unione Europea, di chiedere l'ingresso nella Nato, con i suoi oltre 1300 chilometri di frontiera con la Russia.

jens stoltenberg

 

Un'adesione, si legge nella nota, che «rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia» che a sua volta, «in quanto membro della Nato, rafforzerebbe l'intera alleanza di difesa». La domanda sarà presentata «senza indugio», già domenica con la ratifica da parte del Parlamento di Helsinki, garantita dalle consultazioni di queste settimane.

 

«Durante la primavera si è svolta un'importante discussione sulla possibile adesione alla Nato aggiungono i vertici istituzionali del Paese scandinavo e c'è voluto del tempo perché il Parlamento e l'intera società si esprimessero», ma anche per gli «stretti contatti internazionali con la Nato e i Paesi membri, nonché con la Svezia (la cui adesione è prevista per lunedì, ndr)». Alla fine l'annuncio, con l'augurio che i passi necessari vengano presi «rapidamente, entro i prossimi giorni».

 

mappa di svezia e finlandia

PERCORSO IN DISCESA

Da parte dell'Alleanza, il segretario generale Stoltenberg assicura che «la richiesta sarà accolta favorevolmente e il processo di adesione sarà regolare e veloce». Funzionari americani azzardano che il tutto si potrebbe concludere in quattro mesi. Ma la previsione è ottimistica.

 

La richiesta sarà presentata prima del vertice di giugno dell'Alleanza, a quel punto i leader dei Paesi alleati la approveranno all'unanimità (difficile che Stati come l'Ungheria possano impedirlo) e dopo tutti i Parlamenti nazionali dovranno ratificare la decisione. Saranno i mesi più delicati, non a caso il passo di ieri è stato preceduto da frenetici colloqui tra i finlandesi (ma anche gli svedesi, che già prendono atto e promettono di tenere conto delle valutazioni finlandesi per la loro analoga decisione) e i Paesi maggiori dell'Alleanza: Usa, Germania, Francia e, soprattutto, la Gran Bretagna.

PUTIN ZELENSKY

 

 Il premier britannico Johnson è stato nei giorni scorsi a Stoccolma e Helsinki e con la Finlandia ha firmato un ulteriore patto di mutua difesa. Missioni in America hanno confortato l'orientamento di Svezia e Finlandia, sostenuto anche da una svolta nella pubblica opinione (dal 30 per cento di favorevoli, in Finlandia si è passati a oltre il 70 per cento). «Con questa adesione spiega Niinistö la Finlandia massimizza la propria sicurezza.

jens stoltenberg

 

Non è contro nessuno, pur se all'interno dell'Alleanza farà la sua parte per la sicurezza della comunità. Anche per un membro della Nato la geografia rimane la stessa. La Russia è e rimarrà vicina alla Finlandia. Bisognerà continuare a essere in grado di gestire le questioni pratiche con la Russia. Un Paese Nato, la Norvegia, è stato in grado di farlo».

Dura, come prevedibile, la reazione russa. Il primo a intervenire è il portavoce del Cremlino, Peskov.

vladimir putin

 

«Questa decisione ci impone di prendere misure per la nostra sicurezza. Dipenderà da come questo processo di espansione si esprimerà in futuro, da quanto lontano si sposterà l'infrastruttura militare e quanto vicino ai confini della Russia. La Finlandia aveva già aderito ai passi ostili compiuti nella Ue nei confronti della Russia». Poi una nota del ministero degli Esteri di Mosca, che minaccia «ritorsioni» in quanto l'adesione finlandese alla Nato «è un cambiamento radicale della sua politica estera».

 

evacuazione civili mariupol 21

La rappresaglia sarà «di tipo tecnico-militare e di altra natura, col fine di fermare l'insorgere di minaccia alla sicurezza nazionale». Missili a Kaliningrad? Ne risulteranno «danneggiate le relazioni bilaterali così come la sicurezza e la stabilità del Nord-Europa». Tradotto, con le parole del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: «un simile conflitto (con la Nato) ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare».

 

E i media russi riportano che i dirigenti finlandesi sono già avvertiti della possibilità che oggi stesso, o con i prossimi pagamenti di Helsinki a fine maggio, il Cremlino ordini di chiudere i rubinetti del gas verso la Finlandia.

 

LA CONTROREPLICA

kaliningrad

 Il ministero degli Esteri di Mosca accusa Helsinki «di violare con questo annuncio i trattati di pace e amicizia con la Russia» e conclude che ormai «spetta alla storia giudicare». Replica il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, per il quale la Russia «non deve sentirsi minacciata, siamo Paesi che amano la pace, abbiamo mantenuto un confine pacifico e guardiamo al futuro quando la normale cooperazione potrà continuare». Il problema è che l'invasione dell'Ucraina «ha cambiato i parametri di sicurezza europei, è un attacco all'intero ordine continentale, il comportamento imprevedibile della Russia è un pericolo per l'Europa intera».

guerra in ucraina

 

Portare 100mila uomini ai confini, invadere uno Stato sovrano confinante e «dirsi pronti all'uso di armi non convenzionali come quelle chimiche o nucleari, è proibito dagli accordi internazionali». Per non parlare dei crimini di guerra »che abbiamo visto». Pieno sostegno al governo finlandese dai partner europei, in primis Francia e Germania. Il Pentagono la definisce «decisione storica». Il Senato americano promette una procedura di approvazione rapida.

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…