salario minimo

DA NOI IL SALARIO MINIMO C'È GIÀ, NEL SENSO CHE È AL MINIMO IN EUROPA! - L'ITALIA È L'UNICO PAESE OCSE IN CUI LE RETRIBUZIONI REALI SONO SCESE NEGLI ULTIMI 30 ANNI: HA FATTO MEGLIO PERFINO LA GRECIA - I DATI CI INCHIODANO CON QUEL -2,9% IN TERMINI REALI RISPETTO AL +276,3% DELLA LITUANIA, PRIMA IN CLASSIFICA, AL +33,7% IN GERMANIA E AL +31,1% IN FRANCIA - LE COLPE? DELLE SCELTE FALLIMENTARI DA PARTE DELLA POLITICA, DEI SINDACATI E PURE DEL MONDO IMPRENDITORIALE...

Attilio Barbieri per "Libero Quotidiano"

 

stipendio

L'Italia sarà anche uno dei Paesi dove si vive meglio al mondo. Sicuramente da noi si mangia molto meglio che altrove e grazie alla dieta mediterranea campiamo più di prima e più di quanto accada in altri Paesi avanzati. Ma se stiamo meglio non è certo grazie ai soldi che guadagniamo. Anzi.

 

A vedere l'andamento dei nostri stipendi rispetto alle retribuzioni percepite nel resto dei Paesi avanzati c'è poco da stare allegri. Negli ultimi trent'anni di globalizzazione, tra il 1990 e il 2020, siamo l'unico Paese Ocse in cui le retribuzioni medie lorde annue sono diminuite: -2,9% in termini reali rispetto al +276,3% della Lituania, il primo Paese in graduatoria, al +33,7% in Germania e al +31,1% in Francia.

 

stipendio

Ma ci sono davanti tutti, pure la Grecia (+30,5%) e il Messico (+12,3%). Non che in questi ultimi Paesi si stia meglio che da noi. Semplicemente greci e messicani guadagnano più di prima in termini reali. Di poco o di tanto, ma hanno buste paga superiori.

 

Noi, invece, ci siamo impoveriti. E questa perdita di potere d'acquisto reale si è verificata, come segnala il Censis che ha elaborato la classifica, nel periodo in cui si è dispiegata la globalizzazione più pervasiva nella storia dell'umanità. Il Censis non approfondisce più di tanto le cause di questa situazione la cui analisi meriterebbe più attenzione da parte dei grandi protagonisti dell'economia.

 

STIPENDIO IDEALE

Ma se queste sono le conseguenze è facile intuire che siano frutto di scelte profondamente sbagliate da parte della politica, dei sindacati e pure del mondo imprenditoriale che ha fatto della sterilizzazione dei salari una bandiera. Coincidenza vuole - o forse no - che il lungo periodo di impoverimento reale degli italiani coincida con l'accordo sulla «politica dei redditi», la concertazione, siglato nel luglio del 1993 da Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e governo.

 

CIAMPI PREMIER

Presidente del Consiglio era Carlo Azeglio Ciampi, Paolo Savona, attuale numero uno della Consob era ministro dell'Industria e Vincenzo Visco delle Finanze. La concertazione ebbe senza dubbio il pregio di superare il lungo periodo del «salario variabile indipendente dagli utili d'impresa», con la trappola della scala mobile, gli stipendi agganciati all'inflazione in una rincorsa infinita che rischiava di portarci fuori strada. La politica dei redditi legava i salari alla produttività e all'andamento dell'impresa. Ma qualcosa non ha funzionato.

 

Paolo Savona

Certo, la pattuglia dei Paesi di testa che guidano la classifica, quelli dove gli stipendi sono cresciuti di più, è composta soprattutto da Stati che riuscirono ad affrancarsi dal giogo comunista, uscendo dalla sfera d'influenza sovietica nel periodo fra la fine del decennio Ottanta e l'inizio del successivo.

 

IL SALARIO MINIMO IN EUROPA

È sicuramente il caso di Lituania, Estonia, Lettonia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia. Dunque non deve meravigliare se gli stipendi in quei Paesi siano cresciuti anche di oltre il 200% nel trentennio. Ma nell'Europa del Patto Atlantico il ragionamento non vale.

 

salario minimo 4

Come mai le retribuzioni dei tedeschi sono salite del 33,7% e quelle dei francesi del 31,8 mentre le nostre calavano del 2,9%? Ma non è finita. La direttiva Ue sul salario minimo, attesa a breve all'approvazione finale, in un Paese come il nostro dove i contratti collettivi fissano da tempo i livelli retributivi più bassi per ciascun settore, rischia di peggiorare ulteriormente le cose.

 

salario minimo 3

Fornendo a imprenditori poco lungimiranti, il pretesto per ancorare i salari ai valori minimi previsti dalla Ue. Buste paga a parte, la stagnazione nei consumi interni che ci ha afflitti per oltre un decennio, trova una spiegazione puntuale nei dati elaborati dal Censis. Si comperava meno perché gli stipendi reali non crescevano.

Ultimi Dagoreport

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!