franco gabrielli gianni de gennaro

SULLE NOMINE DEL CAPO DELLA POLIZIA E DEL COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA SI STA CONSUMANDO UNA GUERRA DI APPARATI – E’ UNO SCONTRO TRA IL VECCHIO MONDO VICINO A GIANNI DE GENNARO E LUCIANO VIOLANTE (CHE INSIEME ALL’AMICO MANTOVANO VORREBBERO ANDREA DE GENNARO ALLA FINANZA) E QUELLO CHE HA PRESO PIEDE CON FRANCO GABRIELLI, CHE AVEVA CONTINUITA’ NELL’USCENTE CAPO DELLA POLIZIA LAMBERTO GIANNINI – TRA DE GENNARO E SIRICO POTREBBE SALTARE FUORI UN TERZO NOME PER LA GDF: BRUNO BURATTI O MICHELE CARBONE…

andrea de gennaro

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini,Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

La figuraccia di questa settimana è stata recepita. «Proviamo a evitarne un’altra». È così che Giorgia Meloni ha chiesto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, di provare a chiudere il dossier sulle forze di Polizia in questo weekend in modo da arrivare a martedì, quando è previsto il cambio del comandante generale della Guardia di Finanza, con un successore di Giuseppe Zafarana. […]

alfredo mantovano al funerale di andrea augello

 

Lo schema sulla Gdf: un terzo nome per sancire il compromesso, dopo le tensioni sui candidati di “bandiera”. Con la consapevolezza che dopo la fumata nera all’ultimo Consiglio dei ministri c’è bisogno di un nuovo metodo. E di nomi nuovi. Perché il blitz del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che per conto della premier voleva imporre il nome di Andrea De Gennaro, attuale comandante in seconda della Gdf, è già andato a vuoto.

 

Luciano Violante

Respinto da Giorgetti e dal titolare della Difesa Guido Crosetto, che a poche ore dal Cdm avevano raggiunto un accordo su Umberto Sirico, a capo dei reparti speciali. Riproporre i nomi di De Gennaro e Sirico, bruciati dal muro contro muro, si concluderebbe con un nuovo rinvio. […]  il metodo del terzo nome prende forza all’interno di una cornice dove nessuno vuole uscire sconfitto.

 

generale umberto sirico

Il comandante della Gdf è sempre stato un uomo di fiducia del ministro dell’Economia e questo requisito è ritenuto fondamentale da Giorgetti, che ha sottoposto a Meloni una lista di nomi. Così come Crosetto non vuole farsi imporre un’altra scelta, dopo quella di Roberto Cingolani a Leonardo. Tra i nomi in pole ci sono Bruno Buratti, numero uno del comando interregionale dell’Italia centrale, e Michele Carbone, comandante interregionale al Sud.

Più semplice, invece, quanto sta accadendo in Polizia: la sostituzione di Lamberto Giannini, che dovrebbe andare a fare il prefetto di Roma, con il vice direttore dell’Aise, Vittorio Pisani, sembra cosa fatta.

 

gianni de gennaro

Pisani gode della stima di Matteo Salvini, con cui ha lavorato al Viminale, del ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che in quella stagione era capo di gabinetto di Salvini (e che forse ora avrebbe preferito una tempistica diversa per il cambio) e di Mantovano. Giannini potrebbe diventare prefetto a Roma in attesa di sostituire all’Aisi, Mario Parente. Questi sono i fatti. […]

 

L’uomo delle scelte è Mantovano. Ma la domanda cruciale è un’altra: con chi si confronta? Non […] con Giorgetti e Crosetto […] Eppure Mantovano, evidentemente, con qualcuno ne aveva parlato. «Chiedete a Luciano Violante» suggerisce, ironico, un ministro. Non scherza, però. In molti dentro e fuori il governo sono convinti che l’ex presidente della Camera diessino sia oggi l’interlocutore più ascoltato da Mantovano. Ecco, a Violante un’eventuale nomina di De Gennaro, generale dalle grandi relazioni, non dispiacerebbe affatto, non fosse altro per il rapporto che lo lega al fratello, l’ex capo della Polizia, Gianni.

 

FRANCO GABRIELLI

In gioco c’è un cambio di cultura: dopo anni in cui il gruppo De Gennaro è sempre stato riferimento, lo spazio era stato preso da Franco Gabrielli che proprio in un’intervista a Repubblica aveva segnato il cambio del passo quando aveva detto, riferito a Genova, «al posto di De Gennaro io mi sarei dimesso». Si disse, non senza una ragione: «In Polizia quelli della Digos prendono i posti di quelli della Mobile, sono due modi di ragionare, seppur all’interno dello stesso distintivo, completamente opposti».

giancarlo giorgetti guido crosetto

 

La sostituzione di Gabrielli e la cacciata dei suoi uomini, ultimo proprio Giannini, poliziotto stimato trasversalmente che però oggi paga proprio questo, l’arrivo di Pisani — già capo della mobile di Napoli, il preferito di Antonio Manganelli — la possibile nomina di Andrea De Gennaro, il ritorno in scena di Mantovano e Violante, aprono una nuova stagione. O meglio: è il ritorno di una vecchia.

ANTONIO MANGANELLI GIANNI DE GENNARO

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"