vito crimi giuseppe conte luigi di maio

NON CI RESTA CHE IL CRIMI – ORMAI A RASSICURARE "GIUSEPPI" C’È RIMASTO SOLO IL MITE VITO: “IL GOVERNO NON CADRÀ. QUELLA SUL MES SARÀ UNA RISOLUZIONE UNITARIA”. MA CONTE HA UN MARGINE DI SOLI SEI VOTI AL SENATO: LO SPIRAGLIO POTREBBE ESSERE FAR USCIRE LA PATTUGLIA RIBELLE DALL’AULA AL MOMENTO DEL VOTO - DI MAIO FA IL DURO: “IO NON HO ALCUN PROBLEMA A ESSERE RIELETTO. MA NON CREDO CHE MOLTI DI VOI POSSANO STARE TRANQUILLI…” – E INTANTO DAI GIORNALI TEDESCHI ARRIVANO I PIZZINI: "L'ITALIA GIOCA COL FUOCO"

conte di maio

1 – LA FAIDA GRILLINA DI DIBBA E MORRA DI MAIO MINACCIA: MOLTI SPARIRANNO

Estratto dell’articolo di Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

(…) Di Maio è duro. E lancia avvertimento: «Io sono stato eletto in un collegio dove il M5s ha preso una delle percentuali più alte in Italia. Non ho alcun problema ad essere rieletto in Parlamento e rifare il ministro». «Non credo rincara Di Maio che molti di voi possano stare tranquilli. Se casca il governo, molti non saranno rieletti». (…)

 

2 – IL COLLE METTE IN RIGA I GIALLOROSSI SUL MES CONTE SICURO: NON CADO

Estratto dell’articolo di Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

ARTICOLO DI DIE WELT CONTRO L ITALIA

(…) Intanto però i paesi europei guardano con crescente allarme alle inconcludenti convulsioni che paralizzano su tutti i fronti il governo italiano, e ne fanno un partner scarsamente affidabile: «L'Italia gioca col fuoco», titolava ieri la tedesca Welt. Mentre lo Spiegel ricordava al tronfio capo dell'esecutivo che il suo paese è «il paziente a rischio d'Europa».

 

Segnali non rassicuranti per Conte, che attende speranzoso la manna dal cielo dei 200 miliardi di Recovery Fund da gestire. Perché, fatta la legge finanziaria e superato il picco dell'emergenza e il rischio voto, l'incidente parlamentare potrebbe arrivare sul serio.

 

luigi di maio vito crimi

3 – MES, I VERTICI 5S LAVORANO SULLA FRONDA: "QUALCUNO POTREBBE SOLO USCIRE DALL'AULA"

Federico Capurso per “la Stampa”

 

La fronda interna al Movimento 5 stelle, contraria alla riforma del Mes, non si sta sgonfiando. Ci sono ancora tra i 6 e gli 8 senatori che minacciano di votare No, mercoledì prossimo, quando Giuseppe Conte presenterà in Parlamento la risoluzione di maggioranza su Mes e Recovery fund, prima di partire per Bruxelles.

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

Un numero di defezioni sufficiente a far tremare l'esecutivo, che ha un margine di soli sei voti a palazzo Madama. La rete di sicurezza potrebbe arrivare dai senatori a vita Mario Monti ed Elena Cattaneo, oltre che da alcune assenze strategiche in arrivo da Forza Italia, ma è una precarietà pericolosa.

 

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

«Si respira la stessa aria degli ultimi giorni di governo con la Lega», commenta un membro del governo M5S. Eppure, in serata, sembra aprirsi uno spiraglio: la pattuglia ribelle - spiegano fonti interne al gruppo di senatori M5S - non sarebbe così compatta come si dice e qualcuno di loro «potrebbe limitarsi ad uscire dall'Aula al momento del voto». La suggestione, che si rincorre nelle telefonate, non lascia però dormire sonni sereni in casa M5S.

ALESSANDRO DI BATTISTA VITO CRIMI

 

«Il governo non cadrà. Sarà una risoluzione unitaria», assicura Vito Crimi. Ma è ancora fresco lo scontro durissimo avuto venerdì notte durante l'assemblea congiunta tra i vertici del partito e la truppa di deputati e senatori anti-Mes.

 

conte di maio -33

Luigi Di Maio chiede di «trovare una soluzione senza spezzare la corda», vuole «condivisione», ma punta il dito contro quei rivoltosi che non lasciano spazio a trattative: «È da irresponsabili - dice a Sky - votare contro Conte mercoledì».

 

vito crimi intimo

I nomi dei senatori Bianca Granato e Mattia Crucioli sono cerchiati in rosso, perché i più agguerriti. Insieme a loro, ci sono quelli di Elio Lannutti, Barbara Lezzi e Orietta Vanin. Se arriverà un voto contrario, sarà «inevitabile una sanzione severa» da parte dei probiviri, assicurano fonti M5S. In forse, poi, i voti di Rosa Amato, Fabio Di Micco e Cataldo Mininno, trincerati nel silenzio.

 

roberto gualtieri giuseppe conte luigi di maio

Occhi puntati anche su Nicola Morra, che fino all'ultimo lascerà in sospeso la sua decisione sul voto: ma chi lo conosce bene, ai piani alti del partito, confida nel fatto che alla fine prevarrà il suo senso di responsabilità. La maggior parte dei dissidenti - hanno fatto sapere ieri - sarebbe disposta a votare la risoluzione se tornasse quella "logica del pacchetto" impostata a inizio legislatura: che sia un insieme di riforme europee all'interno del quale inserire anche il Mes, e non delle riforme divise l'una dall'altra.

NICOLA MORRA GIUSEPPE CONTE

 

«Ma se Conte dice che la logica del pacchetto non è possibile, dobbiamo fidarci», replica Di Maio. «Sarà importante ascoltare il presidente del Consiglio che dirà cosa è possibile e cosa non si può fare». Ma c'è anche il rapporto con il Pd, teso come non mai, a rendere complicate le cose. Nel mirino dei Cinque stelle è finito soprattutto Roberto Gualtieri: «Non ha rispettato il mandato parlamentare e questo ha aperto il problema», spiega Morra.

 

crimi raggi

E persino Di Maio comprende le critiche: «Gualtieri non vi ha dato ascolto in Commissione - dice ai suoi parlamentari - ma non per questo noi andiamo contro il presidente del Consiglio che abbiamo nominato. Io non ho paura di tornare al voto. Il problema è che perdiamo Conte. E non riusciamo a trovare un altro nome come il suo».

 

Gli alleati di Pd e Italia viva «ci stanno volutamente costringendo su posizioni scomode - si lamentano dal M5S -. È un atteggiamento che deve finire, perché la pazienza è finita». Un altro segnale arriverà dalla Camera, sempre mercoledì - giornata nera per il governo - quando ci sarà il voto finale sui decreti sicurezza. Trenta deputati M5S minacciano di votare contro. E la maggioranza, in questo caso, resterebbe in piedi per due voti.

nicola morra foto di bacco (1)DIE WELT

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...