catena di montaggio2

NON C’ENTRIAMO NULLA MA PAGHEREMO TUTTI IL PREZZO DELLA GUERRA DI PUTIN - LA RUSSIA È GRANDE ESPORTATORE DI RAME E  ALLUMINIO, COMPONENTI CHIAVE PER IL SETTORE AUTO, E NEL MOMENTO IN CUI L'ESPORTAZIONE SI BLOCCHERÀ, ANDRANNO IN CRISI LE CATENE DI MONTAGGIO - NEL SETTORE AGRICOLO SIA RUSSIA CHE UCRAINA SONO GRANDI ESPORTATORI E CONTANO PER IL 29% DELL'OUTPUT GLOBALE DI GRANO - L'INTERSCAMBIO RUSSO CON IL RESTO DEL MONDO È STATO DI 785 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2021, CON UN VANTAGGIO DI CIRCA 200 MILIARDI PER L'EXPORT - ALLA PENURIA GLOBALE DI CERTI PRODOTTI SI ACCOMPAGNERÀ LA COMPONENTE INFLAZIONE…

Mario Platero per “la Repubblica - Affari & Finanza”

 

PUTIN E GLI ANIMALI

Ci sono tre derivazioni economiche dalla guerra che Putin ha scatenato contro l'Ucraina. La prima riguarda il potenziale danno al ciclo congiunturale nelle sue varie componenti, catene produttive, commerci, mercati, inflazione - e le ricadute delle forti sanzioni contro Mosca. La Russia pagherà un prezzo duro, dice Joe Biden, ma da questa guerra un prezzo lo pagheremo anche noi.

 

LA GUERRA COLPISCE ANCHE IL GRANO 4

Sono gli indici di Borsa a darci il polso delle conseguenze, ad esempio per la tenuta della crescita proprio quando ci si preparava a un'uscita più solida dal Covid. Uno degli scenari considerati da Wall Street è un'uscita rapida, nel giro di un paio di mesi,di Mosca dall'Ucraina dopo aver installato un regime a sè favorevole. La seconda più a lungo termine riguarda l'impatto di questa guerra e dell'aggressività di Putin sull'impianto geopolitico del post Guerra fredda.

 

Si erano creati i presupposti per un lungo periodo di crescita in un ordine politico e giuridico non privo di tensioni o di crisi, ma pur sempre a garanzia di uno sviluppo armonico globale. Ora una conseguenza dell'attacco all'Ucraina e delle sanzioni imposte dall'Occidente anche per i servizi bancari sarà l'apertura alla Russia dei forzieri cinesi.

CATENA DI MONTAGGIO2

 

Qui il rischio è l'accelerazione di certi fenomeni già in corso, incluso lo strappo cinese verso un regime valutario che dovrebbe essere influenzato dal renminbi e dalle criptovalute a danno del dollaro. La terza derivazione è più subdola e fa da amplificatore a uno dei mali del nostro tempo, la diffusione di fake news che spesso viaggiano impunite sulla rete. Lo abbiamo visto negli Usa con la negazione del risultato delle Presidenziali 2020 e con l'attacco al Parlamento del 6 gennaio 2021.

 

Vladimir Putin e la Russia hanno fatto di peggio: la giustificazione dell'attacco, ha detto Putin, è il «genocidio di russi» avvenuto per mano degli ucraini. Qui la fake new supera qualunque limite. E ci porta dritti alle fake news che provocano guerra. Non che non sia già accaduto, ma nell'era di Internet l'accelerazione dell'azione-reazione è straordinaria. Il falso diventa efficace e utile.

 

VLADIMIR PUTIN

Con una conseguenza: non è possibile per un'economia e per sistemi produttivi di mercato operare in un contesto privo di certezze giuridiche, dove tutto può essere condizionato dalla fantasia del bullo di turno, che si chiami Trump o Putin. Ma vediamo com' è possibile declinare per ciascuna di queste tre derivazioni di una guerra ingiusta e pericolosa, scenari, ipotesi e possibili problemi.

 

Oggi per avere un maxi-Suv GMC Yukon Denali occorre aspettare fra i cinque e i sette mesi. Il problema: la mancanza di microchip dopo il lockdown da Covid in Malesia dove i chip vengono prodotti. GM aveva annunciato che il problema era stato finalmente risolto e poteva completare circa 80 mila vetture ferme in deposito. Ma oggi saranno altre componenti essenziali a mancare. Anche in Europa.

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

 

Un esempio: con il 30% del mercato globale, la MC Norilsk Nickel PJSC e il più grande produttore al mondo di palladio, il metallo usato per la produzione di marmitte catalitiche. E senza marmitta l'auto non può uscire sul mercato. La Russia è anche grande esportatore di alluminio e di rame, altri componenti chiave per il settore auto, e nel momento in cui l'esportazione si bloccherà, andrà in crisi la catena dell'offerta per le catene di montaggio. In altri settori, quello agricolo ad esempio, sia Russia che Ucraina sono grandi esportatori e contano per il 29% dell'output globale di grano.

 

CATENA DI MONTAGGIO3

Complessivamente l'interscambio russo con il resto del mondo è stato di 785 miliardi di dollari nel 2021, con un vantaggio di circa 200 miliardi per l'export. Le sanzioni dovrebbero eliminare quel surplus. Nel frattempo, il costo dei trasporti di merci, sul Mar Nero, è aumentato fra i 3 e i 5 dollari alla tonnellata.

 

La Germania ha fermato il progetto Nord Stream 2. Il prezzo del petrolio è al di sopra dei 100 dollari al barile, ma non potendo avere quello russo gli aumenti continueranno. Tutto ciò per dire che alla penuria globale di certi prodotti si accompagnerà la componente inflazione. Cosa che mette pressione sulla Fed già preoccupata da manifestazioni inflattive strutturali: potrà Jerome Powell aumentare i tassi come voleva, rischiando di strangolare l'economia? Qualcuno dice che gli aumenti dei tassi rallenteranno rispetto alle attese e l'inflazione esploderà. Questi sono solo alcuni esempi fra i moltissimi comparti che si trovano nella stessa situazione, cosa che ci dà nel complesso un'idea del danno enorme a cui potremmo trovarci esposti.

 

putin xi jinping

Sbagliato? Controproducente? Rischioso imporre queste sanzioni? Come si diceva, le violazioni della morale internazionale da parte della Russia sul piano della storia sono inaccettabili e occorre dare un segnale forte. Il rischio è che quello che non può uscire dalla porta esca dalla finestra. Putin non punta solo all'Ucraina, dopo la Georgia, la Crimea il Kazakistan e la Bielorussia si aggiungeranno altre nazioni della regione fuori dalla Nato, magari semplicemente intimidite da Mosca.

 

Putin vuole cambiare gli equilibri di potere. E anche se il Pil della regione è molto piccolo, il messaggio politico è forte e destabilizzante. Anche perché Mosca potrebbe commerciare attraverso la Cina anche se vi è incertezza sulla tradizionale extraterritorialità delle sanzioni americane. Pechino si prepara a sua volta a crescere nel suo ruolo internazionale, farà da sponda fra Mosca e altri Paesi - ad esempio in Sudamerica - per aggirare le sanzioni? Xi Jinping ha preso le distanze da Mosca, ma tutto è possibile.

 

Vladimir Putin

È lo scienziato politico Walter Russell Mead a riassumere la sfida che si apre: «Putin vuole scalzare l'America dalla sua posizione globale, spezzare l'ordine emerso nel post Guerra fredda, azzoppare l'Ue e sconfiggere la Nato. La Russia pone una minaccia che l'America non può ignorare». Infine, le fake news.

 

Putin su questo fronte ha lasciato indietro tutti. Gira su Internet una lista di falsità storiche molto ben costruite dalla propaganda di Mosca. Putin dice che l'America aveva promesso a Gorbaciov che non sarebbe mai arrivata a schierare la Nato in Paesi ex Patto di Varsavia. Falso. Lo ha smentito lo stesso Gorbaciov. In un mondo virtuale dove si fa largo il Metaverso qualcosa di diverso doveva accadere. Con una differenza non da poco: nella guerra di Mosca contro l'Ucraina e il mondo, di solo virtuale purtroppo non c'è nulla.

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…