draghi busia

OGNI BUSIA HA LE GAMBE CORTE - DRAGHI SVUOTA L'ANAC GUIDATA DA GIUSEPPE BUSIA, FEDELISSIMO DI CONTE: SUPERPOTERI AL PREMIER PER IL RECOVERY - PER LE OPERE DEL PIANO DI RIPRESA E RESILIENZA ISTITUITO UN UFFICIO ANTICORRUZIONE AL TESORO - L' ARCHITETTURA DELLA GOVERNANCE IDEATA SU PIÙ LIVELLI DA DRAGHI DÀ L' IDEA DI QUANTO "MARIOPIO" ABBIA POCA VOGLIA DI IMPANTANARSI NELLA BUROCRAZIA, O, COME ACCADUTO AL SUO PREDECESSORE, TRA I CAPRICCI DEI PARTITI…

Ilario Lombardo per la Stampa

MARIO DRAGHI

 

Partiamo da un dettaglio che dice molto del passato e del futuro delle strutture di controllo pubbliche, e della centralizzazione operata su Palazzo Chigi e sul ministero dell' Economia da Mario Draghi.

 

Nel decreto che dà forma alla governance che si occuperà di gestire gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e di resilienza viene istituito un ufficio dirigenziale presso la Ragioneria dello Stato, al Tesoro, con «funzioni di audit del Pnrr e di monitoraggio anticorruzione».

 

GIUSEPPE BUSIA

Di fatto è un doppione: in Italia esiste un' Autorità anticorruzione, Anac, che avrebbe proprio questo compito e che invece sul Recovery plan non avrà voce. A dimostrazione ancora una volta che dopo l' addio del magistrato Raffaele Cantone l' Authority ha perso peso e centralità. Tra l' altro, è l' ultimo avamposto dei dirigenti scelti da Giuseppe Conte e fatti fuori uno dopo l' altro da Draghi.

 

Il presidente è Giuseppe Busia, giurista amico personale dell' ex premier. La sua nomina è del settembre 2020 e non può essere sostituito come è accaduto per il commissario anti-Covid, Domenico Arcuri, o per il coordinatore dei servizi segreti Gennaro Vecchione. Si troverà però a guidare un' Autorità svuotata di potere per appalti e opere del più grande investimento infrastrutturale della storia italiana.

 

MARIO DRAGHI.

L' architettura della governance ideata su più livelli da Draghi dà l' idea di quanto il premier abbia poca voglia di impantanarsi nella burocrazia, o, come accaduto al suo predecessore, tra i capricci dei partiti. La testa della gestione si concentra tra Palazzo Chigi e il Mef.

 

Alla presidenza del Consiglio è istituita una Cabina di Regia presieduta dal capo del governo che eserciterà «poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull' attuazione degli interventi del Pnrr». Non solo: il decreto prevede anche che, in caso di ritardi sugli obiettivi da parte dei soggetti attuatori (Regioni, Comuni, Province), il presidente del Consiglio possa nominare commissari con poteri sostituivi.

Alla Cabina di regia parteciperanno di volta in volta i ministri competenti o interessati a una determinata opera.

GIUSEPPE BUSIA 1

 

Non ci sarà un assembramento, insomma, e si eviteranno estenuanti vertici con i ministeri rappresentativi di ogni partito di maggioranza. Allo stesso modo verranno coinvolti la Regione interessata (per esempio: alla costruzione di un ponte) e il presidente della Conferenza delle Regioni se saranno di più. «Possono» - attenzione ai verbi scelti - essere «invitati» rappresentanti dei soggetti attuatori, sindacati, categorie produttive, associazioni. Per loro è previsto un tavolo permanente che però avrà solo una funzione consultiva. Una concessione ai sindacati e alle imprese che chiedevano un posto a tavola nella Cabina di regia.

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

 

Sempre sotto la presidenza del Consiglio nasce L' Unità per la razionalizzazione il miglioramento dell' efficacia della regolazione, «con l' obiettivo di superare gli ostacoli normativi, regolamentari e burocratici». Ma un ruolo importante avrà la Segreteria tecnica creata ad hoc a Palazzo Chigi, per supportare la Cabina di regia e aiutarla ad aggiornare periodicamente il Parlamento e il Consiglio dei ministri. La durata è superiore a quella del governo che la istituisce e arriva fino al 31 dicembre 2026, termine fissato in Europa per il completamento del Pnrr.

anac

 

Sui superpoteri che Draghi consegna al presidente del Consiglio, che oggi è lui domani chissà, i partiti tacciono, come non fecero con Conte. Si ricorderà che proprio la governance fu tra le cause scatenanti della crisi di governo, con tanto di accuse di «cesarismo» al premier. Chiunque sapeva che si trattava di un pretesto, alimentato da Matteo Renzi con la sponda degli altri partiti per indebolire Conte.

 

MARIO DRAGHI 1

È vero però che nella Cabina di regia Draghi ha preferito evitare di tenere solo alcuni membri permanenti appartenenti ai partiti, e lo ha fatto per accontentare un po' tutti. E infatti uno dei pochi a commentare la formula della governance costruita da Draghi è il segretario del Pd Enrico Letta: «Credo sia l' unica possibile in un governo di larghissima coalizione». Un po' tutti e un po' nessuno, dunque. Perché l' altro braccio operativo sarà il Tesoro, dove viene istituito il Servizio centrale per il Pnrr, «il punto di contatto nazionale con la Commissione Ue per l' attuazione del Piano». Perdere tempo e non rispettare una scadenza, vorrebbe dire perdere il finanziamento europeo.

busiagiuseppe conte alle agora di bettini giuseppe busia 3

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT