matteo salvini giorgia meloni berlusconi balneari

A OGNUNO IL SUO VOTO DI SCAMBIO - I BALNEARI HANNO VOTATO IN MASSA IL CENTRODESTRA CHE AVEVA PROMESSO DI RISOLVERE LA QUESTIONE DELLE CONCESSIONI: “ORA TOGLIETECI LE ASTE. C'E' UNA MAGGIORANZA PIENA. ADESSO È ARRIVATO IL MOMENTO DI VEDERE SE CORRISPONDERANNO I FATTI” – PER GIORNI SI È CIARLATO DI VOTO DI SCAMBIO TRA PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA E M5S MA LA SITUAZIONE QUI NON È DIVERSA...

concessioni balneari

Da www.iltirreno.it

 

Nell’urna Dio ti vede, Bolkestein no. La battuta è fin troppo facile e Cristiano Pezzini, presidente dei balneari della Darsena, non se la lascia sfuggire. «Ma adesso è arrivato il momento di vedere se alle promesse in campagna elettorale corrisponderanno i fatti», spiega Pezzini. Mantenendo giustamente il segreto sulla propria preferenza.

 

concessioni balneari

Non è un mistero per chi ha votato la stragrande maggioranza dei balneari di Viareggio e Versilia. «Dovessi fare una stima, direi che l’80 per cento ha scelto il centrodestra. Anche chi si considera dell’altra parte politica, spaventato dall’ultima chiamata, ha messo la crocetta nel campo contrario», assicura Pierfrancesco Pardini, balneare lidese e presidente del sindacato Sib Confcommercio per l’area Versilia-Massa.

 

concessioni balneari

Fratelli d’Italia impera tra i consensi, come ex partito di opposizione che ha votato contro tutti i provvedimenti sui balneari. Ma anche la Lega ha avuto i suoi voti. E pure Forza Italia. «Massimo Mallegni non ha perso la presa sulla categoria», assicura Francesco Verona, presidente dei balneari di Marina di Pietrasanta. Nonostante i mugugni di qualche collega per il voto di Mallegni a favore della legge Concorrenza. Che, ricordiamolo, ad oggi mette a gara tra il 2023 e il 2024 le concessioni delle spiagge.

 

concessioni balneari

Il problema, per il centrodestra pigliatutto, arriva adesso. Il meloniano Riccardo Zucconi, di cui si parla come possibile sottosegretario al turismo, la leghista Elisa Montemagni e la forzista Deborah Bergamini, appena eletti in Parlamento, hanno ribadito la promessa elettorale di risolvere la questione Bolkestein. E i balneari sembrano prenderli molto sul serio. «Questo è ciò che hanno garantito e questo è ciò che ci aspettiamo – dice Pardini – tra l’altro nel giro di poco tempo: c’è da andare a trattare con l’Unione Europea per far uscire la nostra categoria dall’applicazione della direttiva Bolkestein, molto prima che scadano le concessioni (31 dicembre 2023, ndr)».

 

spot elettorale mallegni 3

Secondo Luca Lippi, presidente dei balneari di Viareggio, è ancora possibile evitare le “aste” o gare delle spiagge che dir si voglia. «Sì, è possibile – afferma Lippi – serve la volontà politica e serve un Governo che difenda un po’ di più le piccole e medie imprese. Non credo che si debbano agitare spettri che non ci sono: dal nuovo Esecutivo ci aspettiamo che faccia una trattativa seria e che porti la questione a una soluzione definitiva».

 

stabilimenti balneari 11

Secondo Pezzini, «qualsiasi sia la strategia, l’obiettivo deve essere tutelare le imprese balneari ed evitare che vengano spazzate via senza un soldo». Una strategia che dovrà diventare operativa, come detto, da subito: dopo l’approvazione della legge sulla Concorrenza sotto il governo Draghi, è arrivato il momento dei cosiddetti decreti attuativi che dovrebbero disciplinare le future gare pubbliche delle spiagge. E stabilire quanto spetta di indennizzo al balneare che perde la gara.

 

stabilimenti balneari 6

Nel caso in cui il nuovo Governo decida di cancellare le norme appena approvate, deve comunque trovare una soluzione che non venga cassata dall’Unione Europea e dai tribunali. Ingenerando un caos senza precedenti. Ma cosa potrebbero rispondere i balneari ai nuovi rappresentanti politici, nel caso in cui questi alzassero le mani e dicessero: non c’è niente da fare? «Ci sarebbe poco da dire – replica Verona – Hanno la maggioranza piena e la facoltà di intervenire per realizzare quanto hanno promesso: tocca a loro. Sarebbe molto difficile accettare parole evasive».

 

stabilimenti balneari stabilimenti balneari 3

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?