jose de falco maria alberti casellati

GLI ONOREVOLI INCASSANO BENE, I LORO SGUATTERI NO - JOSÈ DE FALCO, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COLLABORATORI PARLAMENTARI, HA INIZIATO LO SCIOPERO DELLA FAME PER CHIEDERE CHE, ANCHE IN SENATO, VENGANO RICONOSCIUTI I DIRITTI DEI PORTABORSE - ALLA CAMERA E' STATO RIORDINATO IL SISTEMA DEI CONTRATTI MA A PALAZZO MADAMA NO: COSA STA ASPETTANDO LA CASELLATI?

JOSE DE FALCO

1 - Dal “Corriere della Sera”

 

«La delibera sulla disciplina dei collaboratori parlamentari al Senato è pronta, serve solo che sia convocato il consiglio di presidenza per votarla. Spetta alla presidente Casellati far sì che ciò avvenga, come fatto dalla Camera martedì». Lo dichiara José De Falco, presidente della Associazione italiana dei collaboratori parlamentari (Aicp).

 

«Non ci sono scuse, alibi e tempo da perdere. Ci sono da onorare anni di iniziativa: nel fare appello alla presidente, dalla mezzanotte di oggi (ieri, ndr) inizierò uno sciopero della fame finché non sarà resa nota la data della Convocazione del consiglio di presidenza».

maria elisabetta alberti casellati foto di bacco (3)

 

Da mezzanotte Josè De Falco è in sciopero della fame per chiedere che anche in Senato vengano riconosciuti i diritti dei collaboratori parlamentari. Se non è questo emblematico dello stato in cui versa il nostro Paese: chi fa le leggi è il primo che non vuole rispettarleù

 

2 - FICO: “MONTECITORIO PAGHERÀ DIRETTAMENTE I COLLABORATORI DEI DEPUTATI”

Da www.dire.it

 

maria elisabetta alberti casellati

“L’ultimo atto dell’ufficio di presidenza della Camera in questa legislatura, approvato all’unanimità, mette finalmente ordine nel sistema dei collaboratori parlamentari. In queste ultime legislature sono stati tanti i lavoratori che hanno denunciato contratti opachi e sottopagati offerti da alcuni parlamentari, situazioni oggetto di diverse inchieste giornalistiche. Adesso le cose cambieranno: sarà direttamente la Camera a erogare gli stipendi dei collaboratori assunti dai singoli deputati dalla prossima legislatura, come avviene al Parlamento europeo. E lo farà utilizzando le somme già previste dalle spese per l’esercizio del mandato con tre diverse tipologie di contratti utilizzabili”. Lo scrive su Facebook il presidente della Camera Roberto Fico.

 

roberto fico

Si tratta di “una novità che ci avvicina agli altri Paesi europei, dove le cifre destinate a chi collabora con i deputati sono decisamente più alte. L’obiettivo è eliminare situazioni inaccettabili in quella che è la casa democrazia. I collaboratori parlamentari sono una risorsa preziosa.

 

Nell’assistere i deputati a svolgere il loro incarico permettono alla nostra istituzione di lavorare nel modo migliore. La delibera è dunque un atto di civiltà di cui vado orgoglioso e che lasciamo al nuovo Parlamento che si riunirà per la prima volta nei prossimi giorni”.

 

roberto fico

“La delibera firmata oggi nell’Ufficio di Presidenza della Camera rende giustizia ad un impegno decennale di Aicp per una regolamentazione della professione del collaboratore parlamentare”.

Lo dichiara in una nota Josè De Falco, presidente dell’Associazione italiana dei collaboratori parlamentari.

“Per 10 anni- spiega- ci siamo battuti con convinzione per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori del Parlamento, denunciando gravi situazioni di irregolarità. Ora, finalmente, dalla prossima legislatura sarà la Camera che avrà il controllo delle risorse per il pagamento delle retribuzioni e degli oneri fiscali e previdenziali derivanti dai contratti di lavoro.

 

luigi di maio roberto fico

Pur continuando a mancare una disciplina organica e un fondo dedicato esclusivamente ai collaboratori parlamentari, il passo avanti è netto e indubbio“, sottolinea De Falco e aggiunge: “Questo primo risultato rappresenta un passaggio storico per garantire più trasparenza e correttezza nei rapporti di lavoro instaurati alla Camera. Ci aspettiamo adesso che anche il Senato proceda nello stesso senso entro la fine della legislatura. Altrimenti si creerebbe una grave disparità di trattamento a danno dei collaboratori dei senatori”.

roberto fico comunica i risultati dell'elezione di sergio mattarella (bis)

 

“Ringraziamo il presidente Roberto Fico per aver mantenuto fede all’impegno assunto ad inizio legislatura, tutti i membri dell’Ufficio di Presidenza che all’unanimità hanno reso possibile l’approvazione della delibera e tutti quei parlamentari che, in ogni occasione utile, non hanno mai smesso di sostenere la causa promossa da Aicp”, conclude il presidente.

roberto fico maria elisabetta alberti casellati sergio mattarella roberto fico comunica i risultati dell'elezione di sergio mattarella (bis) 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…