giorgia meloni finanziamenti

ORA CHE FRATELLI D'ITALIA VOLA NEI SONDAGGI, SO' TUTTI AMICI DI GIORGIA - AUMENTANO I FINANZIATORI DEL PARTITO DELLA MELONI, IN CRESCITA ANCHE GLI INTROITI DELLE TESSERE, RADDOPPIATI I CONTRIBUTI DAL 2 PER MILLE, CHE ASSICURANO AL PARTITO 2 MILIONI E 196 MILA EURO - SI PARLA DI 4 MILIONI ALL'ANNO, E CI SONO ANCHE DIVERSE AZIENDE CHE SGANCIANO: IMPRESE DEL MONDO DELLA SANITÀ PRIVATA, SOCIETÀ DI COSTRUZIONI, ASSOCIAZIONI DI AGRICOLTORI...

1 - I SOLDI DELLA MELONI: 2,5 MILIONI DI LIQUIDI E DONAZIONI RECORD

Gianluca Veneziani per "Libero Quotidiano"

 

giorgia meloni

Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana e sono milionaria. Il suo Fratelli d'Italia si appresta a diventare, con merito, anche Quattrini d'Italia. Oltre a volare nei sondaggi, dove ormai risulta primo partito con il 20,7%, la formazione della Meloni procede a gonfie vele in termini economici: l'ultimo bilancio, quello del 31 dicembre 2020, lo certifica come partito con i conti più che mai in attivo, tra un avanzo milionario e un patrimonio ultramilionario.

 

Fratelli d'Italia non solo incassa voti (al momento virtuali, trattandosi di sondaggi, ma il sentiment dei cittadini è quello); incassa pure soldi, e molti. L'aspetto interessante è che i fondi di cui ora può disporre il partito provengono dalla fiducia che gli italiani gli accreditano.

 

giorgia meloni

I finanziamenti arrivano infatti da tre categorie sulle quali si fonda tradizionalmente il consenso elettorale: i militanti, i sostenitori, i simpatizzanti. Quanto ai primi, solo lo scorso anno gli iscritti a Fdi, ossia i tesserati, sono triplicati, passando da 44mila a 130mila.

 

Tutto ciò si è tradotto in un afflusso notevole di denaro: oggi il tesseramento porta quote associative annuali pari a quasi 1 milione (esattamente 938mila e 907 euro). Ancora più consistente è l'approvvigionamento economico garantito dalle donazioni private dei sostenitori che ora ammontano a 1 milione e 75mila euro: è il sintomo della vicinanza al partito meloniano sia del mondo delle imprese (quasi 250mila euro) che di singoli finanziatori (oltre 800mila euro).

 

GIORGIA MELONI

Dove Fratelli d'Italia registra il boom è però negli introiti dal 2xmille: qui i versamenti di comuni assicurano al partito 2 milioni e 196mila euro, ben un milione in più rispetto all'anno precedente. Alla faccia della sfiducia degli italiani nella politica...

 

In tutto, parliamo di un afflusso di oltre 4 milioni di euro in un solo anno. Che vengono anche molto bene gestiti da Meloni&Co. L'avanzo di gestione relativo al 2020, e quindi il saldo positivo dei flussi tra entrate e uscite, è pari infatti a 1 milione e 572mila euro.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Un tesoretto che fa la fortuna di Fdi, insieme a un patrimonio netto di quasi 2 milioni di euro e disponibilità liquide per circa 2,5 milioni di euro (tra depositi bancari e postali). È l'esito di un processo breve ma ben costruito.

 

Questo partito, nato solo otto anni e mezzo fa, si sta consolidando sia alla base, in termini di radicamento territoriale (crescono le sezioni e i tesserati, appunto) e voto di opinione, sia ai vertici, accreditandosi sempre più in Europa, come dimostra la leadership meloniana dei Conservatori.

 

GIORGIA MELONI

E questo grazie alla coesione interna, che vede nella Meloni un capo riconosciuto e alla coerenza delle idee. Ciò produce un apprezzamento trasversale, che supera di molto il bacino elettorale cui attingeva di solito la destra (An, nella sua migliore performance, aveva sfiorato il 16%), ma genera anche la disponibilità a finanziare.

 

È come se gli italiani vedessero in Fdi non un partito che fa politica per fare soldi, ma che usai soldi per fare politica. E quindi sono ben disposti a contribuire alle spese... E, si badi bene, si parla di denari tracciati, tutti alla luce del sole. Non di chissà quali misteriosi fondi neri, provenienti da loschi lobbisti, associazioni di ultradestra o finanziatori occulti. Si rasserenino gli avversari della Meloni: sono tutti soldi puliti.

 

giorgia meloni a verissimo 1

Inoltre questo utilizzo virtuoso del denaro per fare politica è coerente con l'immaginario di destra per cui i soldi non sono sterco del demonio né puzzano, purché restino un mezzo e non diventino un idolo.

 

È un po' il seguito di quell'idea di Ezra Pound per cui il denaro andrebbe sottratto allo strapotere finanziario dei banchieri, a quella che chiamava usurocrazia, e rimesso a disposizione della politica e dei cittadini, utilizzato per restituire centralità alla prima e dignità ai secondi. Forse inconsciamente Giorgia si inoltra sul cammino tracciato dal maestro Ezra...

 

2 - ECCO QUALI SONO LE AZIENDE SOSTENITRICI

Da "Libero Quotidiano"

 

GIORGIA MELONI

Ci sono imprese del mondo della sanità privata. Ma anche società di costruzioni e associazioni di agricoltori. Scorrendo l'ultimo bilancio, relativo all'esercizio 2020, tra i principali finanziatori del partito di Giorgia Meloni spicca il "Gruppo Villa Maria Spa", che ha versato nelle casse dell'ex An 50mila euro.

 

Con sede principale a Lugo (Ravenna), la "Gvm Care & Research" fondata da Ettore Sansavini è una multinazionale delle cliniche private presente all'estero (dalla Francia all'Albania all'Ucraina) con il core business in Italia.

 

GIORGIA MELONI

Nella lista dei "donatori" ci sono altre aziende del settore. Come la "Innoliving Spa" di Ancona, che ha sborsato 5 mila euro e vende piccoli elettrodomestici ma opera pure nel settore dell'healthcare e della cura della persona (nel 2013 ha ottenuto da "Farmaceutici Ciccarelli" la licenza d'uso del famoso marchio Pasta del Capitano).

 

Stessa cifra è arrivata anche dalla "Parapharm srl" di Roma, impegnata nella distribuzione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. Poi c'è la "Radiosalus srl" che ha erogato 4mila euro.

giorgia meloni

 

La Meloni è molto gettonata pure nel mondo delle associazioni, specialmente tra le piccole e medie imprese e nel mondo dell'agricoltura: la Confapi di Roma, infatti, ha donato 4mila euro mentre la Confederazione generale dell'agricoltura ha offerto 3mila 200euro e dalla Confartigianato imprese Marche sono arrivati 12mila 500 euro.

 

In particolare, scorrendo l'elenco si scopre che il partito erede dell'Msi annovera tra i donatori più generosi la società di costruzione Aep, acronimo di Attività edilizie pavesi, che ha staccato un assegno di 49mila 500 euro.

giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”