ferran adria

PADELLE & FORNELLI DELLO CHEF FERRAN ADRIÀ, PADRE DELLA GASTRONOMIA MOLECOLARE: "IL PAESE PIÙ INNOVATIVO E' IL GIAPPONE MA PRESTO PERÒ POTRÀ ESSERE SUPERATO DALLA CINA -  FRA 20 ANNI SARANNO POSSIBILI MANIPOLAZIONI TALI DEL NOSTRO CERVELLO CHE POTREMO AVERE L'IMPRESSIONE DI MANGIARE AL RISTORANTE STANDO A CASA NOSTRA. OGGI A CUCINARE PER NOI SONO LE AZIENDE FARMACEUTICHE, BASTA PENSARE AI...”

Elisabetta Pagani per “la Stampa

 

In tempi in cui sembra non ci si accontenti di nulla, stupisce sentirsi rispondere così: «No, non ho altri desideri, ho fatto tutto ciò che volevo. E senza nemmeno sapere di volerlo».

ferran adria

Ferran Adrià si sente così: fortunato, e anche «felice da tutta la vita». La sua biografia professionale lo conferma. Da ragazzo non sognava l' Olimpo degli chef ma come tanti coetanei una carriera calcistica. Nella prima cucina, con mansione lavapiatti, ci è finito per caso a 18 anni «solo per pagarmi le vacanze a Ibiza». Con il tempo però si è innamorato del lavoro ai fornelli e lo ha rivoluzionato (per alcuni strapazzato) con sifoni, spume e sferificazioni.

 

Ha trasformato il ristorante catalano elBulli (chiuso nel 2011 in attesa della sua prossima vita) in un' istituzione planetaria e si è guadagnato l' appellativo di «Picasso della gastronomia» per aver innovato la cucina come nessuno prima e dopo di lui. Oggi lo chef catalano lavora a una monumentale enciclopedia gastronomica, Bullipedia, prepara il debutto di elBulli 1846, un laboratorio della creatività che nascerà nella sede del mitico ristorante della Costa Brava, e vola spesso a Torino, «la mia seconda casa», perché con Lavazza ha creato il progetto del ristorante Condividere alla Nuvola (che ha compiuto un anno). Qui lo incontriamo, vestito tutto di nero dopo tanti anni in cui è stato «costretto» al bianco, al termine di un incontro in cui si parla di innovazione, in cucina ma non solo.

ferran adria cucina molecolare

 

Davvero è felice da sempre?

«Ogni vita ha i suoi dolori e ho sofferto per le malattie dei miei genitori. Ma in generale sì, lo sono. Poche persone senza vocazione sono arrivate così lontano come me e mio fratello (anche lui chef, ndr.). Siamo delle mosche bianche».

 

Molte invidie?

«Chiunque, camminando per strada, piace al 50% di chi incontra e all' altro 50% no. A volte ti invidiano o odiano senza che tu abbia fatto nulla, solo a pelle. È un danno collaterale».

 

Inizialmente l' inaugurazione di elBulli 1846 era prevista in queste settimane. Cosa sarà e quando aprirà?

«Sarà un efficiente laboratorio della creatività a cui parteciperanno non solo cuochi, ma anche artisti e filosofi. Faremo dei bandi online per le candidature. La prima squadra potrebbe arrivare in primavera, ma già a settembre qualcosa inizierà a muoversi. È un progetto di una fondazione privata, elBulliFundation, quindi il bello è che posso concedermi il lusso di aprire senza fretta, con i tempi che ritengo giusti».

FERRAN ADRIA

 

Arte, filosofia e cucina insieme. Quali sono gli artisti che l' hanno ispirata?

«Tutti e nessuno. Ho avuto diversi stimoli da Vicente Todolí, ex direttore della Tate Modern, o da Toni Segarra, pubblicitario. Adoro Da Vinci, Dalí e Picasso, è ovvio, ma io sono contemporaneo. E comunque, nel bene e nel male, tutto quello che ho fatto lo ho fatto da solo, senza nessuno nella testa».

 

È considerato il padre della gastronomia molecolare. Si sente uno chef anche se oggi, dopo la chiusura di elBulli, non cucina più?

«Sì certo. Per me cucinare non significa tagliare le verdure ma pensare alla cucina, e io penso alla cucina il 70% del mio tempo. Anche durante questa intervista, quindi, sto cucinando. La cucina molecolare era solo una parte di quello che elBulli faceva, solo uno dei suoi 45 sottostili. Un altro era ad esempio il giapponismo, l'unione della cucina occidentale con l' Oriente».

FERRAN ADRIA

 

Qual è oggi il Paese più innovativo nella gastronomia?

«Il Giappone. È lì che bisogna andare per vedere cosa sta succedendo. Presto però potrà essere superato dalla Cina».

 

Quale sarà la prossima rivoluzione nella gastronomia?

«Le rivoluzioni non si annunciano, succedono all' improvviso. Se penso a un cambiamento... per quanto possa sembrare fantascienza, direi il fatto che mangeremo con il cervello. Fra 20 anni saranno possibili manipolazioni tali del nostro cervello che potremo avere l' impressione di mangiare a elBulli pur stando a casa nostra. Oggi a cucinare per noi sono le aziende farmaceutiche, basta pensare a tutti i composti di proteine che tanti assumono. In futuro sarà ancora diverso».

 

ferran adria cucina molecolare

Un futuro che le piace?

«No. Per me mangiare è condividere, gustare, toccare».

 

Cosa le piace cucinare quando è a casa?

«Non mi piace cucinare. Però mi piace mangiare quindi cucino. Soprattutto frutta e frutti di mare».

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...