UN PAESE SENZA - ‘’LA COMMISSIONE EUROPEA HA CHIESTO ALL’ITALIA COSE CHE NON HA CHIESTO A FRANCIA, GERMANIA E REGNO UNITO, QUANDO HAN SALVATO LE LORO BANCHE MESSE IN GINOCCHIO DALLA CRISI. NOI NON SIAMO ALTRETTANTO FORTI O CREDIBILI”

Bragantini: Altri Stati hanno nazionalizzato le loro banche in difficoltà, ma l’han fatto appena emerse le difficoltà. Farlo ora con Mps sarebbe per noi una mossa da disperati. Quanto alla Fondazione, si salverà solo se entro giugno si materializzerà una Fata Turchina….

Condividi questo articolo


Salvatore Bragantini per ‘Il Corriere della Sera'

monte-dei-paschi-di-siena-sedemonte-dei-paschi-di-siena-sede

Di un caso come quello esploso sulla Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) non avevamo bisogno: esposti allo scrutinio, ormai quasi irridente, di un'opinione pubblica mondiale che non ci prende sul serio, vediamo saltare in Assemblea l'aumento di capitale della nostra terza banca, necessario a rimborsare un finanziamento statale per tenerla in vita, il Monti bond.

Fondata mentre Cristoforo Colombo partiva per le Indie, Mps è stata affondata dall'acquisto a prezzi d'affezione, dopo oltre cinque secoli, e un attimo prima dell'inizio della grande crisi, della Banca Antonveneta. Così buono doveva essere l'affare che Mps mentì alla Banca d'Italia riguardo alle operazioni sul capitale appositamente varate, però l'affare lo fece solo la banca spagnola che la vendette a Mps, ad un prezzo superiore del 50% a quello al quale lo aveva acquistato solo pochi mesi prima.

monte dei paschi di sienamonte dei paschi di siena

Mps è controllata, con una quota oggi del 33%, dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che purtroppo partecipò all'aumento di capitale per finanziare quell'operazione, indebitandosi e così concentrando - in modo folle oltre che illegittimo - il proprio attivo nella Mps.

Venuta poi la crisi, crollato il corso dell'azione, serviva un nuovo management; vennero Alessandro Profumo, presidente, e Fabrizio Viola, amministratore delegato. Quando il regolatore europeo impose a Mps di aumentare il capitale, Profumo e Viola, timorosi del rigetto da parte del mercato, ricorsero, consenziente la Fondazione, al Monti bond; con le spalle coperte da questo, si sarebbe poi varato l'aumento sul mercato per rimborsarlo al più presto, evitando di sopportare ancora il suo salato costo e di vedersi convertire in quote di capitale gli interessi non pagati allo Stato.

Per di più, la Commissione Europea ha chiesto all'Italia, per non sanzionare il Monti bond come aiuto di Stato, cose che non ha chiesto a Francia, Germania e Regno Unito, quando han salvato le loro banche messe in ginocchio dalla crisi e dagli errori di gestione. Noi non siamo altrettanto forti o credibili; Mps paga la perdita di autorevolezza e attendibilità di tutto un Paese, ma peggio andrà se si continua così, nel quadro mondiale che abbiamo davanti.

monte dei paschi di sienamonte dei paschi di siena

La Fondazione lo sa da oltre un anno: serve un aumento di capitale, ma quando Profumo e Viola trovano le banche pronte a garantire i soldi entro fine gennaio, essa blocca l'operazione, chiedendone lo slittamento alla seconda metà del ‘14 quando, con audace ottimismo, spera di essere uscita dalla tenaglia che la stringe. Indebitata com'è, essa non ha il miliardo necessario per pagare la propria quota dell'aumento; finirà dunque a percentuali da prefisso telefonico, a meno che la Fata Turchina si materializzi entro giugno ‘14.

La pratica sparizione della Fondazione è una notizia ferale per Siena, che ogni italiano ama, ma qual è l'alternativa? Gli affannosi tentativi di far intervenire una «cordata» di Fondazioni, la Cassa Depositi e Prestiti o il suo Fondo Strategico, non porteranno da nessuna parte; daranno solo altre picconate all'immagine di un'Italia che non possiamo più permettere appaia come ormai frollata. Certo, altri Stati hanno nazionalizzato le loro banche in difficoltà, ma l'han fatto appena emerse le difficoltà. Farlo ora sarebbe per noi una mossa da disperati.

LOGO ANTONVENETALOGO ANTONVENETA

Tutti presi forse nei preparativi del Palio, i contradaioli devono aver scordato che siamo alla vigilia di un periodo cruciale, nel quale la Bce si prepara al compito di sorvegliante delle maggiori banche europee, Mps inclusa. Prima di allora, i bilanci di queste saranno passati al microscopio, sotto la pressione di un mercato che, anche per spettacoli simili, non è disposto a farci sconti.

Per soprammercato, Jens Weidmann, presidente della tedesca Bundesbank, chiede che i titoli di Stato, da Mps detenuti in quantità industriali, non siano più considerati privi di rischio ai fini dell'assorbimento del capitale: ove mai egli la spuntasse, il fabbisogno di capitale di Mps esploderebbe. Se comunque in questo periodo si spargessero voci incontrollate su ulteriori fabbisogni di capitale per Mps, forse il sindaco di Siena e chi presiede la Fondazione, alleati in questa folle crociata, credono di poter fronteggiare la situazione. Se magari lo dicono anche ad un mercato che domattina si chiederà cosa mai accadrà a Mps, sarebbe meglio.

ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA mussari e caltagironemussari e caltagirone

C'è solo un cosa che il governo può fare: usare i poteri di cui dispone come vigilante delle Fondazioni per far vincere il buon senso. Siena la «vecchia» Mps l'ha già persa, salvi almeno quella nuova: sarà sempre molto meglio di una banca nazionalizzata sotto la forza della disperazione e poi fatta a pezzettini.

logo cassa depositilogo cassa depositi

 

Jens WeidmannJens Weidmann

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE JENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...