giuseppe conte europa

PARTE BENE IL RECOVERY FUND: PER 6 ITALIANI SU 10 I FONDI SARANNO SPESI MALE - CON L'OK DEL PARLAMENTO EUROPEO AL BILANCIO, ARRIVA IL VIA LIBERA DALLE ISTITUZIONI AL ''NEXT GENERATION EU''. OVVIAMENTE IL GOVERNO ITALIANO È IN RITARDO E NON HA PRESENTATO UNO STRACCIO DI PIANO, VISTO CHE CONTE VORREBBE CONTROLLARE TUTTO PERSONALMENTE E I PARTITI GLI STANNO FACENDO LA GUERRA

 

 

 

1  SÌ AL BILANCIO UE ORA SU DEBITO E RECOVERY PLAN TOCCA ALL'ITALIA

Francesca Basso per il “Corriere della Sera

 

VIGNETTA ALTAN - CONTE E I SOLDI DALL EUROPA

Non sono solo soldi. Il significato del via libera finale da parte del Parlamento europeo al pacchetto da 1.800 miliardi, che riunisce il prossimo budget dell' Ue e Next Generation Eu, lo sintetizza il presidente David Sassoli: «È un bilancio storico per un momento storico». Ci sono stati litigi, ricatti, offese e scuse, colpi di scena, ma alla fine l' Ue ha fatto la sua parte. Anche i Paesi più reticenti si sono piegati a rispondere in modo solidale alla richiesta d' aiuto degli Stati Ue più colpiti dalla crisi economica e sanitaria scatenata dal Covid. Per la prima volta nella storia dell' Ue la Commissione contrarrà debito comune per finanziare Next Generation Eu, i 750 miliardi che dovranno essere usati dagli Stati per costruire una ripresa economica che sia rispettosa dell' ambiente, digitale e inclusiva.

 

Un bilancio proiettato verso il futuro, che ha ottenuto anche il sostegno dei Verdi oltre che di popolari, socialisti e liberali: non era mai successo prima. Ora tocca agli Stati membri mettere in campo piani di ripresa credibili. Il regolamento della Recovery and Resilience Facility, lo strumento principale di Next generation Eu, è alle ultime battute del negoziato, ma ci sono Paesi come la Francia che hanno già presentato la bozza a Bruxelles e ogni settimana si confrontano sui contenuti. Il commissario all' Economia, Paolo Gentiloni, ieri alla fine dell' Eurogruppo ha ricordato che nei piani nazionali di ripresa è importante superare i colli di bottiglia burocratici per aumentare la capacità di assorbimento dei Fondi Ue, che rappresenta una difficoltà per alcuni Paesi.

 

GIUSEPPE CONTE DAVID SASSOLI

E ha anche sottolineato l' importanza della capacità di realizzare i progetti finanziati dal piano. Due punti su cui l' Italia ha una debolezza storica. Questa è l' occasione per cambiare il Paese. Non ci saranno altre chance. Le politiche fiscali di sostegno resteranno per tutto il 2021, ma l' Eurogruppo nelle sue conclusioni ha registrato che gli Stati che avevano già un debito pubblico elevato prima del Covid devono cercare di preservare la sostenibilità di bilancio a medio termine. Siamo avvertiti. È ora di passare dalle discussioni ai progetti.

 

 

2  I DUBBI DEGLI ITALIANI SUL RECOVERY FUND PER 6 SU 10 I FONDI UE SARANNO SPESI MALE

Alessandra Ghisleri per “la Stampa

 

GIUSEPPE CONTE IN UN MOMENTO DI PAUSA DURANTE LE TRATTATIVE SUL RECOVERY FUND

Protagonisti indiscussi dell' ultimo periodo sono stati, insieme al tema vaccini con i devastanti numeri del virus, sicuramente gli intimi meccanismi della distribuzione del Recovery Fund e dei Ristori. Il tema dell' economia italiana nel confronto con il portafoglio delle singole famiglie è ricco di contraddizioni e di incertezze. I possibili effetti di quanto gli aiuti potrebbero realizzare presuppongono ovviamente un utilizzo oculato ed efficiente delle risorse, ma osservando i dati delle rilevazioni demoscopiche ci si accorge che occorrerebbe una netta discontinuità con il solito tran tran politico del passato per essere convincente agli occhi dei cittadini.

 

In tema di aspettative mentre il 33.6% degli intervistati teme che potrà essere l' ennesima occasione sprecata, il solito "magnamagna", il 29.5% è convinto che potrà essere utile per sistemare molti settori in netta difficoltà sul piano nazionale come la sanità i trasporti e le infrastrutture. Il 20% dichiara di non avere alcuna attesa nel merito in seguito ad una netta incapacità di gestione, mentre uno sparuto 6.7% è convinto che potrà essere fondamentale per rimettere in sesto la propria attività. Di fronte alla domanda diretta il 61.8% non ha assolutamente fiducia di come potranno essere gestiti i fondi e tra questi spiccano anche un elettore su tre del PD e il 37.0% del Movimento 5 Stelle.

 

alessandra ghisleri foto di bacco (1)

Anche la dichiarazione dell' attuale Commissario Europeo per l' Economia ed ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in tema di arrivo "tempestivo" dei fondi previsto per la tarda primavera, non trova molti consensi. Il 47.8% degli italiani non ha fiducia infatti che i soldi arriveranno nei tempi previsti, il 35.0%, in maggioranza tra gli elettori dei partiti di Governo, si pronuncia in termini più ottimisti.

 

Se ci si allontana dal tema della fiducia già risicata e ci si addentra nei contenuti ci accorgiamo che praticamente il 60.0% degli italiani non ha idea di quali siano i progetti collegati ai fondi del Recovery Fund. E questo dato non trova alcun elettorato maggiormente informato rispetto agli altri.

 

Il fatto vero è che ci potranno essere molti malintesi sulla modalità di spesa degli "aiuti" economici. Infatti, se l' obiettivo europeo del Next Generation è quello di finanziare investimenti pubblici e privati per farli diventare la nuova benzina per il rilancio del continente, esiste una marcata diversità tra quelle che sono le aree di intervento previste dal nostro Governo e rilanciate dai media e le priorità invece individuate con convinzione dagli italiani.

 

Su un piano di rilancio dell' intero Paese questo ci può sicuramente stare, tuttavia sarà necessario non confondere le acque dell' informazione per non deludere le grandi possibili attese. Ad oggi gli investimenti diretti al mondo del lavoro per intervenire sulla disoccupazione rappresentano il primo punto nel ranking della scala indagata. Al secondo posto troviamo la Salute con l' ammodernamento e il ripensamento dell' intero Sistema Sanitario Nazionale messo a dura prova dal virus.

SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND

 

A seguire le indicazioni rivelano il Rilancio dell' Economia nazionale seguito dalla necessità di interventi su Tasse e Fisco. Le tematiche migratorie rilevano un 5° posto anticipando la scuola e l' istruzione, l' ammodernamento e il ripensamento delle infrastrutture per una mobilità sostenibile, il clima e la sostenibilità ambientale. Sul gradino ultimo del ranking troviamo a pari merito la lotta alle diseguaglianze e la parità di genere e un importante piano per la digitalizzazione nazionale.

 

Se confrontiamo questa scala delle priorità dei cittadini con la graduatoria degli investimenti proposti dal Governo in Europa ci accorgiamo che sembrano effettivamente capovolte tra attese dei cittadini e pianificazione degli investimenti:  Rivoluzione verde e transizione ecologica, a cui sono destinati 74,3 miliardi  Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura ( 48,7 miliardi )  Infrastrutture per una mobilità sostenibile ( 27,7 miliardi )  Istruzione e ricerca ( 19,2 miliardi )  Parità di genere e coesione sociale ( 17,1 miliardi )  Salute ( 9 miliardi ) Ci si accorge facilmente che esiste una netta sovrapposizione nell' interpretazione di una buona maggioranza dei cittadini nel far coincidere i fondi del Recovery Fund  e forse anche del MES con il piano Ristori del Governo.

 

debiti

Ogni cifra iperbolica indicata nasconde la possibilità di un importante misunderstand tra la politica narrante e la realtà del popolo. Questa infatti potrebbe essere una buona occasione di riscatto, non solo per il nostro Paese, ma piuttosto per la nostra classe politica e dirigente di dimostrarsi all' altezza di un tale mandato. Tutti questi fondi in arrivo rappresentano infatti un importante "malloppo" su cui si incentrano malcelate le principali discussioni politiche e le prove di forza per poter avere voce in capitolo.

 

Tuttavia gli stessi rappresentano un' importante ipoteca sulle spalle dei nostri ragazzi a cui nessuno vorrebbe lasciare in eredità una società sfilacciata e logorata dall' incapacità. E come per i mondiali di calcio dovremmo tutti tifare Italia Ebbene sì, proprio lei, la nostra buona, cara e vecchia Italia, che abbia l' occasione di prendersi una rivincita!

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO