beppe grillo giuseppe conte

LA PARTITA A SCACCHI DI BEPPEMAO - IL SENSO DELL’ULTIMO POST DI GRILLO NON È AFFATTO QUELLO DI TRATTARE: DELEGANDO I PARLAMENTARI E NOMINANDO I SUOI 7 SAGGI, HA MESSO SPALLE AL MURO CONTE, CHE ORA NON POTRÀ FARE ALTRO CHE ATTENDERE E ACCETTARE LA SCELTA CHE PRENDERANNO I DIRIGENTI GRILLINI CHIAMATI A VALUTARE GLI STATUTI - E UN CONTO APRIRE UNA GUERRA CON BEPPEMAO, UN ALTRO È APRIRLA CON DI MAIO, FICO, CRIMI E PATUANELLI - AVVISO AI NAVIGATI: QUELLA DI GRILLO È FORSE LA PRIMA VERA MOSSA POLITICA DA MOLTO TEMPO...

Marco Conti per “il Messaggero”

 

grillo conte

A sorpresa Beppe Grillo accetta la richiesta dei senatori, sospende il voto sul direttorio e compone una comitato di sette persone per arrivare ad una sintesi sullo statuto. «Oggi ho ricevuto dai gruppi parlamentari una richiesta di mediazione in merito agli atti che dovranno costituire la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle (Statuto, Carta dei valori, Codice Etico). Ho deciso - scrive Grilo - di individuare un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche ritenute più opportune in linea con i principi e i valori della nostra comunità».

 

«Il comitato - prosegue - sarà composto dal presidente del comitato di garanzia Vito Crimi, dal capogruppo della camera Davide Crippa e del senato Ettore Licheri, dal capogruppo in parlamento europeo Tiziana Beghin, da un rappresentate dei ministri Stefano Patuanelli, da Roberto Fico e Luigi Di Maio».

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

La trattativa quindi continua e arriva ad una svolta dopo il lavoro di Luigi Di Maio e Roberto Fico che hanno tenuto compatti i gruppi. La richiesta di incontro a Beppe Grillo e Giuseppe Conte era stata fatta da diciannove senatori.

 

IL COLLEGA

L'obiettivo raggiunto di sfilare la trattativa ai due litiganti va in porto e non è detto che sia una buona notizia per le aspirazioni di Conte di emarginare l' Elevato. Resta il fatto che nel Movimento tutti tirano un sospiro di sollievo. «Spingerò fino alla fine affinché Conte e Grillo possano arrivare ad un accordo.

grillo conte casaleggio

 

Credo ancora che il miracolo sia possibile», sosteneva nel pomeriggio un preoccupato Luigi Gallo, deputato 5S, che chiede anche ai due di fare «mezzo passo indietro». Ancor più convinto che si possa trovare un' intesa è il collega Sergio Battelli che invita «le tifoserie» a farsi da parte e lasciare spazio «alla mediazione, arte della politica» e poi avverte: «La riconoscenza è un valore che, nella vita come nella politica non deve mancare mai». Come dire «va bene Conte, ma di dare un calcio a Grillo non se ne parla».

LUIGI DI MAIO E ROBERTO FICO PARLOTTANO ALL ACCADEMIA DEI LINCEI

 

Con fatica e non senza difficoltà, Conte e Grillo riprendono a discutere, seppur per interposta persona. D' altra parte la promessa - per qualcuno la minaccia - di Conte di farsi un partito, perde capacità attrattiva. Molti dei più convinti sostenitori dell' ex premier lo sono nel quadro di una leadership interna al Movimento.

 

L'avventura esterna lascia interdetti, anche perché alla fine della legislatura manca ancora molto tempo e i nuovi gruppi, così come il nuovo partito, dovrebbero dividersi eletti e voti nella stessa alleanza di centrosinistra. Ma se Conte mette il «piano B» nel cassetto in attesa delle proposte che faranno i Sette Saggi, anche Grillo dovrà attrezzarsi per correggere alcune pesanti affermazioni su Conte.

grillo conte casaleggio

 

Anche se ad un ex comico viene perdonato molto e l' ex premier è un buon incassatore, sul piano personale la distanza resta rilevante e la disponibilità data dai due al confronto con i parlamentari non colmerà la distanza personale. o gioco del cerino. La contesa resta inchiodata ai meccanismi di gestione del Movimento. Ora che si è bloccata la procedura per l' elezione dei cinque membri del Consiglio direttivo indetta da Vito Crimi, in qualità di membro anziano del comitato dei garanti, si fermano anche le polemiche e le carte bollate per la convocazione fatta sulla Piattaforma SkyVote e non su Rousseau.

 

stefano patuanelli francesco angeli foto di bacco

Non solo, l'avvio del processo è stato ufficializzato per sul nuovo sito del Movimento (Movimento5Stelle.eu), lasciando fuori anche il blog delle Stelle di Casaleggio. «Gli associati che si sono iscritti (tutti) attraverso un altro sito, come fanno a sapere che movimento5stelle.eu, è il sito del movimento, su cui - a norma di statuto - deve essere pubblicato l' avviso di convocazione delle consultazioni? Ah, saperlo» ironizza l' avvocato Lorenzo Borrè che già aveva preannunciato una raffica di ricorsi contro le decisioni del reggente Crimi che nel frattempo medita «se lasciare il Movimento». In attesa di vedere se e come ci sarà la ricomposizione, è stata messa la sordina alla polemica e alle richiesta di consulenza degli avvocati.

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...