salvini e renzi

IL PATTO DEI 2 MATTEO: LA TOSCANA A RENZI IN CAMBIO DELLE URNE. SOLO FANTAPOLITICA? - SECONDO ''IL FATTO'', SALVINI E RENZI SAREBBERO D'ACCORDO PER UNA ''DESISTENZA'' ALLE REGIONALI. GIANI, CANDIDATO DEL CENTROSINISTRA IMPOSTO DA ITALIA VIVA, È MALVISTO DALLA SINISTRA (CHE POTREBBE CORRERE DA SOLA) E OSTEGGIATO DAI GRILLINI. E IL TRUCE POTREBBE AVERE LE AGOGNATE ELEZIONI…

Giacomo Salvini per ''il Fatto Quotidiano''

 

SALVINI E RENZI

In principio fu il "patto delle sardine" tra Bossi, D' Alema e Buttiglione - siamo nel dicembre 1994 - per far cadere il primo governo Berlusconi. Poi vennero tutti gli altri accordi gastronomici della storia politica italiana: dal "patto della crostata" a casa di Gianni Letta in cui il leader maximo, Berlusconi e Fini salvarono la Bicamerale passando per il "patto dell' arancino" di Palermo con cui i leader del centrodestra si riunirono in vista delle Politiche del 2018, fino a quello di pochi giorni fa tra i due Mattei, Renzi e Salvini: il "patto del Chianti" è stato ribattezzato.

 

I bene informati dicono che alla tavola imbandita nella villa di Denis Verdini sulle colline fiorentine, Pian dei Giullari per la precisione, i due acerrimi nemici abbiano stretto un accordo in grado di cambiare le sorti politiche del Paese nei prossimi mesi: Renzi avrebbe chiesto a Salvini l' appoggio su una legge elettorale che gli permetta di restare in Parlamento (basso sbarramento) e una sorta di "desistenza" alle Regionali toscane di maggio; in cambio lui farebbe cadere il governo Conte dopo Natale o, al più tardi, dopo le elezioni in Emilia e Calabria.

 

EUGENIO GIANI

I protagonisti e i loro sherpa, dopo la pubblicazione del retroscena sulla Stampa, hanno passato tutta la giornata di venerdì a provare a smentire la notizia, ma che l' incontro ci sia stato viene confermato al Fatto Quotidiano da due fonti che conoscono bene sia Renzi che Salvini e hanno avuto modo di leggere le loro conversazioni quasi quotidiane.

 

"Domenica scorsa tutti e due erano in Toscana, Salvini dopo la cena di sabato sera a Firenze con gli amministratori leghisti, Renzi a Pistoia per il lancio di Italia Viva - la butta lì un parlamentare di lunga data - chissà che non si siano visti proprio nel pomeriggio". Le mosse degli ultimi giorni dei due leader fanno pensare che il "patto" sia molto più realistico di un banale retroscena fantapolitico. Da una parte, in Toscana, il Pd si è dovuto piegare al nome di Eugenio Giani imposto proprio da Italia Viva, ma le altre forze della coalizione - Verdi, Sì Toscana a Sinistra e Articolo 1 - vedono il presidente del consiglio regionale come fumo negli occhi e alla fine potrebbero decidere di andare da soli, forti del 6% raccolto alle regionali del 2015.

 

DENIS VERDINI E GIOVANNI GALLI

Lo stesso vale per il M5S che un dinosauro della politica come Giani, per giunta proveniente dal Psi, non lo appoggeranno mai, neanche al ballottaggio. Ed è per questo che Renzi ha una paura tremenda del secondo turno che, per il Toscanellum benedetto proprio da Verdini, viene evitato se un candidato ottiene almeno il 40% dei voti. Solo che a quella soglia Giani ci deve arrivare e, senza il sostegno della sinistra e dei 5 Stelle, l' ipotesi di un ballottaggio "tutti contro Renzi" si fa più realistica.

 

A patto che, dall' altra parte, il centrodestra non scelga di opporre a Giani un candidato molto debole regalando la vittoria al centrosinistra già al primo turno: una "desistenza" già sperimentata alle amministrative di Firenze nel 2009 con Giovanni Galli e nel 2019 con Ubaldo Bocci.

 

matteo salvini con francesca verdini a pinzolo 1

Nell' incontro di Arcore di venerdì, Salvini avrebbe ottenuto da Berlusconi e Meloni di poter scegliere il candidato e in pole position ci sono due sindaci: quello di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e quello di Pistoia Alessandro Tomasi, che hanno voti solo nel loro territorio e fuori sono poco o nulla conosciuti.

 

L' idea di Salvini è sempre stata quella di candidare la "zarina" di Cascina Susanna Ceccardi, che alle scorse elezioni di maggio è stata eletta al Parlamento Europeo facendo il pieno di preferenze nella circoscrizione Centro - 48 mila di cui 32 mila solo in Toscana - ma le sue quotazioni sono scese di molto nelle ultime settimane ("Non posso candidarla a tutto, lavorerà bene in Europa" aveva detto Salvini a Firenze a inizio novembre) e nessuno ha mai capito il motivo. Adesso potrà preferirle un candidato molto più debole. In cambio Renzi, che ogni giorni attacca il governo su qualcosa, gli regalerebbe la gioia di far cadere il suo acerrimo nemico, Giuseppe Conte.

susanna ceccardi marine le pen

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO