di maio salvini zingaretti berlusconi meloni

PATTO DEL NAZARENO "RELOADED"! DOPO L'ESTATE CADE CONTE? IL PIANO DEL PD: ELEZIONI CON IL PROPORZIONALE PER POI IMBARCARE IL CAV - I DEM, CHE ESCLUDONO UN GOVERNISSIMO SUBITO, SPERANO CHE NELLE PROSSIME SETTIMANE CI SARANNO ALTRI SMARCAMENTI DI BERLUSCONI DAL CENTRODESTRA, NON SOLTANTO SU EUROPA E MES. SOLO 6 PUNTI DI DIFFERENZA TRA LE DUE COALIZIONI CON FORZA ITALIA CHE VALE IL 7%. I VOTI DI SILVIO VALGONO ‘DOPPIO’…

Marco Antonellis per Italia Oggi

 

nicola zingaretti

Silvio Berlusconi è nato con la camicia. Anche stavolta si ritroverà al centro della scena mediatica e politica. Ago della bilancia nel momento fondamentale della ricostruzione del paese. Perché? Perché ai piani alti del Partito Democratico sta riservatamente ma inesorabilmente prendendo forma il Piano B che prevede, in caso di caduta del Governo Conte dopo l' estate, elezioni immediate (come auspicato anche dal Capo dello Stato) e la possibile formazione di un nuovo governo proprio con il partito del Cavalier Berlusconi.

 

Insomma, è destinata a cadere la «Conventio ad excludendum» che per più di vent' anni ha dominato la scena politica italiana: il Pd sarebbe disponibile a governare anche con Forza Italia purché prima ci siano nuove elezioni politiche con una nuova legge elettorale di tipo proporzionale.

 

silvio berlusconi

«A quel punto» rivelano sottovoce i vertici Pd «grazie al proporzionale ci sarebbe il tana libera tutti, tutti potrebbero allearsi con tutti e non ci sarebbero più maggioranza precostituite».

 

Insomma, Conte (che punta a candidarsi a capo di una coalizione larga per tornare a Palazzo Chigi) è avvertito: se le cose dovessero andar male l' alternativa per il Nazareno sarebbe di andare al voto con una nuova legge elettorale proporzionale in modo da poter governare con «chi ci sta» sfilando Berlusconi al centrodestra e, di fatto, azzoppandone la coalizione che così non sarebbe più in grado di raggiungere la soglia di sicurezza per governare.

luigi di maio giuseppe conte

 

Per questo i dem (che di governissimo non vogliono sentir parlare) sperano che nelle prossime settimane ci saranno altri smarcamenti di Berlusconi dal centrodestra, non soltanto su Europa e Mes: un modo per preparare il terreno ad alleanze inedite e mantenere il boccino in mano alla politica durante la «ricostruzione del paese» evitando di dover delegare la guida del governo a personaggi del calibro di Mario Draghi (difficilmente gestibili dalla politica).

 

Il sospetto serpeggia anche in casa Lega e Fratelli d' Italia dove non si vede di buon occhio l' atteggiamento di Forza Italia, sempre più reticente nei confronti dell' alleanza di Centrodestra: ultime in ordine di tempo le polemiche e i distinguo del Cavaliere sulla Manifestazione del 2 Giugno. In più, gli ultimi sondaggi parlano chiaro: lo spostamento di Berlusconi da un fronte all' altro, possibile grazie ad una legge elettorale proporzionale, sarebbe decisivo per gli equilibri politici del paese.

salvini e meloni LA PREGHIERINA DI SILVIO BERLUSCONI

 

Nelle ultime rilevazioni della Ghisleri la maggioranza giallorossa composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e uguali arriva al 41,5% dei voti, mentre la coalizione del centrodestra costituita da Lega, Fratelli d' Italia, Forza Italia e Cambiamo!

 

pesa per il 47,6%. Solo sei punti di differenza tra le due coalizioni con Forza Italia che vale il 7%. In poche parole i voti di Berlusconi valgono «doppio» e se il Cav decidesse di cambiare fronte, auspice il proporzionale così ben voluto dai dem, per Matteo Salvini e Giorgia Meloni sarebbe game over.

luigi di maio giuseppe conteNICOLA ZINGARETTI giuseppe conte luigi di maio vincenzo bianconi nicola zingaretti roberto speranza

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…