albino ruberti

NEL PD ROMANO TIRA UNA BRUTTA CORRENTE – “ROCKY” RUBERTI È CONVINTO CHE DIETRO AL VIDEO-TRAPPOLONE CI SIA QUALCHE SUO NEMICO DENTRO AL PARTITO DEMOCRATICO, IN VISTA DELLA PARTITA DELLE CANDIDATURE PER LE REGIONALI – MA CHI PUÒ ESSERE? LE CORRENTI DENTRO AL PD DELLA CAPITALE SONO SVARIATE: C’È AREADEM DI BRUNO ASTORRE (DI CUI FANNO PARTE LEODORI E “LADY FRANCESCHINI”, MICHELA DI BIASE), POI C’È IL “TEAM” DI CLAUDIO MANCINI E INFINE CI SONO GLI EX DALEMIANI…

Lorenzo d'Albergo per “la Repubblica – Edizione Roma”

 

la lite notturna di albino ruberti 1

Un video per stravolgere il gioco delle correnti. Poi, sacrificati i sacrificabili, poche ore per tornare al punto di partenza. Per riposizionarsi dopo il terremoto e dare una registrata ai rapporti di forza. A Roma c'è un Pd prima del filmato che è costato il posto da capo di gabinetto del Campidoglio ad Albino Ruberti e un Pd dopo la clip ciociara.

 

O forse è sempre lo stesso. «Questa storia ha scoperchiato un malessere generale che credevamo sopito dopo Mafia Capitale. Invece siamo di nuovo a questo punto. Quando il fango schizza, prende tutti» , sbuffa un deputato dem di lungo corso, stufo di parlare di « fuoco amico» .

 

ALBINO RUBERTI

Un lungo sospiro. Poi il tentativo di tracciare una mappa dei dem capitolini. Uno sforzo mica da poco. Perché il Pd nell'Urbe ha una geografia variabile. Quindi, si è visto negli ultimi giorni, soggetta a improvvisi rovesci. Gli ultimi sono venuti giù abbondanti dopo la presentazione delle liste di Roma e del Lazio per le Politiche. La spartizione non ha fatto contenti tutti. Recriminazioni in chiaro per piazzamenti ritenuti poco congrui con le rispettive storie politiche sono arrivati subito dalla senatrice Monica Cirinnà e dalla deputata Patrizia Prestipino.

 

ALBINO RUBERTI MEME

Poi è esploso il caso di Frosinone. Rifiutato dal centrodestra ciociaro, il filmato è piombato in consiglio regionale a fine luglio, è stato conservato gelosamente sugli smartphone di mezza Pisana per quasi un mese e infine fatto deflagrare a poche ore dalla chiusura delle liste.

 

Due gli effetti. Il primo, più clamoroso perché legato al Campidoglio, è stato l'addio di Ruberti a palazzo Senatorio. Il secondo è arrivato con il passo indietro di Francesco De Angelis.

 

Il signore delle preferenze del frusinate, ex eurodeputato, ha ritirato la candidatura alla Camera. A incassare l'uno- due è stato soprattutto Claudio Mancini, deputato ( ricandidato sia al proporzionale che all'uninominale) che non appartiene a una corrente nazionale ma con l'elezione dell'amico Roberto Gualtieri a sindaco ha consolidato la sua posizione nel partito romano.

Vladimiro De Angelis

 

Ruberti era il suo primo cittadino ombra. De Angelis un politico molto vicino. Al suo posto correrà il consigliere regionale viterbese Enrico Panunzi, scelta che ha scatenato la protesta nei confronti del segretario laziale del Pd, Bruno Astorre. Che da una parte ha risolto i problemi in Alta Tuscia, dove erano scontenti per la candidatura dell'ex ministra Marianna Madia, ma dall'altra ha tenuto aperto il fronte con Base Riformista.

 

FRANCESCO DE ANGELIS

Come ha osservato lo stesso Ruberti, intervistato dopo la diffusione del video che ritrae il suo sfogo, la definizione delle liste ha lasciato delle « scorie » tra i dem. Il supermanager è il primo a sospettare di essere finito in una trappola. Tesa ovviamente dal Pd contro il Pd.

 

Ed è qui, per evitare di perdere la bussola, che ci si deve infilare tra gli spifferi delle correnti dem. Tra le più influenti c'è AreaDem, forte nelle province e dopo le Comunali più solida anche in Campidoglio. Ne fanno parte il senatore Bruno Astorre, detto segretario dei dem laziali. Con lui ci sono Daniele Leodori, vicegovernatore del Lazio già in lizza per correre da presidente alle prossime Regionali, e la consigliera regionale Michela Di Biase con un posto sicuro alla Camera.

 

bruno astorre foto di bacco

In Comune c'è la presidente dell'Assemblea capitolina, Svetlana Celli. Sul fronte opposto - è guerra aperta - c'è il team di Claudio Mancini. Può schierare il sindaco Roberto Gualtieri. E poi gli ex dalemiani. Ottimi i rapporti con Enrico Gasbarra, l'ex presidente della Provincia che il deputato sogna di coronare presidente del Lazio.

 

Un progetto condiviso con il guru Goffredo Bettini e il governatore uscente, Nicola Zingaretti. Detto di Base Riformista, rappresentata da Patrizia Prestipino, resta Mario Ciarla. Ex zingarettiano, mentore degli assessori Sabrina Alfonsi e Maurizio Veloccia, ha trovato in fretta un accordo con Claudio Mancini. Alla squadra del sindaco è andata la nomina di diversi capi degli staff degli assessori.

claudio mancini foto di bacco

 

Si diceva delle Regionali, dell'intesa a quattro su Gasbarra tra Mancini, Zingaretti, Bettini e pure Ciarla contro AreaDem e Leodori. L'idea ora pare quella di tirare dritto sul progetto di candidatura dell'ex presidente della Provincia con il supporto dello stesso mondo di centro - riecco la civica dell'assessore Alessandro Onorato - che ha spinto Gualtieri verso la vittoria.

 

Ma il tentativo di erodere il consenso degli astorriani nel resto del Lazio per ora si è bloccato: De Angelis non c'è più. Lo scontro, però, resta aperto. Ripartirà dopo le Politiche. Prima se, come si dice, Zingaretti si dimetterà subito. A volte basta un video per cambiare i piani. Specie nel Pd romano, partito dei veleni che il segretario Enrico Letta è costretto a governare a suon di veline.

enrico gasbarra foto di baccoenrico gasbarra alessandro onorato foto di bacco (1)la lite notturna di albino ruberti 7VLADIMIRO DE ANGELISSARA BATTISTI , COMPAGNA DI ALBINO RUBERTI la lite notturna di albino ruberti 8claudio mancini foto di baccoluigi coldagelli roberto gualtieri claudio mancini foto di baccola lite notturna di albino ruberti 5ALBINO RUBERTI LA LITE DI ALBINO RUBERTI CON FRANCESCO DE ANGELIS la lite notturna di albino ruberti 2

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…