elly schlein roberto calderoli matteo salvini

I PENTITI E I CONVERTITI DELL’AUTONOMIA – LA LEGA NEL 2001 ERA CONTRARIA ALLA RIFORMA DEL TITOLO V, CHE PERMISE LA NASCITA DEL CONCETTO DI AUTONOMIA E FU VOLUTA DAL CENTROSINISTRA. LO STESSO CHE OGGI SI STRACCIA LE VESTI SULLO “SPACCA-PAESE” – LA PROTESTA È GUIDATA DA ELLY SCHLEIN, CHE DA VICEPRESIDENTE DELL’EMILIA ROMAGNA CHIESE L’ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA PER LA REGIONE – INFINE C’È ROBERTO NAPOLETANO: DA DIRETTORE DEL “QUOTIDIANO DEL SUD” ERA CONTRARISSIMO, ORA, AL “MATTINO”, È DIVENTATO A FAVORE (MIRACOLO DI CALTA…)

DAGONOTA

roberto calderoli

L’autonomia, oltre a spaccare il Paese, spacca anche la coerenza di molti politici e commentatori de’ noantri.

 

Segnaliamo, per dovere di cronaca, giusto una manciata di pentiti e convertiti sul tema.

 

A partire dalla Lega. Il Carroccio ha vinto la sua battaglia storica, ottenendo il voto finale alla Camera sul disegno di legge che porta la firma di un suo illustre esponente, Roberto Calderoli.

 

PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI CONTRO IL DDL AUTONOMIA

Ma è la stessa lega che nel 2001 avversava fieramente la riforma costituzionale del Titolo V della Costituzione, che ha introdotto il concetto di autonomia. Oggi la Lega ne celebra l’attuazione, ventitre anni fa, come scrive oggi sul “Sole 24 Ore” Gianni Trovati, bollò la legge come “truffa”.

 

Anche a sinistra devono avere qualche problema con la memoria, o con la coerenza. Fu il Pd, che allora ancora era diviso tra Ds, PPI e Democratici, a volere con decisione la riforma, che fu molto contestata a destra. Il disegno di legge originario  portava la firma di Massimo D’Alema, ma poi la riforma fu chiusa dal governo Amato II, nel 2001 appunto.

 

DALEMA E AMATO

Eppure, oggi, è proprio la sinistra a opporsi più strenuamente al progetto di autonomia e ad annunciare una battaglia senza sconti al provvedimento.

 

A guidare le piazze contro lo “Spaccaitalia” è Elly Schlein, che fino all’ottobre 2022 era vicepresidente della Regione Emilia-Romagna. La stessa Regione che, ricorda ancora Trovati, “ha chiesto sia al Governo Conte-2 sia all’Esecutivo Draghi l’attuazione dell’autonomia con legge quadro”.

PRIMA PAGINA IL MATTINO 19 GIUGNO 2024

 

“Ma questa è la politica, o quel che ne resta”, chiosa il giornalista del “Sole 24 ore”. Ma anche tra i giornalisti c’è qualche scricchiolio. Un caso su tutti: “il Mattino”, di proprietà dell’ormai meloniano (tendenza Fazzolari) Francesco Gaetano Caltagirone.

 

Lo storico e autorevole quotidiano di Napoli, che in quanto tale dovrebbe essere contrario a prescindere a una legge che di fatto segna una auto-secessione del ricco Nord a danno del Sud, in questi giorni è impegnato in una campagna a favore dell’autonomia.

 

Con qualche salto logico di troppo da parte del suo neo-direttore, il redivivo Roberto Napoletano, che fino a qualche tempo fa, dalle colonne del Quotidiano del Sud, parlava dell’autonomia leghista come di “un grande imbroglio”.

 

“Il Fatto quotidiano” si è divertito a spernacchiare Napoletano: “Certo che è strano. Due Roberto Napoletano direttori. Ma sì, sarà per forza una truffa, mica può esser diventato governista di colpo. Direttore, sporga denuncia!”. Miracoli di Calta: fa convertire anche i più intransigenti…

L EDITORIALE DI ROBERTO NAPOLETANO A FAVORE DELL AUTONOMIA SU IL MATTINO

 

CALTAPRODIGIO: NAPOLETANO SI È SUBITO CONVERTITO

Estratto dal “Fatto quotidiano”

 

[…] Roberto Napoletano […] ha diretto diversi giornali e ancora ricordiamo le sue meritevoli battaglie alla guida del Quotidiano del Sud, quando parlava dell’autonomia differenziata come di un “grande imbroglio”. […] a Napoletano va la nostra vicinanza perché ieri sul Mattino di Caltagirone un suo omonimo, o peggio qualcuno che si spaccia per lui, si è finto direttore e ha vergato un editoriale in difesa dell’autonomia contro le “chiacchiere” dell’opposizione: “il Sud”, […] “è centro del nuovo mondo”. Certo che è strano. Due Roberto Napoletano direttori. Ma sì, sarà per forza una truffa, mica può esser diventato governista di colpo. Direttore, sporga denuncia!

 

 

MA PER SCUOLA, SALUTE, TRASPORTI O ENERGIA NIENTE DEVOLUZIONI PER ALMENO DUE ANNI

Estratto dell’articolo di Gianni Trovati per “il Sole 24 Ore”

 

[…] Nulla, insomma, è destinato ad accadere a breve. Tranne l’ennesimo cortocircuito per cui la Lega, nel 2001 fiera avversaria della riforma costituzionale allora bollata come una «truffa», oggi ne celebra l’attuazione con la legge Calderoli;

roberto napoletano foto di bacco 2

 

mentre la sinistra, autrice del nuovo Titolo V che ha introdotto l’autonomia differenziata, denuncia in Aula e nelle piazze lo «Spaccaitalia» guidata dal Pd di Elly Schlein, fino all’ottobre 2022 vicepresidente di quella Regione Emilia-Romagna che ha chiesto sia al Governo Conte-2 sia all’Esecutivo Draghi l’attuazione dell’autonomia con legge quadro. Ma questa è la politica, o quel che ne resta.

autonomia differenziata vignetta by rolli il giornalone la stampa

roberto napoletano foto di bacco

PRIMA PAGINA IL MATTINO 20 GIUGNO 2024 camillo ruini massimo dalema FRANCESCO AMATO massimo d alema - forum internazionale della democrazia a pechino

ROBERTO CALDEROLI MATTEO SALVININOTO SONDAGGI - AUTONOMIA DIFFERENZIATA - LA REPUBBLICA sondaggio demos sull autonomia differenziataprotesta dei sindaci contro la riforma dell autonomia differenziata via libera alla camera al ddl autonomiaAUTONOMIA DIFFERENZIATA CORI E PROTESTE ALLA CAMERACAOS AL SENATO AUTONOMIA DIFFERENZIATACAOS AL SENATO AUTONOMIA DIFFERENZIATAle posizioni degli elettorati su premierato e autonomia sondaggio demos per la repubblica 13 maggio 2024gli italiani, il premierato e l autonomia sondaggio demos per la repubblica 13 maggio 2024 NOTO SONDAGGI - AUTONOMIA DIFFERENZIATA - LA REPUBBLICA GIANMAURO DELLOLIO DEL M5S - PROTESTA CONTRO IL DDL AUTONOMIA

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…