luigi di maio giuseppe conte

PEPPINIELLO HA FATTO I CONTI SENZA I SUOI PARLAMENTARI – NEI GRUPPI DI CAMERA E SENATO SONO CONVINTI CHE CONTE VOGLIA CREARE LA CRISI DI GOVERNO IL 21 GIUGNO, SULLA CONSEGNA DELLE ARMI ALL’UCRAINA, MA SENZA ELEZIONI ANTICIPATE: DEVE PRIMA RIORGANIZZARSI E FARE UN PO’ DI OPPOSIZIONE. MA L’OPERAZIONE È MOLTO RISCHIOSA PER L’AVVOCATO DI PADRE PIO: IN QUANTI SAREBBERO DISPOSTI A SEGUIRLO? POCHI, POCHISSIMI: IL GROSSO DEI PARLAMENTARI STA CON DI MAIO, ORMAI PIÙ DRAGHIANO DI DRAGHI…

 

Antonio Rapisarda per “Libero quotidiano”

 

giuseppe conte

C'è una battuta che circola fra i parlamentari più preoccupati per «l'escalation». Dello scenario russo-ucraino? No, del loro capo politico. «La ricetta di Conte ai suoi danni? È la crisi di governo...». Già, dentro la tragica vicenda della guerra si annidano pure la commedia dell'arte dei 5Stelle e i dolori del suo leader.

 

Colui che in questo giugno caldissimo rischia di scottarsi più di tutti su ben quattro fronti che - guardandoli in sequenza - sembrano davvero stazioni di una via crucis. Il punto focale sarà la reazione: che in questo caso ,, più che stoica rischia di diventare senza controllo.

 

di maio conte

Andiamo con ordine. La prima stazione è fissata per il 7 giugno, quando arriverà l'atteso verdetto del Tribunale di Napoli. Gli indizi dicono che lo statuto e la votazione che lo ha eletto leader del Movimento 5 Stelle potrebbero essere nuovamente rigettati. Ergo Conte tornerebbe ad essere un capo "sospeso". Una grossa tegola a pochi giorni dal voto delle Amministrative.

 

E siamo già alla seconda stazione: datata 12 giugno. Qui la débâcle dei grillini non è un'opinione, è un fatto. Come lo è la scelta di Conte & co di non presentare alcun candidato sindaco nelle maggiori realtà al voto. Niente lista addirittura a Parma, dove i 5 Stelle ottennero la prima storica vittoria con Pizzarotti. Altri tempi. «Oggi», allarga le braccia sconsolato uno della vecchia guardia, «si rivendica come fatto "saliente" che a Verona, senza simbolo M5S, presentiamo due candidati nella lista civica di Damiano Tommasi...».

 

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

PONTIERI DISPERATI

Una volta - sempre se ci riuscirà - superate le forche caudine per l'avvocato di Volturara appula arriveranno i due appuntamenti più delicati. Sullo sfondo il tema inceneritore di Roma (voluto dal sindaco Pd Roberto Gualtieri), compreso nel dl Aiuti: opposizione "identitaria" che sarà espressa in un emendamento.

 

Sul punto gli sherpa più ragionevoli stanno cercando in tutti i modi di mediare: almeno per impedire il redde rationem in caso di voto di fiducia al Senato e preservare il capo politico da una retromarcia rovinosa.

 

GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIERE

Se è opinione condivisa che un esecutivo di unità nazionale non può ballare sui "rifiuti", discorso più complicato è quello legato al fronte di guerra. È questo il piatto forte: la sfida del 21 giugno a Mario Draghi, quando riferirà in Aula prima del Consiglio Europeo.

Il progetto dei grillini è risaputo: presentare una risoluzione che impegni il governo a non fornire più armi in Ucraina.

 

«Serve una svolta», ha intimato non a caso ieri Conte nel comizio di Todi, sperando che su questo possa ricrearsi l'asse gialloverde «con comportamenti coerenti». Un'ufficializzazione del guanto lanciato al premier che preoccupa molto il fronte governista del M5S: «Sta chiedendo di andare contro le alleanze internazionali e contro la risoluzione votata nella precedente occasione». Su questo Conte non intende cedere: non solo perché quattro battute d'arresto consecutive non sarebbero sostenibili ma perché convinto che elettoralmente la "responsabilità" non paghi.

SALVINI PUTIN CONTE DI MAIO

 

MOSSA AZZARDATA

Un gioco spericolato che chi frequenta i corridoi pentastellati mette giù così: «L'obiettivo», nonostante le continue rassicurazioni, «è provare a creare la crisi di governo». L'auspicio però sarebbe quello «di non andare a elezioni anticipate». Il motivo è chiaro: avere qualche mese per provare a riorganizzarsi e sfruttare il canale dell'opposizione.

luigi di maio giuseppe conte meme by carli

 

Ma c'è un "ma" che in diversi cercano di far presente nei conciliaboli: «Il calcolo di Conte non contempla due varianti: non sarebbe di certo da solo all'opposizione. Ma soprattutto il rischio reale è che si sgretolerebbe tutto in un contesto di guerra nel cuore d'Europa». Per scongiurare «l'escalation» l'ala governista, di cui uno dei punti di riferimento è Davide Crippa, continua a lavorare per minare i tentativi di rottura.

 

Come? Con una risoluzione che vada bene a tutte le larghe intese. In modo tale che il capo politico non resti con il cerino in mano. Speranza sempre più flebile: perché alla fine la decisione sarà di Conte. E sembra che questo vada dicendo a chi glielo chiede: «Non voglio la crisi ma i parlamentari sì». E se la situazione dovesse precipitare è già pronta la sua versione: «Era impossibile tenerli...».

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...